Clamoroso forfait di Moser Non correrà il Giro d'Italia di Maurizio Caravella

Clamoroso forfait di Moser Non correrà il Giro d'Italia Per protestare contro il percorso ideato da Torriani Clamoroso forfait di Moser Non correrà il Giro d'Italia Tutta la Filotex rinuncia Una decisione molto grave « Se dipendesse da me — aveva detto Moser, appena conosciuto il percorso —, questo Giro d'Italia non lo farei ». Sembrava una «boutade-, un modo come un altro per protestare contro la scelta di un tracciato più adatto agli alpinisti che ai corridori. L'arrivo in cima allo Stelvio veniva considerato »un affronto alla logica» e Torriani un organizzatore deciso a «far colpo a tutti i costi ». In efletti era un Giro che prestava il fianco a molte critiche, un Giro dilficile da digerire, specie per i passisti. Ma il tempo aggiusterà tutto, pensava Torriani: si calmerà anche chi adesso grida, al Giro nessuno dei nostri rinuncerà. E neanche Merckx. E invece non è andata così. Se Merckx si è lasciato convincere, Moser ha puntato i piedi, ha detto che su un percorso così sarebbe andato incontro ad una sconfitta sicura: inutile, quindi, sprecare tempo e denaro, oltretutto con il rischio di arrivare poi al Tour con le gambe molli. E nella sua protesta ha trovato terreno fertile, perché il suo presidente Gìambene (che è anche presidente dell'Ucipì era esattamente della stessa idea. Così, ieri, è arrivalo il comunicato ufficiale, nel quale si precisa che nessun corridore della Filotex parteciperà al Giro (ma questo era scontato: che senso avrebbe iscrivere una squadra senza il suo capitano?] e che la decisione « è scaturita dopo una discussione collegiale ampia ed approfondita » (anche il direttore sportivo Bartolozzi, insomma, è d'accordo). Si chiede scusa agii sportivi, eccetera, eccetera. Naturalmente la decisione non è dovuta — come potrebbe sembrare — soltanto al desiderio (indubbiamente lecito) di portare Moser in Francia nelle migliori condizioni possibili. Gìambene ha detto: « Un peso lo ha avuto anche il fatto che non si sa ancora come la tv seguirà il Giro. Si sono trascurati, insomma, gli interessi dei gruppi sportivi ». Ma questo è vero solo in parte: perchè Torriani può chiedere le « dirette • (o perlomeno delle riprese tecnicamente migliori), ma non è certo lui a decidere. Altro ragionamento: l'arrivo allo Stelvio. a Moser — che non è uno scalatore puro — non giova di certo: ma se lo Stelvio (o un'altra montagna di difficoltà quasi pari) fosse stato messo alla penultima tappa anziché all'ultima, che cosa sarebbe cambiato? Moser sarebbe diventato improvvisamente il favorito? Non crediamo proprio. Lo Stelvio, più che la causa determinante, sembra soprattutto un pretesto per giustificare davanti agli sportivi una decisione che molto probabilmente sarebbe stata presa lo stesso. E a questo punto nasce un sospetto: se Merckx avesse disertato il Giro in favore del Tour, la Filotex si sarebbe comportata nello stesso modo? Perché una cosa è certa: se Eddy non andrà in Francia, Moser sarà davvero uno dei grandi favoriti (e può darsi che il belga al Tour rinunci davvero). Potrebbero essere calcoli giusti — anche se la decisione, in ogni caso, resta grave —, ma potrebbero anche essere sbagliati: perché se Moser, dopo aver disertato il Giro, fallisse al Tour, sarebbe un'annata buttata via. Rinunciare all'uovo oggi per una eventuale gallina domani è sempre pericoloso. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Francia, Italia, Stelvio