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Il ministro dell'Interno Il ministro dell'Interno (Segue dalla 1° pagina) concordate nel vertice di maggioranza. Fra i socialisti l'intervento di Fanfani ha provocato reazioni. Il lombardiano Signorile ha detto: «Egli ha in sostanza riproposto la teoria della centralità come conse-1 guenza dell'altra teoria degli opposti estremismi: l'incertezza e l'insicurezza del Paese nascono anche da queste situazioni». «Il disordine — ha aggiunto — ha origine nella de ed è pretestuoso rovesciare su altri responsabilità che sono in gran parte proprie». Socialisti e comunisti accusano Fanfani di «dividere l'unità delle masse popolari» necessaria in questa lotta all'eversione. Il psi, tuttavia, è pronto a sostenere le misure governative e anche il pei, ma chiedono che siano subito presi provvedimenti contro covi, sedi, gruppi neofascisti o picchiatori «che sono noti», ha detto sabato De Martino. Berlinguer ha parlato di «centri della provocazione» da stroncare e ha insistito sulla risposta unitaria delle forze antifasciste. Ieri il ministro della Difesa, Forlani, ha confermato «la validità del patio costituzionale e rinnovato la fedeltà a quell'impegno». C'è un appello di Nenni a questa unità delle forze costituzionali contro la strategia fascista di «creare il disordine per cogliere in esso occasioni autoritarie e golpiste». Nenni, intervistato dall'Avanti!, dice che manca la risposta dello Stato, esorta ad accrescere le leggi se quelle in vigore sono insufficienti: «Ma non si finga di dimenticare che il problema è politico. Nessuno parla senza doppi sensi in nome dello Stato repubblicano ai corpi dello Stato, nessuno parla per fare appello all'unione tra popolo. Stato e Forze armate in difesa comune della Costituzione e delle istituzioni». Il presidente del psi si augura che il trentennale della Liberazione porti questa unità e perché «ì gruppi giovanili si guardino attorno per rendersi conto che il tipo della loro risposta è sovente quello atteso dal nemico di classe e dal nemico politico». Lamberto Fumo