Assalto al Consolato d'Israele dodici ostaggi, forse 5 morti

Assalto al Consolato d'Israele dodici ostaggi, forse 5 morti Johannesburg: terroristi assediati dalla polizia Assalto al Consolato d'Israele dodici ostaggi, forse 5 morti Armati di mitra sparano dalle finestre sulla folla e sulla polizia: quaranta feriti - Minacciano di fare saltare l'edifìcio con gli ostaggi, tra cui donne e bambini - Il premier sudafricano dice: non cederemo Johannesburg, 28 aprile. Sei terroristi armati di mitra si sono impadroniti stamane del consolato israeliano, nel centro di Johannesburg, hanno preso nove ostaggi e sparando all'ini- ferito non meno di 40 persone e terrorizzato i passanti. Secondo notizie non confermate all'interno del consolato ci sono cinque morti e dieci feriti. Un medico che ha avuto il permesso di entrare nel consolato ha detto che fra gli ostaggi ci sono due bambini. Secondo una fonte israeliana sono dodici le persone trattenute come ostaggi all'interno del consolato: il console Shlomo Hover e il figlio Yaron di 14 anni; il pazzata dalle finestre hanno viceconsole Michael Ram, in caricato degli affari commer ciali; la signora Yehida She lush, impiegata deiruffìcio vi sti e suo figlio; il vieeeonso le Shemi Zur e la moglie; l'ufficiale addetto alla sicu- i j rezza Giora Raviv; Gad Dror, rappresentante della compagnia El Al; David Protter, ufficiale addetto alla sicurezza e un suo giovanissimo fratello; un autista africano di nome Edgard. Si ritiene che i terroristi siano tre libanesi e tre giapponesi, ma non si ha alcuna conferma al riguardo. Dopo aver impegnato le forze di polizia in una vera e propria battaglia a raffiche di mitra, i terroristi hanno minacciato di far saltare il fabbricato, dove ha sede il consolato e dove ci sono numerosi altri uffici e negozi, se l'ambasciatore israeliano non si presenta a sentire le loro richieste. Il diplomatico Itzhac D. Urina è giunto in aeree a Johannesburg ed ha parlato con i terroristi attraverso una radio-trasmittente: la polizia gli ha impedito di entrare ri- U'edificio. I terroristi avevano posto un ultimatum alle 17 (ora italiana) ma il termine è trascorso senza che essi abbiano attuato la loro minaccia. Ma non si sa che cosa stia succedendo all'interno del consolato. I terroristi hanno anche minacciato di uccidere u.t ostaggio ogni quarto d'ora se la polizia non ritira i tiratori scelti dagli ingressi ! frontale e posteriore del fabbricato. Questa informazione I è stata fornita dal medico che ha avuto il permesso di ! entrare nel consolato per medicare tre ostaggi feriti. I Il dottore, che ha parlato con la polizia servendosi di una radio rice-trasmittente ■ portatile che era stata consegnata ai terroristi dalla polizia, su loro richiesta, ha detto che costoro hanno le Sto" bomberà mano" addosso ! agli ostaggi. I terroristi hanno ferito molte persone nella sparatoria con i tiratori scelti che hanno circondato l'edificio. Con una corda è stato issato un pacco di pronto soccorso e con lo stesso mezzo è stato fatto pervenire ai terroristi anche il walkie-talkie di cui si è servito il medico. Il dott. Gottlieb, prima che si interrompesse la comunicazione con la polizia, aveva chiesto « molta morfina, ossigeno e acqua ». Durante l'assedio una donna si è affacciata alla finestra e ha gridato: « Non possiamo venir fuori. Vogliamo il signor Unna ». Ci sono state grida di altre donne: « Non | sparate, non sparate ». Nel I frattempo la polizia e repar-1 ti dell'esercito hanno fatto sgomberare tutti gli edifici delle vicinanze, portando la ! gente a distanza di sicurezza. | I giornalisti sono stati avver- ' tifi che potevano avvicinarsi j solo a loro rischio e perico- ; lo. Nel centro di Johannes- ; Durg si è creato un pauroso ! i ingorgo del traffico. Elicotteri | ! I ■ della polizia sono intervenuti per scioglierlo. L'attacco dei terroristi era cominciato alle 12,14 (ora italiana): dal quinto piano della casa si era udita una prima raffica di mitra. Sedici auto della polizia avevano subito raggiunto la zona e ti- ! Ial°[Ì scelti averan° Pres° | posizione sul tetto del Teatro Colosseo, di fronte al consolato, e dietro alle automobili. Una giovane impiegata con un abito macchiato di sangue, dopo essersi rifugiata in un ristorante, ha raccontato: « Eravamo una cinquantina di persone nel porticato della banca quando ci siamo resi conto che dall'edificio dall'ail'altra parte della strada si sparava. Ci siamo immediatamente buttati a terra. Ho visto un uomo colpito a un piede e un africano alla coscia. Un altro, gravemente ferito, è stato portato via con ima automobile ». Il primo ministro sudafricano Vorster ha detto che in nessun caso il suo governo I accetterà le eventuali richie1 ste dei sei terroristi. Vorster si è detto fiducioso che la si tuazione si risolverà durante ! la notte, senza tuttavia spie | gare in che modo le autorità ' intendano snidare i terroristi j che secondo altre notizie sa ; rebbero nove, ; Questa sera i terroristi a ! vrebbero chiesto un elicotte | ro capace di trasportare ven- ti persone, e uniformi (non meglio specificate, ma si ritiene si tratti di indumenti a prova di pallottola) per sé e per gli ostaggi. Il ministro della Polizia, Jimmy Kruger, ha detto che forse i terroristi intendono liberare due degli ostaggi feriti. Ha poi detto che il commando aveva chiesto che l'elicottero li portasse a un aeroporto, da dove infendevano salire su un apparecchio della El Al, per raggiungere Tel Aviv. In serata tre uomini, probabilmente giapponesi, sono stati scortati dagli agenti all'interno dell'edificio, forse per fare da interpreti. Le missioni diplomatiche israeliane solitamente sono protette da agenti di sicurezza che operano in collaborazione con la polizia locale. Il servizio di sicurezza è spesso molto più severo che nelle missioni americane presidiate da marines. (Ansa-Ap) i ' Johannesburg. Una prigioniera dei terroristi, alla Finestra del consolato israeliano (Ap)

Persone citate: David Protter, Gad Dror, Gottlieb, Itzhac D. Urina, Jimmy Kruger, Michael Ram, Raviv, Shlomo Hover, Yaron, Yehida She

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv