Le vetture sotto sequestro

Le vetture sotto sequestro Le vetture sotto sequestro La Guardia Civil mobilitata per confiscare le auto (tre mesi di blocco) dopo il rifiuto dei piloti di prendere il via - Arrestato dalla polizia il d. s. della Ferrari, Luca Montezemolo - Dopo il ricatto le auto in pista: Fittipaldi, coerente, ottiene l'ultimo tempo - Alle due Ferrari i tempi migliori: partono in prima fila (Dal nostro inviato speciale) Barcellona, 26 aprile. Il Gran Premio di Spagna domani verrà disputato e Niki Lauda e Clay Regazzoni con le nuove Ferrari 312-T, partiranno in prima ! fila. La splendida prova delle no- ! stre monoposto è però offuscata dagli avvenimenti che hanno pre- I ceduto questo exploit: i piloti so- i no stati costretti a scendere in | pista sotto la minaccia del sequestro delle vetture da parte degli organizzatori del Real Automobile Club de Cataluna. Un vero ricatto, cui Emerson Fittipaldi, ani- . matore della campagna di sicurez- | za, con molta coerenza si è opposto come ha potuto. Il brasiliano, die con i suoi colleghi aveva | rilevato coinè i lavori effettuati nella nottata per sistemale i guard-rails non potessero essere considerati sufficienti, ha compiuto pochi giri di allenamento e ha annunciato che in corsa farà solo una o due ;ornate. La commissione sportiva internazionale (Csi) a sua volta non ha avuto la forza di accogliere le istanze della Associazione piloti (Gpda) ed ha comunicato che il circuito del Montjuich, seppure non perfetto, era tuttavia agibile. Una giornata lunga ed avvilente per lo sport dell'auto, di cui vi ricapitoliamo i momenti cruciali. ISPEZIONE AL CIRCUITO (ore 11) — Un gruppetto di piloti con j alcuni delegati della Csi comincia alle ore undici una minuziosa ispezione del circuito. A piedi. Fittipaldi, Lauda, Jarler, Graham Hill, accompagnati da Pierre Ugeux, vice presidente dell'Ente sportivo, e da Erasmo Saliti, ispettore della stessa Csi per questa vicenda, esaminano il lavoro di fissaggio dei bulloni e dei dadi. che è ancora in corso, li montag- ' gio è imperfetto, qualche fascia ancora ondeggia, in molti punti manca l'ancoraggio delle barriere ai paletti di sostegno. Fittipaldi scuote la testa. « Non va, non va • dice e si affretta a far I rilevare a Ugeux e colleghi i trat- ' ti deboli. Pure quelli della commissione sportiva sembrano poco convinti della validità del montaggio dei guard-rails. Lauda puntualizza che nella parte veloce della pista, che precede i boxes, i bulloni sono stati chiusi soltanto sul lato esterno. * E se si la un testa-coda? • si domanda l'austriaco. Dopo una oretta l'ispezione si conclude. Ugeux dice a Fittipaldi: « Fateci sapere le vostre decisioni. CI ritroviamo all'una ». VETTURE IN PISTA (ore 12) — Il programma di questa seconda giornata di prove prevede un primo turno, dalle 14 alle 15 ed un secondo dalle 16 alle 17,30. Le ventisei monoposto iscritte alla gara vengono portate ai boxes a mezzogiorno dal vicino stadio di calcio in cui sono ospitate. Ancora non si conoscono le decisioni dei piloti, però tutte le squadre eseguono regolarmente la preparazione. Luca Montezemolo, d.s. della Ferrari ha un alterco con un poliziotto, che gli impedisce di rimanere al box Ferrari, ed è arrestato. Lo rilasciano dopo mezz'ora. Il fatto è incredibile^ ma ormai ogni sopruso è ammesso. PARLANO PILOTI E DIRIGENTI (ore 13) — I piloti della Gpda concludono la loro riunione nel grosso camion-roulotte sistemato nello stadio. Un comitato composto da Fittipaldi, Lauda e Scheckter viene incaricato di par¬ lamentare con i rappresentanti della Csi. Lauda anticipa: « A maggioranza abbiamo deciso di non provare in queste condizioni. E' troppo pericoloso ». Si viene a sapere che Andretti e Donohue, invece, sarebbero stati disposti a correre, come altri - dissidenti • non iscritti all'associazione: lekx con la Lotus, Evans con la Brm e l'olandese Wunderink. con la Ensign. Il comitato si infila in un pullman del Real Automobile Club de Cataluna. Lunghe discussioni tra l'andirivieni di dirigenti, piloti ed organizzatori. Alla fine, verso le tredici e trenta, le porte del pullman si spalancano. Fittipaldi, Lauda e colleghi, scuri in volto, ritornano allo stadio. Il motivo del loro malumore è presto spiegato. Ugeux afferma: « / lavori realizzati s'.anotte permettono lo svolgimento delle prove. Il circuito non è perfetto, o sicuro al cento per cento, ma quale circuito lo è? ». Insomma, il lavoro è fatto male, ma si può scendere in pista lo stesso. RIUNIONE DEI PILOTI (ore 13.30) — Nel solito camion-roulotte si radunano tutti i ventisei piloti presenti a Barcellona. Le discussioni si protraggono. Wunderink si allontana seguito da Evans e da lekx. I tre decidono di compiere qualche giro di prova e, alle quattordici, si presentano ai boxes con tuta e casco. Il pubblico li applaude. Il primo turno di allenamento termina senza che altri corridori li imitino. DECISIONE E RICATTO (ore 15,30) — Sono passate due ore dall'inizio della riunione dei piloti, che si intravedono dietro i finestrini azzurrati del camion. Dirigenti, tecnici, giornalisti, fotografi, amici si sistemano sulle sedie delle tribune dello stadio. E' una ben strana partita quella cui assistono. Fioriscono le battute. « E' peggio del Concilio di Trento ». « Togliamogli l'aria condizionata ». Poi, rapida, la soluzione del « caso ». C'è una votazione: bisogna decidere se, malgrado l'approvazione della Csi, si debba continuare nella contestazione o meno. Otto (Brambilla. Brise, Peterson, Andretti, Leila Lombardi, più i tre « dissidenti » già scesi in pista) vorrebbero correre, gli altri ripetono la loro opposizione. Un voto democratico, che viene travolto dalla forza. Gli organizzatori fanno sapere a piloti e rappresentanti delle squadre che, nel caso sia disertato pure il secondo imminente turno di allenamenti (la qualcosa significherebbe l'impossibilità domani di disputare il Gran Premio di Spagna), interverrà la « guardia civil » per sequestrare le vetture. » Prima del giudizio civile — fanno sapere gelidamente cortesi quelli del Real Automobile Club — passeranno almeno due o tre mesi ». E' uno sporco ricatto e non tutti i costruttori hanno la forza di opporsi. Ken Tyrrell, ad esempio, sibila a Scheckter: « Jody. se tu insisti, io porto via la macchina dal box, ma sai come va a finirei Poi sistemeremo il nostro contratto ». I piloti capitolano. Luca Montezemolo, per la Ferrari, ribadisce a Lauda e Regazzoni completa libertà di decisione, ma l'austriaco e lo svizzero non si sentono di danneggiare la loro Casa. « Per me — afferma Niki — non correrei, ma non posso bloccare in Spagna le nostre monoposto ». Fittipaldi è disgustato. Reutemann mormora: « Slamo stati sottoposti ad una pressione troppo forte". VIA ALLE PROVE (ore 16) — i piloti, alla spicciolata, arrivano dallo stadio e salgono in macchi¬ na. Hanno un'ora e mezzo solamente per mettere a punto le macchine, un tempo ridicolmente breve. Fittipaldi compare con oltre mezz'ora di ritardo dopo un serrato dialogo con il suo « patron », Teddy Mayer. » Faccio quattro o cinque giri per qualificarmi ufficialmente, altrimenti sequestrano la mia McLaren, ma andrò adagio e domani mi ritirerò subito -. Lauda dice: • Ci hanno puntato una pistola alla tempia ». L'austriaco, comunque, compie il suo lavoro con la consueta perizia e Regazzoni gli fa eco (anche se c'è qualche dubbio sulla esattezza del tempo dello svizzero, forse cronometrato con un po' di generosità): 1'23"40 e 1'23"50. Un'accopiata magnifica, specie su questo circuito dove i sorpassi sono difficili. Era dal Gran Premio di Monza che una Ferrari non conquistava la « pole position ». Le due 312-T vanno bene e i piloti, malgrado tutto, sono soddisfatti. Buone Drove anche per Hunt. Andretti e Vittorio Brambilla. La Lombardi e Merzario sono in difficoltà: la ragazza ha problemi con il cambio. Arturo protesta con Frank Williams (i due sarebbero vicini alla rottura) perché la nuova monoposto non è in ordine e l'abitacolo è troppo stretto persino per lui che ha misure da fantino. Il francese Depailler, con la Tyrrell, sperimenta la resistenza dei guard-rails con uno spettacolare testa-coda. Le barriere si deformano leggermente, ma reggono, almeno nel punto dell'impatto. Fittipaldi lascia in anticipo la pista tra i fischi e gli insulti degli spettatori. Il suo tempo: 2'10"20. Il campione del mondo è coerente con se stesso. Più uomo cha Pilota. m. fe.

Luoghi citati: Barcellona, Evans, Monza, Spagna