L'altra faccia del Twente

L'altra faccia del Twente L'altra faccia del Twente Gli olandesi si sono dimostrati validi (anche senza assi) comandando il gioco - Saranno pure abili a difendersi e contrattaccare? Fallita la rivincita sulla Polonia, si tenta quella sul Twente. L'obbiettivo adesso non è più Bernardini, ma Parola: domani sera vedremo in campo anche quei bianconeri che contavamo di vedere in azzurro all'Olimpico. Se i contrattempi, o malanni, serviranno alla Juventus per passare il turno, varrà la pena di rispolverare un vecchio detto piemontese: « Dio ti preservi dalle cattive disgrazie ». Perché di « disgrazie », è provato, ce ne sono anche di buone: quelle toccate a Capello e Bettega vanno incluse, per la squadra bianconera, decisamente fra le seconde. Il Twente annuncia di voler organizzare al Comunale una tattica « addormentatrice », tipo Polonia insomma. Va da sé però che per fare « melina » e tenere la palla occorre avere piedi buonissimi, nonché molta calma. La squadra di Enschede ha dimostrato già nell'andata di possedere un discreto centrocampo, composto da giocatori non di classe elevata, ma tutti dotati di una buona tecnica individuale e di una ottima resistenza atletica. Queste le impressioni offerte nella prima gara, in Olanda, quando il Twente ha giocato con la calorosa spinta del pubblico di casa. Ma più che il cambio di ambiente, i rivali della Juventus potrebbero accusare il cambio di tattica cui saranno senza dubbio costretti. Valida quando può comandare il gioco e chiudere gli avversari nella loro metà campo, la squadra di Enschede è altrettanto solida quando deve subire gli attacchi avversari e manovrare in contropiede? Un in¬ terrogativo che avrà risposta solo domani sera, ed al quale resta legato in gran parte il destino della Juventus. Il lavoro a centrocampo, ad Enschede, lo hanno sostenuto inizialmente Overweg, Van der Vali Tilssen ed Arnolld Muhren. sostituito poi da Jaap Bos che è in realtà una punta, ma si è adattato benissimo (solo da noi, vale la pena ripeterlo, ogni calciatore fuori dal suo ruolo si trova a disagio alle esigenze della squadra). Il Twente gioca come le squadre moderne, l'Ajax ha insegnato qualcosa prima della sua eclisse. Manovra rapida, sempre qualche uomo smarcato sulle fasce laterali per consentire più alternative all'azione d'attacco. Sfruttamento di tutto il campo e, di con- ' seguenza, contropiede piuttosto largo, in spazi ! ampi. Individualmente, i migliori sono parsi Van der Vali (salito di tono dopo un inizio incerto), il gi- | gantesco Overweg, il centravanti Jeuring piuttosto i deciso anche nell'uso dei gomiti, e Zuidema un furetto molto astuto sotto rete anche se non trascendentale nel dribbling. La Juventus può farcela ; a passare il turno, ma la partita non sarà facile per i bianconeri. Il Twente non ha assi, ma è un complesso più che onesto. Non c'è il campione che polarizza la manovra, tutti sono primattori e gregari a seconda delle fasi della partita. Proprio per questo sono « difficili ». I Bruno Perucca

Persone citate: Bernardini, Bettega, Bruno Perucca, Jaap Bos, Parola

Luoghi citati: Enschede, Olanda, Polonia