Un uomo e una donna muoiono nel rogo dell'auto che si schianta contro un pilone di Gianni Bisio

Un uomo e una donna muoiono nel rogo dell'auto che si schianta contro un pilone L'incidente a Sanfrè, sul cavalcavia dell'autostrada Torino-Savona Un uomo e una donna muoiono nel rogo dell'auto che si schianta contro un pilone Le vittime stavano andando a Cervinia per trascorrere il fine settimana - Lui aveva sessantanni, lei 47 e risiedevano a Genova - Sono state identificate attraverso il numero dì matricola dei passaporti semidistrutti dalle fiamme (Dal nostro inviato speciale) Bra, 25 aprile. Un uomo e una donna, entrambi genovesi, sono rimasti carbonizzati nella loro auto che si è schiantata contro il pilone di un cavalcavia dell'autostrada Torino-Savona, nei pressi di Sanfré. La pohzia stradale di Bra, accorsa sul posto con i vigili del fuoco, ha lavorato febbrilmente per dare un nome alle vittime sulla scorta dei pochi indizi rimasti dopo l'incendio che ha completamente distrutto la vettura. Gli agenti si sono basati, per le loro ricerche, sui resti bruciacchiati e quasi illeggibili di due passaporti e oe e i e o o e, i e una patente di guida rinvenu-ana aa o a i i , l; noeo a e i a ee ioinr o o ti in una valigia intaccata dalle fiamme: attraverso i numeri di matricola, si è accertata l'identità delle vittime. Si tratta di Enrico Anselmi, 60 anni, abitante a Genova, via Swimburne 10, che si trovava al volante. Accanto a lui era la convivente Leonilda Belli, 47 anni, originaria di Villaminuzzo (Reggio Emilia). Dai primi accertamenti sembra che i due si stessero recando a Cervinia a trascorrervi il fine settimana. La polizia stradale ha rintracciato in serata un figlio dell'Anselmi, Stefano, 32 anni, che do mattina si recherà all'obitorio di Bra per procedere al rico- noscimento ufficiale delle Sal-me. Si tratterà di una pura formalità, perché le fiamme hanno reso assolutamente ir- riconoscibili i corpi. L'incidente è accaduto poco dopo le 15. Non vi sono testimonianze sulla dinamica: il traffico era scarsissimo ed i primi ad accorrere — alcuni contadini che aravano in un campo — sono stati richiamati dalla colonna di fumo che si levava dalla vettura già avvolta dalle fiamme. Sulla strada non vi sono tracce di frenata. La polizia stradale ha accertato che l'auto proveniva da Savona, probabilmente a velocità sostenuta. Una cinquantina di metri prima del cavalcavia della frazione Motta di Sanfré, la vettura — una Al 12 «Elegant» blu scura, — è uscita di strada sulla sinistra e, dopo aver abbattuto un paracarro è finita nel fosso che fiancheggia la strada. Proseguendo nella corsa — le tracce sono evidenti — si è schiantata contro il pilone in cemento armato che sorregge il cavalcavia. Per la forza dell'urto il motore è rientrato nell'abitacolo e le portiere si sono bloccate. Il fuoco deve essere divam- 1 pato subito. I contadini ccor- i i si hanno fatto a tempo a vedere la sigla della targa posteriore — GE — prima che venisse divorata dalle fiamme. Un cantoniere ha cercato di intervenire con un estintore ma lo scoppio del sebatoio lo ha respinto. I vigili del fuoco di Bra hanno spento gli ultimi focolai e, dopo aver raffreddato le lamiere, hanno estratto i corpi delle vittime. A fatica si è riusciti a capire che si trattava di un uomo (al volante) e di una donna. Quest'ultima indossava una gonna di maglia blu, l'uomo pantaloni di vigogna grigia o Sul tett0 dell'auto c'era un - P310 dl scl rossi. Vicino al vo-|lante è stat0 rinvenuto un a j e - ' Un colossale orologio da polso maschile. In una valigia quasi completamente incenerita, sono stati trovati i resti di due passaporti (rilascaiti dalla questura di Genova) e di una patente di guida. Sul primo si leggeva «Anselimino» o «Anselmo» e il numero 11093033P; sull'altro «Belli Leoni» e il numero 10118372-P. Sui resti della patente sono leggibili soltanto i nomi: «Monica I Francesca». Le targhe dell'auto sono andate distrutte e ! non è stato possibile neppure i rivelarne il numero di telaio. Su questi pochi elementi si | è messo al lavoro il brigadiere Acanfora, comandante del- I la «Stradale» di Bra. E' stata avvertita la questura di Genova e attraverso i numeri di I matricola si è giunti all'identificazione dei titolari dei pas- I saporti. In serara è stato pos- | sibile anche avvertire la fami- | glia dell'Anselmi. Gianni Bisio I rottami carbonizzati della A 112 bruciata sull'autostrada Torino-Savona (tclcfoto «La Stampa» - C. Pellegrino) npI n

Persone citate: Acanfora, Anselmi, Enrico Anselmi, Leoni, Motta