Ricostruite le ultime ore del giovane dinamitardo di Mario Bariona
Ricostruite le ultime ore del giovane dinamitardo Brescia -1 nuovi sviluppi delle indagini Ricostruite le ultime ore del giovane dinamitardo Il nazista accusa uno sconosciuto veronese di aver dato a Silvio Ferrari la bomba che lo uccise - "Ti vendicheremo" urlarono i camerati ai funerali - Pochi giorni dopo la strage al comizio antifascista (Segue dalla V pagina) j , „ , , . w„, D„, ì della razza sostenuta dal Bue- \ zi, in quanto « luogo di perdizione e convegno di droga- ti e invertiti ». Ed ecco la ricostruzione delle ultime ore di Silvio Ferrari; 18 maggio, ore 18: è ad una festa in una villa sul Lago di Gai-da, con gli amici Gussago e Bennati; c'è anche il figlio del giudice Arcai. Sono in vìsita da un'amica che morirà di lì a pochi giorni. Silvio Ferrari è armato e mostra una pistola che Ita in tasca. Della presenza dì Nando Ferrari non si ha notizia, ma sarebbe proprio lui a portarlo in auto da Brescia al lago e dal lago a Brescia. 1 Alle 20,30, Silvio e Nando j Ferrari (fra i due non c'è alì cun legame di parentela) en- \ t neUa pìzzerja Arìston (la fidanzata del titolare e Ombretta Giacomazzi), a pochi metri dalla villa del padre di Silvio Ferrari, che è concessionario della Lancia. Nando Ferrari mangia una pizza; Silvio ne mangia mezza soltanto, appare molto agitato. Nando lo rincuora e lo esorta a non avere tentennamenti. All'uscita, sulla porta, si in1 contrano con Ermanno Buzzi, Raffaele Papa, Angelo Papa e Giordano Cosimo. Buzzi consegna la bomba a Silvio Ferrari. Non si sa dove questi la riponga, forse in casa (so- no quattro etti di tritolo circa!). Intanto, gli altri (sono le 21 circa) vanno a telefonare dalla stazione in questura: « C'è una bomba al "Blue Notte"! ». Il locale, pieno di gente, viene fatto sgombrare, ma non si trova nulla. Silvio, intanto, torna al lago, ed è visto alla Pizzeria San Felice. Vi si ferma circa un'ora. Dovrebbe essere con lui Nando Ferrari, ma nessuno lo vede. Un'ora più tardi Silvio è a casa: si sente male, vomita. Ma verso l'I,30 esce nuovamente, dopo essersi cambiato d'abito. Verso le due è un'altra volta alla Pizzeria Arìston. Foi in motoretta si reca in Piazza del mercato, e qui attende il Buzzi, che in auto sta controllando quel che succede al « Blue Notte ». Questi lo raggiunge e insieme partono, verso le tre. per il luogo dell'attentato: davanti il Ferrari, in motoretta, dietro il Buzzi, in auto. Qualche attimo ancora e la bomba esplode. Quella finora esposta è la ricostruzione fatta dagli inquirenti, nella quale c'è però un vuoto di un'ora. Secondo il Buzzi, interrogato nel carcere di Belluno, che respinge ogni addebito, egli avrebbe assistito alla consegna a Silvio Ferrari da parte di un veronese di un pacco contenente l'esplosivo. Il giovane sarebbe poi partito dalla piazza seguito dall'auto del veronese. Un istante dopo, l'esplosione. Accanto al corpo dilaniato vengono trovati una pistola con colpo in canna, numerosi proiettili e il fogliaccio neo-nazista « Anno zero » diretto dal torinese Salvatore Francia, latitante. Per tre volte, durante la giornata, i fascisti tentano provocazioni in Piazza del Mercato. Verso mezzogiorno, al grido di « Duce! Duce! », tentano dì deporre fiori tricolori. Sono respinti dall'indignazione popolare. Si odono anche delle grida: « Camerata Ferrari: presente! Camerata Ferrari: ti vendicheremo! ». Il 21 maggio '74, dopo i funerali del fascista Ferrari, ì suoi camerati decidono di compiere un « pellegrinaggio» sul luogo in cui è esplosa la bomba, per deporre dei fiori. Il 28 maggio '74, mentre è in corso una manifestazione antifascista in Piazza della Loggia, di condanna per gli ultimi avvenimenti criminali legati alle trame eversive fasciste, esplode un ordigno ad altissimo potenziale, che dilania i corpi di otto persone e provoca il ferimento di molte altre. Mario Bariona
Luoghi citati: Belluno, Brescia, Gussago, San Felice
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