Fine di un'epoca di Aldo Rizzo

Fine di un'epoca Fine di un'epoca Ultimo atto a Saigon. Esce di scena Nguyen Van Thieu, uomo forte di un regime debolissimo, « eroe negativo », per giudizio dei più, di una vicenda che. senza di lui, avrebbe | potuto chiudersi prima e meno tragicamente. Forse. Esce di scena quando ormai non c'è margine per alcun negoziato serio, cosicché il suo « sacrificio » somiglia quasi a una fuga. Era presidente dal '67, era nel giro del potere dal '63, da quando contribuì, con la sua Quinta divisione, al colpo anti-Diem. Poi fu lui stesso un nuovo Diem, dopo la sarabanI da dei « golpes » seguiti al vuo: to di potere. Non era privo di ; qualità, in senso tecnico, se è j vero che è rimasto in sella otto ■ lunghi anni, in quel Paese e in quella guerra. Ma il suo ■ tempo finì irrimediabilmente , quando fu chiaro (dopo il « Tòt » e l'offensiva dei carri di Hanoi) che la partita era I persa e non restava che saiI vare il salvabile. Quando Nixon e Kissinger av! vìarono il disimpegno americaj no e il negoziato finale con i ; vincitori, la logica chiedeva uomini nuovi a Saigon, e Hanoi pure. Ma Thieu riuscì a sopravvivere. Che gli accordi di Parigi si firmassero lo stesso, potè sembrare un successo di Kissinger: in realtà, essi nascevano ambìgui o morti anche per la sopravvivenza di Thieu. Il Nordvietnam e il Vietcong consideravano quegli accordi strumentali, com'era intuibile e coI me ora si vede fin troppo cla¬ morosamente; ma l'uomo di Saigon, interlocutore « inaccettabile », annullava ogni più vaga speranza che diventassero effettivi. Del resto li violò lui stesso più volte, finché, sentendosi perduto, non prese quella decisione pazzesca di ritirarsi dalle regioni settentrionali, aprendo la strada allo sfacelo finale. Andandosene, ha sbattuto la porta, fi suo discorso di addio è una denuncia di tradimento al mondo intero, e soprattutto, ovviamente, all'America, e soprattutto a Kissinger. Ma che potevano fare l'America e Kissinger per salvarlo? E che senso aveva salvarlo? Certo, la crisi interna americana, l'indebolimento dell'esecutivo dopo Watergale (questo, comunque, e non Kissinger), hanno affrettato la sua fine, accelerando i tempi dell'offensiva comunista: probabilmente Nixon. un Nixon dal potere intatto, non sarebbe rimasto inerte di fronte all'assalto finale dei nordvietnamiti e dei vietcong: ma il ritorno della potenza distruttiva americana in un'area nella quale essa si era esercitata tanto a lungo e tanto invano non sarebbe servito che a prolungare e ad aggravare una tragedia ormai politicamente conclusa. Ora, mentre si aspettano gli effetti comunque decisivi delle dimissioni di Thieu, già lo Aldo Rizzo (Continua a pagina 2 in sesta colonna)

Luoghi citati: America, Hanoi, Nordvietnam, Parigi, Saigon