È l'ora dei nervi saldi anche per la salvezza

È l'ora dei nervi saldi anche per la salvezza È l'ora dei nervi saldi anche per la salvezza Dicono che Gianni Rivera, nei giorni amari in cui si è trovato praticamente esposto sulla bancarella rossonera degli oggetti usati, abbia detto agli amici fidati di averne abbastanza con il calcio. Con quello del Milan, soprattutto, aggiungendo di sentirsi attratto da un solo domani: un passaggio alla Juventus, con ovvio obbiettivo le gare di Coppa de; Campioni (immaginate, una coppia Altafini - Rivera, scampoli di gioco d'altri tempi). La voce è incontrollabile alla fonte, ovviamente, ma intanto Rìvera ha già fatto un grosso favore alla squadra... dei sogni. Lui ed il Milan. con il braccio di ferro che ha riempito tutta la settimana, hanno occupato spazio sui giornali, tutto spazio strappato alla presunta o veritiera crisi della Juve. Adesso, però, le parti si invertono. Gianni sta in tribuna a San Siro a guardare, mentre la squadra bianconera va in campo a Torino contro la Lazio sentendosi addosso gli occhi di tutti. Occhi interessati, naturalmente, ma pensiamo che non vedranno cosa si aspettano. I giocatori di Parola hanno toccato il fondo contro il Twente. ora non possono che far meglio. Non diciamo risorgere completamente, ma far meglio di mercoledì. Innanzi tutto si ritroveranno di fronte ritmi e schemi familiari, non quel maledetto centrocampo arrivato da Enschede per ■ sfottere » con il suo accurato controllo di palla. La Lazio è una squadra normale, nel quadro di quella normalità poco brillante che ha contrassegnato la stagione italiana. 0 D'Amico esplode dimostrandosi il regista dell'immediato futuro (ed allora la Lazio, con la carenza di cervelli calcistici che c'è in giro, può programmare altre stagioni a notevole livello), oppure l'assenza di Frustalupi consegnerà alla Juventus una squadra campione priva delle solite geometrie, e quindi fattibile. A questo punto, comunque, la Juventus deve temere più se stessa che gli avversari. Boniperti, ritrovando nel momento decisivo la grinta del Giampiero giocatore (quello che sapeva anche piazzare il tackle maligno sull'avversario più temibile), ha tirato fuori la frusta ed ha dato una scossa ai giocatori dopo la serata storta di Coppa. Torna Furino, ed anche se non è più il » Beppe Furia » dei tempi felicissimi, è sempre un elemento determinante in un centrocampo bianconero a volte troppo molle e lezioso. Saltato il turno internazionale, Furino saprà senza dubbio dare ai compagni la carica necessaria: lo stesso faranno Gentile e Viola, ed anche Zo(f che deve aver esaurito nelle ultime settimane tutte le « giaculatorie » del repertorio friulano. Una volta le recitava in silenzio, da un po' ha deciso di farsi sentire (dai compagni). Tutto serve. Malgrado gli acciacchi e le paure, la Juventus oggi ha la possibilità di respingere le tesi contrarie. Una vittoria sulla Lazio, consentirebbe agli atleti di Parola di affrontare la doppia trasferta consecutiva di Terni e Firenze con l'animo più sereno. La partita è decisiva, secondo noi, non agli effetti del punteggio ma come fest sulle capacità di reazione di Capello e colleghi. Occorre fare in modo che a Fuorigrotta, dove il Napoli sarà alle prese con l'Inter, non arrivino risultati parziali troppo incoraggianti per gli uomini di Vinicio, gli unici ad essere ancora pericolosi in un discorso sullo scudetto. Gli altri giocano per la gloria, o con la febbre della retrocessione addosso. Il secondo big-match della giornata, dopo quello di Torino, si gioca senza dubbio ad Ascoli, dove arriva la Ternana: una patata bollente che è stata scodellata nelle mani dell'arbitro Serafino. E' una partita in cui il fattore campo avrà un peso tutto particolare: potrà essere paradossalmente più tranquilla la Ternana, perché l'Ascoli di fronte ai propri tifosi ha l'obbligo morale di vincere, per consolidare la classifica già lievemente migliore di altre sofferenti. Potrebbe trattarsi di un vero « derby-salvezza », in quanto il Lanerossi Vicenza a Roma è sulla carta in serie difficoltà (i giallorossi vincendo potrebbero staccare nuovamente i laziali impegnati a Torino). Sono quattro (con la Samp che ospita a Marassi il Boj logna) a dibattersi ancora, visto che il Varese potrà giocare contro Il Torino solo per l'orgoglio, essendo già rassegnato al rientro in serie B. Per i granata non sarà una passeggiata, comunque. I varesini difendono se stessi, adesso. Se la società va in B. c'è chi fra i giocatori spera di non seguirne i destini. Le voci sulla campagna acquisti sfiorano già i nomi di Libera (oggetto di una probabile « asta » fra le milanesi). Marini (un centrocampista lineare che potrebbe interessare gli stessi granata). Bonafé, Valmassoi, Fabris. Chi giocherà, oggi, si batterà a fondo. Il Torino conferma la formazione delle ultime domeniche, validissima sul piano del gioco anche se scivolata sul risultato della sfida con la Samp. Pulici e Graziani hanno ancora sete di gol. Sala ha voglia di farsi rimpiangere (da Bernardini). Se il caldo non ammazzerà le buone intenzioni, è soprattutto da Varese che ci si può aspettare un buon spettacolo. Bruno Perucca