Due ruote, tanto entusiasmo di Giorgio Viglino

Due ruote, tanto entusiasmo Quinto incontro fra campioni e ragazzi al Teatro Erba di Torino Due ruote, tanto entusiasmo Per Agostini, Bonera e Mandracci applausi e interviste degli spettatori più giovani - In platea piloti degli Anni Venti e un mini-motociclista possibile asso degli Anni Ottanta - Un inedito casco del nonno per Mino / ragazzi vengono sempre, con | Il consueto entusiasmo, al teatro Erba, anche quando per noi l'in-, contro riesce difficile, pieno di problemi del tutto contingenti, al-. latto sereno come sempre vor- ' remmo fossero questi contatti diretti fra i campioni e i giovani. '. Avevamo programmato stavolta l'intervento di cinque campioni del motociclismo ma le corse di domenica a Imola hanno ridotto dra- \ sticamente i ranghi, con il grave '■ incidente a Salmi e quello più innocuo toccato a Cecotto. I due ragazzi del motociclismo italiano e Internazionale hanno dovuto ab- i bandonare il campo ma la tensio- \ ne per gli episodi di Imola è j rimasta un poco in noi e assai di j più nei colleghi piloti che hanno j partecipato. Gian Franco Bonera si è presentato ancora un poco zoppicali- | te, appoggiato a due robuste stampelle che lo debbono aiutare a camminare ancora per qualche giorno, finché la guarigione dalla frattura del femore non sia ultimata. Lo ha accolto un applauso prolungato, motivato in parti eguali dalla sua particolare condizione fisica e dall'immediata simpatia ispirata dai suoi atteggiamenti disinvolti. Con lui Guido Mandracci. venuto appositamente da Sanremo a Torino che è la sua città adottiva per quel che riguarda il motociclismo: quest'anno ha abbandonato la Saiad-Suzuki che si è ritirata dall'attività Ira i seniores, ed è « sponsorizzato » dalla Vitaloni. Di Agostini per il momento nessuna notizia, ma in sala nessuno sembrava particolarmente preoccupato. Se una cosa abbiamo imparato da questi contatti con i nostri giovani lettori è che loro si interessano a ciò che succede, qualsiasi latto accada e senza badare a chi ne sia protagonista. Cosi ha divertito e interessato tutti quanti il racconto di Giovanni Tosco, 69 anni di MoncaVieri, presente in sala per ricordare le corse di tempi eroici, e ben orgoglioso del suo casco in pelle fabbricato da un sellaio un po' più di cinquant'anni fa. nel 1923. Incontro al vertice tra lui e Teresio Castagno che si è definito l'Agostini degli Anni Venti e che trattando un poco da bam¬ bino Tosco si è trovato casualmente ad accogliere il bel Mino che arrivava tutto trafelato dopo una volata Bergamo-Torino condotta a ritmo di corsa (in auto, però). A questo punto i ranghi erano completi e con il collega Antonio Tavarozzi abbiamo introdotto I colleghi giornalisti che hanno voluto presenziare alla nostra manifestazione. Cosi Marino Barto letti de « Il Giorno » ci ha fatto un breve profilo di Bonera e si è azzuffato dialetticamente con Luce Apclloni circa le qualità delle M'J Agusta. Giovanni Berpese della - Gazzetta del Popolo » ha presentato Mandracci. mentre sono mancati campioni per Conti della •< Gazzetta dello Sport » e Bìgnamini di - Tuttosport ». Ospiti, oltre ad Apolloni che rappresentava la MV Agusta, anche Enrico Bonalume della Nava (il ca- , sco di Bonera). Renato Matta ' delia Vitaloni (caschi e accesso- j ri), Angelo Marsoglio della Saiad-Suzuki in un revival con il mondo delle corse dei campioni, mentre in cortile facevano bella : mostra i modelli riservati ai corridori juniores. In sala si scoprono sempre personaggi inediti. Oltre ai due su- '. per-40. ecco anche Tino Ronchietto, direttore sportivo della Associazione Minicrossisti, una scuderia che rinnova i fasti di quella allestita da Franco Dellavalle e Romano Albini sotto il nome | « Cit-risturant ». Questa, come quella, cura I ragazzini dai cin- ■ que al quattordici anni, li fa cor- ■ rere con moto adatte e li preI para anche sul piano atletico ge\ nerole. Un bel lavoro e I ragaz! zi sono tanto entusiasti che per l lesteygiare i campioni hanno rinunciato a tre coppe da loro gua¬ dagnate e le hanno consegnate ad Agostini. Bonera e Mandracci. I campioni hanno ricevuto anche le targhe-ricordo del nostro incontro dalle mani del capo dei servizi sportivi Giovanni Capponi. Campioni e mini-campioni. Ne abbiamo scovato in platea uno piccolissimo, otto anni da compiere, nome Angelo Alliot, famiglia di appassionati motociclisti, un po' atipici peraltro perché girano regolarmente dentro un grosso cilindro esibendosi nel giro della morte. Angelo gira invece sulle piste di motocross. Ha fatto la prima esibizione a quattro anni e poi una serie di gare, che adesso regolarmente vince. Biondo. Piccolino, preciso e sapiente Angelo non ha finito mai di stupire finché non è giunto alle domande-quiz ed ha invece incontrato la prima clamorosa sconfitta. Il dibattito si è svolto serrato con punte d'interesse maggiore, poi c'è stata un po' di conlusio- ' ne quando Agostini ha dovuto al- j lontanarsi alla svelta per ritornare ai propri affari ai quali deve ' dedicare anche le ore della sera nel ritagli di tempo che le corse gli lasciano liberi. In verità troppa confusione perchè i ragazzi contano molto sui premi e per averli non esitano a barare come ; il • capitano » di una delle squadre concorrenti alle domande scritte che è stato scacciato con i ignominia. Studieremo qualche alchlmla per smorzare questo • de- ' viazionismo » anche se siamo tut- '. ti sicuri che questa sera i due ! vincitori dei caschi marziani della Vitaloni —■ rosso da velocità e giallo da cross — avranno pas| sarò la notte con il loro cimiero j in testa. Giorgio Viglino Accoglienza festosa per i campioni del motociclismo all'Erba: a sinistra Bonera e Mandracci in platea, a destra Agostini con un casco di 50 anni fa (foto « La Stampa >• - P. De Marchisi

Luoghi citati: Bergamo, Imola, Sanremo, Torino