Sfuma su rigore il pari dei grigi

Sfuma su rigore il pari dei grigi Battuti (2-3) a Catanzaro Sfuma su rigore il pari dei grigi (Dal nostro Inviato speciale) Catanzaro, 9 marzo. Un tre a due nel calcio significa spettacolo: cioè a maggior ragione quando le sorti sono alterne, lo è ancora di più quando le due squadre sfiorano altre quattro, cinque volte la rete. E' palpitazione e affanno quando due gol sono se- j gnati su rigore, è lotta e sofferenza quando dopo novanta minuti i giocatori hanno speso tutte le loro energie ed il pubblico non ha più neppure un filo di voce In gola. Catanzaro-Alessandria è stato tutto questo, ma i piemontesi la trasferta calabrese l'hanno pagata soprattutto con la più grande amarezza e delusione per un punto sfuggito nel finale quando il pareggio sembrava il premio più giusto ad entrambe le contendenti. Gino e Attillo Maldera, il primo catanzarese, il secondo alessandrino, hanno preferito guardarsi fino ad un certo punto dell'incontro, e farsi un cenno di ] saluto, soltanto da lontano, ma | quando Gino ha segnato il magni ' fico gol del due a uno, allora anche Attilio ha rotto l'armistizio '. buttandosi sovente in avanti a ! cercare l'occasione da rete ed è ' toccato proprio a Gino annullargliela quando il fratello sembrava quasi essere riuscito a restituire il gol. Tra i personaggi in campo il più seguito è stato forse Rosario 1 Lo Bello, figlio del genitore « onorevole »: ineccepibile il suo arbi- i traggio ed anche molto fortunato. Sul due a due infatti il pub- j bllco aveva già trovato da ridire i su un paio di presunti rigori a favore del Catanzaro e Lo Bello si è trovato a dirigere l'ultima parte dell'Incontro tra vere ondate di insulti. Nella curva ovest poi alcuni scalmanati avevano già tagliato la rete, pronti a invadere alla successiva « ingiustizia »: ad otto minuti dal termine invece, un contrasto in piena area tra Colombo e Piccinetti con volo scenico di quest'ultimo, ha offerto al direttore di gara la possibilità di riscattarsi agli occhi dei tifosi. Un salvagente che, per la verta, non sappiamo quanti arbitri avrebbero avuto l'ardire di rifiutare dignitosamente. Salvo Lo Bello, salvo anche il Catanzaro che dopo due mesi torna a vincere davanti al pubblico amico, affonda lentamente l'Alessandria che alla terza esterna sconfitta consecutiva va ad occupare la quart'ultima posizione in classifica. Sette punti di distacco dal Catanzaro che alla luce però di un giudizio tecnico, non appaiono assolutamente giustificabili. Due squadre molto simili: il Catanzaro certo non ha rubato nulla, ma l'Alessandria non è inferiore all'undici giallo rosso. In breve la cronaca dei gol e dello migliori occasioni. Al 10' Franceschelli, solo davanti a Pellizzaro, spreca il più facile dei gol. Al 28' Manuel! sfugge sulla destra e crossa: la palla rimbalza due volte sulla traversa finendo sulla testa di Mazzia che non sbaglia (0 a 1). Palanca al 31' salta Di Brino e crossa preciso per il piede di Spelta che insacca al volo (1 a 1), Pozzani forse esce con un attimo di ritardo. Al 17' Nemo, dopo una punizione, crossa rasoterra da sinistra: devia un difensore, Pozzani tocca con la punta delle dita e Maldera libera l'area con forza; in zona però è piazzato l'altro Maldera, Gino, che calcia da venticinque metri nel sette, imparabilmente (due a uno). Nella ripresa, per un mani nettissimo di Braca, Lo Bello assegna il primo penalty che Manuel! trasforma radente sotto la traversa (due a due). Al 27' Manue11 si infortuna alla caviglia destra ed entra Volpato. Al 37' il secondo rigore per un intervento di Colombo su Piccinetti: batte Spelta ed è il tre a due. Salvatore Rotondo Catanzaro: Pellizzaro; Ranieri, Banelli; Vignando, Sllipo (dal 28* Spelta), Maldera I; Memo, Papa, Piccinetti, Braca, Palanca. 12. Di Carlo; 14. Garito. Alessandria: Pozzani; Maldera II, Di Brino; Vanara, Barbiero, Colombo; Franceschelli, Manue11 (dal 72' Volpato), Mazzia, Dalle Vedove, Dolso. 12. Croci; 13. Unere. Arbitro: Rosario Lo Bello Marcatori: al 28' Mazzia (A); al 31' Spelta (C); al 37' Maldera (C); al 50' Manueli (A); all'82' Spelta su rigore (C).

Luoghi citati: Alessandria, Catanzaro