Una famiglia di 4 persone annega in un'auto precipitata nell'Adda

Una famiglia di 4 persone annega in un'auto precipitata nell'Adda Dopo un allegro pranzo con amici in trattoria Una famiglia di 4 persone annega in un'auto precipitata nell'Adda Morti i genitori e due figli, uno di 18, l'altro di 7 anni - Non ancora accertate le cause della sciagura, avvenuta sotto gli occhi della nonna materna e di alcuni amici (Dal nostro corrispondente) Milano. 9 marzo. Spaventosa sciagura stradale nel pomeriggio di oggi a Cornate d'Adda, piccolo Comune a 35 chilometri da Milano, sulla statale per Bergamo. Una famiglia di quattro persone (genitori e due figli) è perita annegando nelle acque del fiume Adda, prigioniera in una «500» giardinetta. Le vittime sono Alessandro Giani, 50 anni, idraulico, abitante a Colnago, frazione di Cornate d'Adda, la moglie, Giuseppina, 48 anni, e i figli Vitale, 18 anni, operaio in una fabbrica della zona, e Emanuele, di 7 anni. L'incidente è avvenuto alle 15,30 quando la famiglia, da poco uscita dal ristorante «Mulinetto», in largo Fiume Adda, era sulla via del ritorno. Il Giani conosceva a memoria il percorso, circa un chilometro e mezzo. All'improvviso l'auto con i quattro a bordo, probabilmente per un errore di manovra del Giani è stata vista precipitare dall'argine nel fiume, subito trascinata dalla corrente resa vorticosa dalle abbondanti piogge. La tremenda fine della famiglia Giani è avvenuta sotto gli occhi di alcuni congiunti, fra i quali la nonna materna dei due ragazzi. L'anziana donna, insieme ad un'altra figlia e al genero, al loro figlio e a un fratello del Giani, ha visto i congiunti dibattersi nelle acque gelide del fiume, ha udito le loro invocazioni di soccorso, ha assistito ai vani tentativi per salvarli ed ha visto riportare a riva ancora in vita il nipotino Emanuele, che è morto durante il trasporto all'ospedale di Vaprio d'Adda. Padre, madre e fratello del bambino sono scomparsi nelle acque dell'Adda. Sono in corso le ricerche dei loro corpi. Come già detto tutto è avvenuto a poche decine di metri dal «Mulinetto», che si trova sulla riva del fiume. Oggi vi si erano dati convegno i parenti di Alessandro Giani, in tutto una decina di persone, che avevano festeggiato la giornata domenicale con una colazione in una trattoria tipica. Poi, verso le 15,30 i Giani si sono avviati in auto lungo Via Alzaia, una strada piuttosto stretta che corre lungo la riva dell'Adda, un paio di metri sopra il livello dell'acqua. Gli altri commensali si sono trattenuti ancora qualche minuto sulla porta del ristorante, nessuno sa che cosa sia capitato all'auto del Giani una trentina di metri più avanti: nessuno era presente quando l'automobile è finita nelle acque del fiume. «Improvvisamente abbiamo sentito invocazioni disperate d'aiuto — ha raccontato il proprietario del ristorante, Mario Brambati — la corrente del fiume stava trasportando giù, fin davanti al ristorante, alcune persone che si dibattevano in acqua. Erano ì componenti di quella famiglia partita pochi minuti prima, che evidentemente erano riusciti ad uscire dalla capote della giardinetta, che è stata poi trovata aperta». c. b. Biella, 9 marzo, (p. m.) Un operaio di 47 anni, Ilario Maielli, che abitava a Mongrando Curanuova, con gli anziani genitori, è stato ucciso, sulla statale per Biella, da un'auto condotta da Roberto Botalla■RpHicHria 04 anni, di Donato. Ieri, a tarda notte, nei pressi di Occhieppo Inferiore, il Maielli è stato investito alle spalle dall'auto, ed è morto poco dopo nell'autoambulanza della Croce Rossa che lo portava all'ospedale di Biella. Novara, 9 marzo. (p.b.) Mortale incidente, questa sera, sulla statale Novara-Borgomanero, alla periferia sud di Vignale. Popò dopo le 19 un'auto condotta da Ettore Vigo, di 48 anni, abitante in corso Risorgimento, 294, proveniente da Novara ha travolto il pensionato Mario Crepaldi, 66 anni, residente sullo stesso corso al numero 36, che camminava nella stessa direzione. Scagliato ad alcuni metri di distanza, il pensionato finiva in un canale che fiancheggia la statale; la salma è stata recuperata soltanto dopo alcune ore. Genova, 9 marzo. (g. b.) Un uomo di 42 anni, Giovanni Carbone, mentre manovrava l'auto a Ponte Andrea Doria, nel porto, è finito con la vettura in mare: è però riuscito a salvarsi gettandosi fuori dalla macchina prima che questa s'inabissasse in acqua. Il Carbone aveva ricevuto oggi la visita di due amici sardi, venuti a Genova per assistere alla partita Sampdoria-Cagliari. Si era recato con loro allo stadio e, nel tardo pomeriggio, fattasi prestare una « 850 » da un amico, li aveva accompagnati al porto per la partenza.

Persone citate: Alessandro Giani, Colnago, Ettore Vigo, Giovanni Carbone, Ilario Maielli, Maielli, Mario Brambati, Mario Crepaldi, Roberto Botalla