Ago resta uguale a se stesso di Giorgio Viglino

Ago resta uguale a se stesso Il campione del mondo si diverte sempre a vincere Ago resta uguale a se stesso A Madrid Mino ha dato un'altra conferma delle sue doti - Duro il cammino per Cecotto, ma la nuova stella del motociclismo riuscirà a trovare il suo posto al sole - Fra quindici giorni in Austria il prossimo duello (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 21 aprile. Non è facile iniziare un servizio di motociclismo senza usare fin dalla prima parola - Agostini » con pseudonimi più o meno variati. Questo messo in atto è uno dei pochi metodi che restano per evitare di ripetere un attacco che pure è sempre più giustificato dai fatti, tanto da finire per stupire tutti, protagonista compreso. Mino è un personaggio che subisce metamorfosi continue all'apparenza, ma non muta mai nella sostanza, rimane uguale al ragazzo di tanti anni fa nell'entusiasmo e nella cocciutaggine, e quindi nella dedizione che riesce ad esprimere nei confronti della sua professione. Dopo tanti anni di successi ha ancora la voglia di battagliare non contro gli avversari di sempre ma contro quelli nuovi per spuntarla alla fine con un'invenzione nuova. ! A Jarama ha giocato la carta del buonumore, presentandosi sicuro e disteso nei giorni di prova quando pioveva a dirotto, e in quello di gara quando il sole ha cominciato a vincerla sulle nubi. L'elemento psicologico sarebbe inutile se poi non ci fosse il supporto tecnico, ma questo c'è ed è intatto. Il circuito di Jarama è tutto da guidare con curve lente per la massima parte, nelle quali si gioca di equilibrismo con « pieghe » al limite dell'aderenza; tra il giovane Cecotto e l'esperto Agostini non c'è stata mai la minima differenza se non una lieve percentuale di rischio in più da parte del venezuelano. Fin qui il passato recentissimo ma l'avvenire propone motivi nuovi. La 350 ce sembra destinata ad incanalarsi nel suo alveo più na turale con Cecotto buon secondo e è e o d ingegnere o I i'anno scorso e magari di qui a qualche setti- . mana ttrzo se Kanaya avrà lui | pure una moto competitiva. Quan- j to ad Agostini dovrebbe avere an- | cora un margine di miglioramento i tecnico su cui disporre per non trovarsi nuovamente in mano al ; rivaie su circuiti più veloci come j Salisburgo od Hockenheim. e vi- sta la sicurezza che il suo nuovo ' identico ai molti del- | si chiama Namura ] — manifesta per il futuro più pros- , Simo. Il programma della quattro cilindri al quale non manca molto 1 per essere completato, sembra sia ' stato portato avanti in questi giorni con l'impegno diretto del più esperto e conosciuto meccanico europeo della Yamaha. Nobby clark' ch5. n°nJbl\ Presenziato ai successi d, Madrid. ; Agostini fra quindici giorni in , Austria ritroverà pero il suo im-1 pegno principale nella 500 ce. categoria in cui deve riconquistare , un titolo perduto malamente per due anni consecutivi. Gli avversari Sono parecchi anche se manca Cecotto che è un talento puro e per questo più pericoloso, e le moto competitive almeno due. Suzuki ed MV. Per buona sorte di Agostini le cose rispetto allo scorso anno sono cambiate, cioè è finita la scalogna a senso unico. Adesso le Yamaha vanno, com'è | giusto e logico debbano andare. visto che sulla base dell'ottimo rendimento dell'anno passato han no ancora ottenuto un incremento di potenza e soprattutto un perfezionamento ancor più sensibile del telaio. Le marche avversarie sono più o meno rimaste al punto di prima, la MV per una errata va reazione di" unitolo "mondiate ! vinto senza mai vincere in pista, e la Suzuki per un lavoro forse impostato male che ha badato soltanto a incrementare le potenze, tralasciando il difetto base venuto in luce nei gran premi della stagione passata, la fragilità di molte parti meccaniche. Le soste di solito fanno comodo a chi è in ritardo di preparazione e q.iindi alla Yamaha si attende con un poco di ansia il ritorno a Salisburgo che praticamente dovrebbe poi segnare la strada dei successivi Gran Premi di Germania e d'Italia, che seguono a sette giorni di distanza uno dall'altro. Alla Suzuki pare si sia lavorato parecchio e si dice che verrà montato un cambio completamente nuovo. In più Lansivuori si presenterà in gara in condizioni fisiche un poco migliori e potrà rendere anche alla distanza nel caso che la moto tenesse. I Per quel che riguarda la MV sono filtrate notizie circa un « summit » voluto da Corrado Agusta — rimane lui alla presidenza dell'azienda anche se adesso essa è a partecipazione statale maggioritaria — dove si è cercato di mettere un po' d'ordine fra quelli che sono reali problemi tecnici e le molte beghe personali. Non è stata gradita la battuta ricorrente di Read: « Come va il dito? Il dito bene, ma la moto male », ma assai poco sono piaciuti anche certi atteggiamenti di chi ha la responsabilità della squadra. Non so quanto sia rimasto per i problemi tecnici, ma probabilmente potrebbe già cambiare qualcosa il ritorno a pieno servizio di Alberto Pagani nel ruolo di direttore sportivo, che in qualche modo gli era sempre stato contestato, fino ad essergli del tutto negato in apertura della stagione '75. Agostini a chiudere la strada, Cecotto prova dall'altra, nella 250 ce dove però trova Walter Villa, improvvisamente ritornato al ruolo che tanto bene ha giocato l'anno scorso. Walter ha vinto andando forte, guidando bene, e affidandosi a una moto che ha solidità e potenza in abbondanza. A questo punto diventa difficile sostenere che l'incidente a Cecotto ha dato via libera al campione del mondo, tutt'al più ha tolto un po' di spettacolo, ma non I ha mutato l'esito della corsa. Yamaha e Aermacchi H.D. sono nel| la medesima condizione dell'anno passato, con incrementi minimi poiché si è toccato praticamente il tetto delle invenzioni nella categoria, e adesso come allora quando la macchina italiana tiene, finisce davanti. Per la stella nuova del motociclismo il cammino che sembrava tanto facile diventa più duro e meno ricco di soddisfazioni. Eppure c'è da scommettere che Cecotto riuscirà a trovare il suo posto al sole. Giorgio Viglino ! I| Agostini non ha perso l'occasione per tornare Yamaha

Luoghi citati: Austria, Germania, Italia, Jarama, Madrid, Salisburgo