In condizioni molto gravi l' ex sindacalista Cisnal di Gino Mazzoldi

 In condizioni molto gravi l' ex sindacalista Cisnal Aggredito da un gruppo estremista In condizioni molto gravi l' ex sindacalista Cisnal (Dal nostro corrispondente) I i"— —Yr~: -r~r iì tamente alla testa con sbarre : ,A} *err0 e <*iayl inglesi gli e stata riscontrata la commozione cerebrale Milano, 18 aprile. Le condizioni di Rodolfo Mersi, l'ex sindacalista della Cisnal aggredito ieri sera e picchiato da un gruppo di avversari politici davanti al locale dove lavora, sono gravissime: i medici del reparto «Beretta» del Policlinico non hanno ancora sciolto la prò- i gnosi e si sono dichiarati pes- j simisti sulla possibilità di sai- vario. Rodolfo Mersi è in co- ! ma profondo: colpito ripetu-:e una grave j forma di otorragia che è di¬ ventata bilaterale (perde san | gue da entrambe le orecchie) ; in serata, i medici hanno de 1 ciso un intervento chirurgico, ! ! durato pareccchie ore. Se ne ! attende l'esito. | L'ex sindacalista della Ci- !snal verso le 20 di ieri sera stava uscendo dal locale notturno di viale Premuda 28, dove ha trovato lavoro dopo il suo licenziamento dal ristorante del centro dove era occupato quando venne coinvolto nell'inchiesta su Gianfranco Bertoli, l'autore dell'attentato davanti alla questura il 17 maggio 1973. Dopo aver salutato i colleghi, Rodolfo Mersi era ancora sulla soglia ! del locale quando un gruppo di giovani col volto maschera-1 to da «foulard», che si era cr.it; „ <•„,„ nprHPrP n~r,; trar sciti a fare perdere ogni tiac staccato dal corteo proveniente da corso XXII Marzo (dove è stato ucciso Giovanni Zibecchi), lo ha circondato e aggredito. Mersi ha cercato di reagire, ma alla fine ha dovuto soccombere. Soccorso dai camerieri del locale e da alcuni passanti, con un'autoletti- sa è stato trasportato al Poli clinico. Gli inquirenti stanno ora cercando di individuare eli autori dell'aggressione, che per il momento sono riu eta Il nome di Rodolfo Mersi era stato fatto il giorno dopo l'attentato compiuto da Gianfranco Bertoli davanti alla questura. Il terrorista, infatti, la sera del 16 maggio, non ap- pena giunto a Milano da Mar siglia, si era recato a far visi ta al Mersi: aveva però trova- to sol° la moglie, l'aveva allo- ra atteso e si era intrattenuto con lui fino a circa mezzanotte. Dall'istruttoria e dal processo non è mai stato possibile sapere che cosa si siano detti Mersi e Bertoli e se quest'ultimo avesse fatto qualche cenno all'attentato che aveva intenzione di compiere. Il sedicente anarchico individualista conosceva l'ex sindacali- sta Cisnal sin dal 1969, quan do entrambi vivevano nel Ve neto e frequentavano gli stes¬ si ambienti di destra a Venezia, Mestre e Padova. Rodolfo Mersi in istruttoria e al processo ha sempre sostenuto che il Bertoli non poteva ave re agito da solo e alla lettura della sentenza aveva gridato: «Mersi non molla e saprà tutta la verità». Per questa sua frase, il p.m. Libero Riccardelli e il giudice istruttore Antonio Lombardi hanno chiesto il proseguimento dell'istruttoria per accertare se l'ex sindacalista della Cisnal negli interrogatori cui è stato sottoposto ha detto tutta la verità. Nello stesso reparto in cui è ricoverato Rodolfo Mersi si trova anche l'assessore provinciale missino avvocato Cesare Biglia, di 47 anni, aggredito mentre usciva dalla sua abitazione in via Caminadella assieme alla moglie Emiliana Abba, di 43 anni. Il professionista ha riportato gravi lesioni al cranio e anche per lui, dopo un intervento di 4 ore eseguito dal professore Massimo Giovanelli, la prognosi è ancora riservata. La moglie invece ha già fatto ritorno a casa. Migliorano anche le condizioni delle altre 29 persone (19 tra agenti e carabinieri) rimaste ferite negli scontri di ieri e tuttora ricoverate nei vari ospedali: quanto prima saranno tutte dimesse. Gino Mazzoldi

Luoghi citati: Mestre, Milano, Padova, Venezia