Giscard annuncia misure per rilanciare l' economia di Alfredo Venturi

Giscard annuncia misure per rilanciare l' economia La disoccupazione in Francia si è fatta preoccupante Giscard annuncia misure per rilanciare l' economia , del caminetto»: ad un inverno ' non proprio rigido è infatti ; seguita una calda primavera, \ mi «cambiamento» che una volta tanto non deve nulla al- : la sapiente regia presidenzia- \ le. Su questo nuovo sfondo ; stagionale, Giscard annuncia [ (Nostro servizio particolare) ! Parigi, 23 aprile. Il presidente Giscard d'Estaing parla questa sera ai I francesi nella quinta delle sue allocuzioni radiotelevisive. I Per la prima volta non si tratta di un discorso «dall'angolo ai paese misure di rilancio ; dell'economia che sono state \ adottate questa mattina dal I consiglio dei ministri. Al «raffreddamento» lanciato il 12 giugno scorso per lottare contro «l'eccesso della domanda globale», segue un colpo d'acceleratore al quale l'annuncio televisivo del presidente vuol \ dare un carattere spettacola-1 re, che ne esalti le capacità I md'impatto psicologico. \ eLe misure che stasera Gi- «scard illustra sommariamen- ' vte saranno oggetto, domani, j odi una più particolareggiata mpresentazione tecnica da par- ste del ministro Fourcade. zl'uomo del «raffreddamento» dcostretto dalla pressione con- ■ uvergente delle esigenze politiche del governo e di quelle economiche del mondo irtiprendìtoriale a modificare una linea caparbiamente deflazionistica. Le esigenze poli- mstfl tiche sono legate al crescere p della disoccupazione: la cifra ufficiale, che del resto è gene- ralmente ritenuta al di sotto di una realtà che soltanto in parte si riflette nelle statistiche, parla di 770 mila francesi senza lavoro. E fra pochi mesi una nuova ondata di 600 mila giovani usciti dalle scuo le si affaccerà su un asfittico gdeprbscsC mercato del lavoro. Le Figaro esprime con molta freddezza « problema politico che deriva dalla somma di questi anoosaosi drammi umani e familiari, quando parla del «nschio enorme... di pohticizzazl.°ne di queste giovani forze disoccupate e, a giusto titolo, un pochino indignate». Quanto alle esigenze economiche del padronato, si riferiscono evidentemente ai contraccolpi recessivi del «raffreddamento», che assieme alla diffusa disoccupazione rap¬ presentano una delle conse- guenze evidenti della politica deflazionistica fin qui seguita, e appena corretta dai timidi provvedimenti di sostegno varati il mese scorso. In febbraio, la produzione industriale è stata del dieci per cento inferiore a quella dello stesso mese un anno prima. Contro questi due «effetti se- condari», quale miglioramento dell'organismo economico francese può vantare la «cura Fourcade»? Un'inflazione ricondotta a livelli considerati «ragionevoli» rispetto alla presente congiuntura mondiale, ma sempre più alti di quelli che erano ritenuti accettabili pochi anni fa, e un progressivo raddrizzamento dei conti con l'estero, che l'estate scorsa erano deficitari per trecento miliardi di lire al mese. Secondo gli esperti dell'Ocse, continuare questa cura avrebbe significato determinare una situazione irreversibile, o sempre meno reversibile, e porre l'economia fran ; j j j \ i j I cese in condizioni tali da non poter più essere puntuale al- L°?,?""l°"7f.^°..c°7L^l"£„Q I nale, che gli stessi esperti situano nella secondo, metà di quest'anno. Ecco perché Giscard ha deciso di passare dal salasso deflazionistico alla terapia corroborante del rilancio. Poiché i rischi di un'inflazione galoppante sono ancora presenti, non si poteva puntare sull'espansione della domanda interna. Poiché la crisi è mondiale, non si poteva puntare sulle esportazioni. Si punta, così, sugli «investimenti produttivi», con manovre creditizie e fiscali che consentano da un lato una maggiore possibilità di finanziamenti a chi I rinnova gli impianti, dall'ai- [ tro una più incisiva attività pubblica in settori non inflazionistici, come quello delle telecomunicazioni. Ci sono, in j Francia, un milione e duecen- j tornila domande, da tempo in- soddisfatte, di nuove installa- ! zioni telefoniche: e questo sa- [ ra uno dei capitoli del rtian-\ ciò che nel SUO complesso I mobilizza 15 miliardi e mezzo di franchi (2300 miliardi di li-\jtqj I Sempre questa mattina, il \ [ consiglio dei ministri ha anche approvato gli obbiettivi del «settimo piano» (19761980). Sono obbiettivi ambiziosi: pieno impiego, equilibrio degli scambi con l'estero, migliore qualità della vita, «riduzione delle disuguaglianze di reddito e di patrimonio». Ma questa pianificazione a termine poliennale deve fare i conti con le incertezze congiunturali: così il settimo piano prevede due ipotesi di sviluppo del reddito nazionale: una del 5,5 per cento, davvero ottimistica oggi; e una del 3, 5-4 per cento. Per la prima volta, la politica di piano fa esplicito riferimento ad j esigenze di decentramento | accanto al piano nazionale sa ; ranno adottati piani regiona n ! Alfredo Venturi

Persone citate: Giscard D'estaing

Luoghi citati: Francia, Parigi