JUNIOR E PRO ABBONATI ALLO 0-0

JUNIOR E PRO ABBONATI ALLO 0-0 Serie C - Il Piacenza torna a vincere, l'Udinese è sempre minacciosa JUNIOR E PRO ABBONATI ALLO 0-0 A Casale contro il Padova continui e inutili attacchi dei nerostellati - Un po' di sfortuna e la solita sterilità degli avanti A Chioggia, su un terreno molto difficile i vercellesi hanno ottenuto un punto prezioso e avrebbero potuto anche conquistare l'intera posta - Grande mole di gioco in difesa e a centrocampo, insoddisfacente invece l'attacco - Scandroglio e Pereni sono stati i migliori (Dal nostro inviato speciale) Casale, 9 marzo. E' molto probabile che il Juniorcasale si salvi al termine di questo sofferto campionato, ma sicuramente farà penare i suoi tifosi fino all'ultima partita. Dopo la bella prova di domenica scorsa a Bolzano suggellata da un meritato pareggio, i nerostellati sono incappati oggi nell'ennesimo pareggio casalingo: 0-0 col Padova II risultato non fa una grinza. Se qualcosa si è visto sul piano del gioco, quello a centrocampo s'intende, nulla hanno fatto le punte, condannate alla loro cronica avversione al gol. Un risultato bianco sul terreno di casa non può essere accettato. Eppure i motivi di questa nuova battuta a vuoto possono anche sfuggire. Partito come al solito di gran carriera, il Junior si è andato gradatamente spegnendo vuoi per la difficoltà a manovrare su un terreno reso paludoso dalla pioggia, vuoi per la tattica prudenziale attuata dai giocatori patavini, ben contenti di uscire indenni dalla trasferta. Grillo e compagni hanno sfiorato il gol in un paio di occasioni, in altre due almeno sono stati sfortunati, ma il bilancio complessivo è deficitario per i nerostellati. E' difficile comprendere come una squadra che porta avanti la palla con disinvoltura fino al limite dell'area avversaria, che può contare su un centrocampo efficiente che copre ed imposta, si perda quando mancano quindici metri alla porta. A volte si sbagliano gol già fatti, sfumano occasioni incredibili. Grillo riesce a rendere impossibili le cose più elementari, si esibisce in numeri da circo equestre, molto più adatti ad un contorsionista che non ad un giocatore. Polvar da parte sua dà l'aiuto che può. Oggi è stata la sfortuna che nel primo tempo gli ha negato la soddisfazione di un gol, ma il suo rendimento medio non supera certo di molto quello di Grillo. Con queste scon solanti premesse è facile capire perché a Casale gol se ne ve- : dano pochi. L'allenatore «ad in-|terim » Reverchon non ci pare possegga la necessaria autorità ! per mutare qualcosa in questa ì scombinata squadra. Per ora ha ricalcato fedelmente le direttive |del suo predecessore Vatta, affidandosi agli stessi uomini ed agli stessi infruttuosi schemi. Si mormora che Omero Tognon, il più serio candidato a sedere l'anno prossimo sulla panchina nerostellata. sia già in forza come « consigliere tecnico » del presidente Cerutti. Speriamo che la sua esperienza dia presto uno scrollone agli sfiduciati casalesi. Tra l'altro il campionato di serie C si prende ora una vacanza. Riprenderà tra due settimane e per il Junior sarà subito un ritorno in salita sul difficile terreno del Seregno. Il Padova non ha rischiato più del lecito. Lasciato Bertoli avanti a cercare la via del gol. mai sfiorato per la verità, i patavini hanno infoltito il centrocampo dove ha brillato l'ala Filippi e si sono arroccati in difesa attorno all'ex Gennari. Fino al 25' le due squadre non jriuscivano a rendersi pericolose. Rompeva la monotonia Polvar che, raccolto un passaggio di Landini, sfiorava l'incrocio dei pali con un tiro spiovente che sorprendeva Gennari fuori dai pali. L'altra occasione del primo tempo era ancora dello Junior: Bosca crossava per Grillo che si esibiva in una delle sue devia- zioni volanti e sfiorava i legni della porta avversaria. La ripre- sa riservava ancora qualche emo- zione. Al 52' Grillo faceva final- mente una cosa senrolice, ma Polvar in posizione di fuorigioco gli rovinava il « numero », Sette minuti dopo Bosca tirava con violenza e il terzino Freddi gii deviava la palla in corner sfiorando pericolosamente il montante alla destra del portiere; autogol mancato di un soffio. I casalesi a questo punto avevano un'impennata, cercando il gol, ma i loro tentativi erano vani. Spingevano ancora fino al