Le ultime ferie Usa lasciane Saigon Caos interne agli aerei, saccheggi di Aldo Rizzo

Le ultime ferie Usa lasciane Saigon Caos interne agli aerei, saccheggi È finita dopo 20 anni la presenza degli americani Le ultime ferie Usa lasciane Saigon Caos interne agli aerei, saccheggi Gli elicotteri della VII Flotta hanno sgomberato tutti i cittadini statunitensi e molti ufficiali e funzionari compromessi con il regime di Thieu - Appello del presidente Minh per l'immediato "cessate il fuoco*': il vicepresidente tiene continui contatti con il Nordvietnam e i Vietcong; non ci sono ancora risposte manichei, sarà intanto un motivo di sollievo per tutti. Questa è un'osservazione elementare, che a questo punto ha il suo peso. In senso politico, è ovvio, si vedranno gli effetti della vittoria di Hanoi, dalla leadership nordvietnamita sull'intera Indocina al delincarsi di una nuova potenza asiatica e anche di un terzo «grande» del mondo comunista, dietro Russia e Cina e anche tra Russia e Cina. Questa può essere la premessa di un nuovo equilibrio, non segnato da egemonie decisive. L'America esce battuta da una guerra sbagliata, ed è la sua prima sconfitta. Ma la politica degli Stati, come la personalità degli individui, matura anche o soprattutto con le sconfitte. Ora non vale più l'antico timore di William Fulbright: « Una grande nazione è incline all'idea che la sua potenza sia un segno del favore di Dio...». Ora l'America, che resta la prima superpotenza, sa di doversi meritare tutte le volte il favore di Dio, non astraendosi dal mondo, ma scegliendo gli impegni giusti e mantenendovi fede. Aldo Rizzo

Persone citate: Thieu, William Fulbright

Luoghi citati: America, Cina, Hanoi, Nordvietnam, Russia, Saigon, Usa