Per tutti gli Enti di Stato c'è ora la "resa dei conti,,

Per tutti gli Enti di Stato c'è ora la "resa dei conti,, LE NUOVE DISPOSIZIONI DEL MINISTRO BISAGLIA Per tutti gli Enti di Stato c'è ora la "resa dei conti,, Prima di tentare qualsiasi operazione dovranno chiedere l'autorizzazione al ministro, elencando le finalità, i criteri economici e gli oneri finanziari - Gli scandali succedutisi finora non dovrebbero ripetersi Roma, 29 aprile. Le vicende «Camina» ed «Egam-Fassio» da oggi sono irripetibili. 11 ministro delle Partecipazioni Statali, tenendo fede a quanto garantito la scorsa settimana al Parlamento, ha emanato le nuove disposizioni alle quali debbono attenersi le imprese del settore pubblico circa gli allargamenti e i restringimenti della loro attività nei campi non affidati loro per legge. Queste decisioni sono rimesse all'autorità politica, cioè al ministro, il quale subisce il controllo del Parlamento. La circolare del ministro dispone che. da oggi, gli enti di Stato (Ili, Eni, Egam. Efim, Ente Cinema ed Ente Terme) o le società che ne dipendono, per acquistare azioni di altre società, anche mediante costituzione di apposite finanziarie, c per cedere tali partecipazioni, debbono chiedere l'autorizzazione del ministro. Va chiesta anche per le concentrazioni o incorporazioni, per emettere obbligazioni, per aumentare o ridurre il capitale quando ciò non dipenda da obbligo di legge, per acquisire opzioni, per atti che in qualsiasi modo portino a modifiche giuridiche dell'ente o delle società controllate. Le autorizzazioni vanno chieste con congruo anticipo e debbono chiarire quali altre società concorrano alle decisioni e quali oneri anche futuri si pongano, stabiliti con quali cri¬ tersuficnuefagpegevraldointrreprcoli cacoqupeil MStme nelainzicocido foli gldgn teri e per raggiungere quali risultati economici. Vanno specificate le clausole che per contenuto o forma possano produrre effetti diversi o distorti rispetto agli scopi indicati. E proprio per quest'ultima ragione gli oggetti delle autorizzazioni dovranno dimostrare la congruità alle leggi istitutive degli enti e dovranno dimostrare che non intersecano con l'oggetto di altre imprese di Slato, o quali reciproci accordi siano slati presi. I "doveri Gli enti di Slato dovranno comunicare ogni due mesi quali operazioni, della natura indicata, abbiano compiuto nei confronti di società terze delle quali possiedano più de! dieci per cento (come per esempio è il caso dell'Eni nei confronti di Montcdison). Inoltre gli enti di Stato debbono comunicare al ministro in ogni mese di marzo e di giugno lo stato d'attuazione dei programmi generali, con la situazione degli interventi iniziati e degli impegni finanziari presi o da prendere nei confronti delle previsioni, specificandone gli importi secondo che riguardino capitali fissi o d'esercizio, specificando la fonte di copertura e le eventuali agevolazioni sul capitale. Negli stessi mesi (la prima scadenza è per il prossimo giugno) debbono indicare l'occu¬ pazione conseguita e 1 motivi d'eventuali ritardi sui tempi d'attuazione dei programmi. Con l'emanazione della circolare diventano impossibili una serie di avvenimenti che di recente hanno menato scandalo. Ne elenchiamo i principali. 11 presidente Einaudi dell'Egam non potrebbe più acquistare la minoranza della « Villani & Passio ». senza autorizzazione; non potrebbe acquistare l'opzione per l'acquisto della maggioranza della Passio* senza autorizzazione: non potrebbe comprare la Passio (navigazione) senza accordo preventivo con la Fiumare; non potrebbe neppure pensare d'acquistare i giornali, gli immobili e le assicurazioni della Fassio. 11 presidente dell'Eni Girolti dovrebbe informare bimestralmente del modo come gestisce il 10 per cento abbondarne di azioni Montcdison che ufficialmente possiede: non avrebbe potuto acquistare (neppure col consenso di un presidente del Consiglio) azioni della Montcdison fuori quota: non avrebbe potuto costituire un bel po' delle FinànI ziarie che l'Eni possiede all'estero e nessuna di quelle che ha costituito in Italia, oltre al! la Solid: non avrebbe potuto I e non potrà sovvenzionare cerI li quotidiani (i nomi a suo tempo li ha fatti il prof. Fori te. vicepresidente dell'Eni) sen¬ riserve di legge del suo vicepresidente e del rappresentante della corte dei conti. Bisaglia inizia stasera la lettura del rapporto degli esperti sulla disastrosa operazione EgamFassio. L'assemblea dell'Anic (del gruppo Eni) è stata rinviata a domani. I dirigenti dell'Anic telegrafano al governo d'essere entrati in agitazione. Qualcosa si muove. Siamo in grado di rilevare che il ministro Bisaglia sta operando per riuscire, in pochi giorni, a trasferire le azioni Montcdison dell'Eni e dell'I ri in un'apposita Società, giusto quanto aveva chiesto Giolitti. a nome del psi, come « pareheggio » di una futura e ancor più precisa sistemazione. Infine il nuovo presidente del grande istituto pubblico di credito. Imi, l'ing. Cappon ha oggi dichiaralo (all'« Espresso ») che su un punto dissente dal governatore Carli e intende fare a modo suo: non vuole essere azionista delle imprese che con l'Imi sono indebitate. Quindi uscirà, con la vendita delle azioni, dal « sindacato di controllo » sulla Montedison. 11 problema del controllo sui grandi creditori del denaro pubblico, che Andreotti stava rimettendo alle banche, dalla maggior «banca» è rimesso al mondo politico. Su questo problema martedì prossimo riprende il dibattito in Parlamento. Giulio Mazzocchi za compiere operazioni di distrazione del capitale penalmente perseguibili. Ci si è limitati all'essenziale. Certo nessuna legge (e neppure una circolare) può aver valore per il passato: ma certo è anche che questa circolare condanna decine di atti compiuti dai presidenti dell'Eni e dell'Egam. Può restare senza seguito un simile giudizio che. da vasti settori del Parlamento, è da oggi anche giudizio del governo? Nell'ambito pubblico mai «la stalla viene chiusa dopo che i buoi Simo scappati ». Il privato ha mezzi monetari limitali c quando li ha finiti li ha finiti. Lo Sialo no: i suoi mezzi si ripetono negli anni con la riscossione delle tasse. Molto lo Stato ha perso. Che s'inizi da oggi una più oculata gestione della cosa pubblica? Fermento Il mondo delle imprese è in fermento. Il presidente della Confindustria ha oggi dichiarato (intervista all'Espresso) che « la crisi economica è nella fase più difficile. Per questo la lolla contro gli sprechi divenla essenziale » (e quanti sprechi in tulle le « Camina ». le « operazioni Fassio »). C'è negli enti di Slato la piena coscienza che ciò sia vero. 11 bilancio dell'Eni è stato approvato stasera con pesanti

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