termine della partita e solo il fischio dell'arbitro Mascia spegneva le ultime illusioni. Fabio Vergnano Junlorcasale: Garella; Gilardi- no, Zanella; Landini, Fait, Depe- trini; Pellegrini, Trevisani, Gril- lo, Bosca. Polvar (dal 75' Ca- tarciì. Padova: Gennari; Moruzzi, Fred- di; Monari, Furlan, Coramini; Fanani, Ceccato, Bertoli, Lazza-ro, Filippi. Arbitro: Mascia. (Nostro servizio particolare) Chioggia, 9 marzo. Succede che Scandroglio, un generoso per l'occasione, si stanchi di sentirsi dire clic è un arruffone e dimostri, conti alla mano, di essere anche uomo-squadra, lucido e necessar'o Magari gli capiterà una volta su tre, però quando esplode si fa notare, e come. Contro il Clodia s'è preso in consegna l'uomo più pericoloso. Casagrande, e l'ha annullato ingaggiando furiosi duelli a tutto campo. S'è rèso utile in difesa, ha pennellato Pcr Ie punte (suo uno splendido ooss da venti metri sciupato ba 'talmente da Guarnieri) e infine, grazie ad un tunnel vincente, per P°co non entrava in porta, sema intervento fasullo dell'arbitro. Se Scandroglio e stalo il mìgliore, subito dopo viene Pereni. Gioco essemiale, puntuale nei disimpegni, preciso riferimento per i compagni. Anche lui e uscito nettamente vincitore nel confronto con il suo avversario Visentin. Ec- \ co in sintesi i motivi pcr cui la Pro Vercelli è riuscita a cogliere un prezioso punto su un campo minato, sfiorando anche in un paio d'occasioni il risultato pieno. Da notare inoltre che si presentava in formazione rimaneggiata, priva di Rossi e Rossetti e costretta a far esordire Merli. La partita s'è sviluppata su un canovaccio abbastanza consueto pcr la Pro Vercelli. Grossa mole di lavoro a centrocampo, difesa solida con Sadocco (pare interessi parecchio al Varese, oggi presente col proprio osservatore), Maran- gon e Balocco. All'attacco le ca- reme di sempre. Le occasioni più facili si perdono e sfumano nel nulla. La cronaca. Primo quarto d'oradi prudente attesa. L'allenatore dd Clodia rivoluziona ruoli e nu.meri. In conclusione il terzino Sa- docco va su Bonatti che gioca in-temo. Lo stoppo Sadocco prendein consegna Fin di fatto ala sini-stra e Merlil finisce in zona morta: a guardia dell arretrato Onofri. Ilvalzer di marcature si risolvepero in un innegabile vantaggio per la Pro Vercelli, che può libe- rare a turno Pereni e Bollanomi. La prima emozione arriva al 20'. Si' un cross teso in area per e I Maìoni. Apostoli devia con la ma- j no. La Pro Vercelli protesta e - l'arbitro concede soltanto un caiù ciò a due proprio all'altezza del l dischetto di rigore. Dopo il dan no, la beffa. Negli spogliatoi Sassi ai dirà che il fallo poteva essere one che volontario, ma l'allenatore u.ideila Pro Vercelli dimostra, nella - j circostanza, un autocontrollo -i esemplare. e\ M 2r m tir0 m pmlizìonc appe. -{na luorì mVarea 'offre l0 sp,^t0 L, C!oaìa uno s/l0ìt, ;,£d,.,0 Ili Ecc0 ,„ seqltenza: mta àì Pi e, BomW c ma salta u o . vlaneno pecìaUl a testa (,assn e e- | rir,B6Zn „ vuoto. La pantomima i. '. r sl ; sembra non aver sbocchi logici '.. Alla fine il tiretto /impossibile indiridunrne l'autore) si spegne tra : le braccia di Castcllazzi. I giocato- ■ ospiti dapprima increduli, 1 esprimono poi la loro soddlsfazìoI ne per lo scampato pericolo, ! Alla ripresa i padroni di casa I totano di sbloccare lo zero a ze| ro imprimendo alle loro azioni I ■ n,aggior determinazione. Ma Jus- \ j sicii anticipa regolarmente Vianel- '■ I lo e Balocco annulla senza diffi- ! I co//à Pin. Al 55' l'unica grossa oc-1 ■ casione pcr il Clodia: discesa sul. ! la destra di Bonatti e cross dal tondo, finta di Pin per Visentin, i- j ma Castcllazzi esce a valanga e n anticipa. L'ultima azione pericoloa- ! SJ e per la Pro Vercelli. Guarnieri n- scende lungo la linea laterale, evia ' „„ avversario e chiude al cena- [ (,-0. Qualche metro fuori dell'area a a o r9' ) ) a spara a rete in diagonale, sulla palla irrompe Maioni che sfiora il palo alla destra di Rado. Franco Mognon Chioggia: Brado: Biasio. Boscoio; Casagrande, Apostoli, Fasoli; Vianello, Onofri, Pin, Visentin, Bonatti (dal 75' Davanzo). *ro Vercelli: Castellazzi; Sadoc o co, Jussich; Merli, Balocco, Ma- s- '■ rangon; Maioni, Scandroglio, Boo- nanomi, Pereni, Guarnieri. Arbitro: Migliore.

Luoghi citati: Bolzano, Casale, Chioggia, Padova, Vercelli