Imponente l'ultimo addio al giovane della Falcherà

Imponente l'ultimo addio al giovane della Falcherà Cinquemila ai funerali, lungo corteo Imponente l'ultimo addio al giovane della Falcherà La manifestazione in omaggio all'esponente di Lotta continua ucciso da una guardia giurata, si è svolta in perfetto ordine Oltre cinquemila persone hanno dato ieri l'ultimo addio ad Antonino Miccichè, il giovane esponente di Lotta continua» ucciso giovedì alla Falcherà con un colpo di pistola da una guardia giurata. E' stata una manifestazione imponente, composta ed ordinata alla quale hanno partecipato con bandiere rosse, striscioni e corone, migliaia di compagni del morto, amici e militanti politici antifascisti. Le onoranze funebri s'erano iniziate domenica dopo che la salma era stata trasferita dall'Istituto di ! medicina legale in una stanza di via degli Ulivi trasfermata in camera ardente. Per tutta la giornata, gli abitanti di Barriera di Milano erano sfilati a migliaia davanti alla salma ricoperta di bandiere rosse e di fiori. Tutti ì compagni di Antonino Miccichè insieme con rappresentanti del pei e psi, di consigli di fabbrica, di comitati di quartiere, delle Adi, di studenti, lavoratori delle organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil di movimenti extraparlamentari si sono ritrovati ieri po| meriggio in piazza Crispi dove è | giunta in un carro funebre la bara I del giovane. Da qui è partito il ! corteo. Davanti a tutti il feretro i portato a spalla da sei militanti di Lotta continua e del Comitato di lotta per la casa. Seguivano la madre del Miccichè, sostenuta da parenti giunti dalla Sicilia e dalla fidanzata dell'ucciso, gli amici più stretti del giovane e poi il corteo lungo un paio di chilometri. I partecipanti sono sfilati per i corsi Novara, Giulio Cesare, Regina Margherita, via Garibaldi, via Milano e si sono fermati in piazza San Giovanni davanti al Duomo. Per un paio d'ore il traffico è stato bloccato da un efficiente servizio dei vigili urbani. Lungo il per¬ !corso 1 partecipanti al corteo hanno scandito slogans contro il msi, la de e il psdi, contro «i padroni e il capitalismo» accusati d'essere «i responsabili morali dell'uccisione di Miccichè». Particolarmente preso di mira, quando il corteo è sfilato davanti al Municipio, il sindaco Picco. Il comitato di quartiere «Barriera di Milano» aveva in precedenza denunciato «le precise responsabilità della giunta comunale che con l'inadempienza dell'accordo firmato il 26 novembre 1974» sul problema delle case occupate «ha contribuito ad accrescere ed esasperare lo stato di tensione». Un cordone di manifestanti, davanti all'entrata del Municipio, ha impedito provocazioni e incidenti. Per la maggior parte dei partecipanti al corteo, non c'è dubbio che a monte dell'assassinio di Miccichè ci siano «ragioni politiche». Lo hanno gridato e ripetuto Angeloro (Comitato di lotta per la casa) e Di Calogero (Lotta continua) nei discorsi in piazza San Giovanni. A loro parere la morte di Claudio Varalli e di Gianni Zibecchi a Milano, quella di Rodolfo Boschi a Firenze e di Antonino j Miccichè a Torino, hanno la stessa matrice: si tratta di vittime del fascismo. «Quando è arrivato dalla Sicilia — ha ricordato il prof. Guido Quazza, presidente del Comitato antifascista torinese — Miccichè ha cominciato a battersi subito per la casa, uno dei bisogni elementari. Ha scelto la lotta di classe contro lo sfruttamento e il fascismo che ne è la giustificazione. Ci ha lasciato la lezione più alta, quella della morte». Sono seguiti attimi di silenzio, con migliaia di pugni chiusi rivolti al cielo e uno sventolio di drappi rossi; poi gli inni. La salma è partita successivamente in un carro funebre diretto a Pietraperzia (Enna), paese natale del Miccichè, dove si svolgeranno i funerali. La donna e la politica — Oggi alle 21, a Palazzo Campana (v. Principe Amedeo 8) dibattito con Giorgina Arian Levi, Frida Malan, A. Maria Viziale. Organizzato dal Centro Pannunzio. i 111111111 s 1111111 nini r n i i 11 e 11 ì 111 ( Piazza San Giovanni gremita di folla e bandiere per i funerali di Antonio Miccichè

Luoghi citati: Enna, Firenze, Milano, Novara, Pietraperzia, Sicilia, Torino