In un angolo di "Old England" si discute il futuro dell'Europa

In un angolo di "Old England" si discute il futuro dell'Europa La conferenza-dibattito nel castello di Wiston House In un angolo di "Old England" si discute il futuro dell'Europa nizzato in gruppi di discussione — che li riprende c li riguarda dal punto di vista di interessi più settoriali. E tuttavia, il Warden (ossia il I traduzione simultanea consente ; l'ascolto in inglese o francese o tedesco. A Wilton Park, poi, ogni partecipante è anche un j po' conferenziere. Ogni giorno, I infatti, i temi vengono appro fonditi dal «pubblico» — orga1 ! ha un preciso limite, mentre la j Rettore) sa che ai partecipanti a | e o è e a è o e - 5 7 i o e questi seminari un po' di respiro ci vuole e si preoccupa di movimentare l'ospitalità del vecchio maniero: invitando piccoli gruppi dei convenuti a pranzi molto «vecchia Inghilterra» per scelta di piatti e nobiltà di servizio; organizzando escursioni in località storico-culturali come Cambridge od Oxford; trasportando per un mattino gli ospiti I dagli stucchi di Wiston House ! alla gloria di Westminster e offrendo una colazione presieduta da un membro della Camera dei Comuni. Dagli oratori di Wilton Park ci si può attendere di tutto: c'è chi pronostica un governo federale mondiale come unica soluzione ai problemi del pianeta (Mortimcr Adler, un filosofo americano che collaborò alla stesura del discroso con cui John Fitzgerald Kennedy auspicò, nel '62. un approfondimento delle relazioni atlantiche) e c'è chi non esita a denunciare le pressioni esercitate dagli Stati Uniti sul Canada perché rompesse i contatti commerciali con Cuba (Louis Sabourin, direttore dell'Istituto di cooperazione internazionale all'Università di Ottawa); c'è chi si batte per un futuro di fratellanza, di massima apertura tra Ovest ed Est (William Borni, splendido ottuagenario berlinese che oblia, nella nobiltà del proprio intelletto, i nove anni di carcere cui i sovietici l'hanno costretto nel dopoguerra) e c'è chi non vuole lasciarsi imbrigliare dall'oggi e lavora per l'Europa che sarà tra trenl'anni (lord Kenneth, direttore del progetto «Europe plus lliirty», Europa più trenta). E c'è sempre, anche, un pizzico di queU'hwuour britannico che ha mille e un motivo per essere passato nel proverbio. Lo si ritrova non solo nei fulminei interventi del Warden ai dibattiti, ma nella scelta stessa dei conferenzieri. Così, l'Inghilterra malata di inflazione e disoccupazione, l'Inghilterra che attraversa uno dei suoi peggiori momenti economici da quando, negli Anni Trenta, centinaia di migliaia di disoccupati confluivano da tutto il Paese per protestare a Hydc Park, ebbene: quella stessa Inghilterra è capace di proporre a un gruppo di testimoni invitati da tutto il mondo il gioco della propria contraddizione. Nel difficile momento della scelta pio o contro l'Europa, Wilton Park ha chiamato a parlare, del partito laborista contrario alla Ccc, un deputato alla Cee favorevole, e del partito conservatore, alla Cee favorevole, un deputato a essa contrario. E' certamente il senso profondo dell'informazione-formazione, base del grande giornalismo anglosassone. Ma è, soprattutto, un esempio di quell'autoironia che è prova di civiltà. Franco Mimmi j ! sud di Londra, venti a nord del j la Manica, Wiston House è passata attraverso successivi proprietari e rifacimenti rispecchiando di volta in volta la dominazione Tudor, il prevalere di Cromwell, la Victorian Age. Oggi appartiene alla famiglia Goring, ma anziché ospitare i proprietari accoglie un'istituzione — il nome è Wilton Park — il cui staff è eolmo di tiloli accademici e il cui compilo consiste nell'organizzare, anno per anno, serie di conferenze, per dare «un contributo britannico alla formazione di una opinione pubblica internazionale informala. Al fine eli promuovere una maggior cooperazione in Europa e nell'Occidente in generale. Wilton Park offre la presenza di coloro che influenzano l'opinione pubblica nei loro Paesi, e un'opportunità per scambiarsi i punti di vista sulle questioni politiche, economiche e sociali di interesse comune». L'impegno che gli accademici di Wilton Park debbono profondere nel loro compito Io si evince facilmente dagli argomenti delle conferenze. Quest'anno si è già parlato, nel vecchio castello, di «Coesione e conflitto nelle società aperte e chiuse» e dì «Relazioni industriali in un periodo di inflazione». Temi dei prossimi incontri: «Problemi di politica interna e estera dopo le elezioni in inghilterra» e «Relazioni transatlantiche: è possibile separare le considerazioni economiche e politiche da quelle della difesa?». Quanto alla conferenza cui questo articolo fa riferimento, essa trattava di «Comunità europea e relazioni atlantiche in un periodo di instabilità finanziaria e politica». Presentata così, la cosa può anche non invogliare a una visita a Wiston House. In realtà, la formula adottata è in grado di vivacizzare il più ostico degli argomenti. I minuti concessi agli oratori sono strettamente controllati, per reprimere qualsiasi tentazione logorroica, e anche il tempo per il successivo dibattito (Dal nostro inviato speciale) Wiston House, aprile. Tra antichi immensi olmi c prati che più all'inglese di così non potrebbero essere, c'è il bianco e il grigio di Wiston House, castello i cui stucchi ot- i tocenteschj nascondono pietre e \[mìa fin0 a Guglielmo il Con- quislatorc. ottanta chilometri a ' j Notizie non confermate so-1 stengono che Long Boret è stato ucciso. Il primo ministro era uno dei sette traditori «condannati a morte» dagli insorti. Parigi, 19 aprile. In un messaggio giunto a Parigi, l'inviato speciale del quotidiano parigino Le Monde a Phnom Penh conferma che l'ex presidente del consiglio del regime repubblicano | cambogiano, Long Boret, si è «consegnato spontaneamente», nella capitale, agli Khmer rossi, i quali lo hanno «bene accolto.