Milano di Remo Lugli

Milano Milano (Segue dalla r pagina) me delle due vittime della violenza di questi giorni: Claudio Varalli e Gianni Zibecchi. I periti settori hanno accertato che Varalli è morto per una lesione cranico ■ encefalica da proiettile calibro 7,65, penetrato nella parte anteriore del capo a sinistra verso destra e dal basso verso l'alto. Zibecchi è deceduto per lo schiacciamento del cranio con fuoriuscita della materia cerebrale. Claudio Varalli sarà sepolto a Baranzate di Bollate, domani. Il sostituto procuratore Alessandrini sta conducendo l'inchiesta che è suddivisa in tre settori: per la morte del Varalli, per la morte dello Zibecchi e per gli assalti dei commandos; lo coadiuva il sostituto procuratore Lucianetti. Stamattina Alessandrini ha interrogato alcuni testimoni del delitto compiuto mercoledì sera dal fascista Antonio Braggion. Alessandrini dice: «Le testimonianze sono contrastanti, nebulose, talune chiaramente reticenti». E' difficile capire se i vetri della «Mini» dei fascisti sono stati colpiti prima 0 dopo gli spari; probabilmente il lunotto posteriore è stato rotto prima, gli altri vetri dopo. Sulla morte di Gianni Zibecchi, schiacciato da un autocarro dei carabinieri in corso XXII Marzo durante una carica, Alessandrini ha disposto l'acquisizione di un filmato della agenzia Reuter, trasmesso dalla televisione svizzera, nel quale sarebbe visibile la deviazione del camion che ha portato all'investimento. Oggi il carabiniere Chiarieri, autista investitore, è stato sottoposto a una perizia medica: si cerca di stabilire se, come afferma, è stato davvero colpito al viso e al collo da due corpi contundenti, attraverso il finestrino aperto e se i colpi possono avergli fatto perdere il controllo del camion. Era stato detto che il magistrato gli aveva fatto pervenire una comunicazione giudiziaria per omicidio colposo. In base a questa notizia gli avvocati Mariani e Pecorella, difensori di parte civile nel procedimento per la morte di Gianni Zibecchi, hanno inviato ad Alessandrini un esposto per dire che rifiutano l'indizio di omicidio colposo a carico del carabiniere. «I familiari rifiutano l'equiparazione tra questo omicidio e il più banale degli incidenti stradali». Secondo i due avvocati «risulta lampante la volontà dell'autista del camion di buttarsi in mezzo alla folla, accettando quindi il rischio di procurare il ferimento e la morte di qualcuno: il dolo, in questo caso, è fuori discussione». La comunicazione giudiziaria deve quindi essere per omicidio volontario, secondo 1 due avvocati di parte civile. Remo Lugli

Luoghi citati: Baranzate, Bollate, Milano