Vertice segreto Nato in maggio, con Ford di Renato Proni

Vertice segreto Nato in maggio, con Ford I nodi: Turchia, Grecia, Portogallo Vertice segreto Nato in maggio, con Ford (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 17 aprile. Alla fine di maggio — tra il 28 e il 30 — si terrà al quartier generale della Nato a Evere un «vertice» atlantico segreto. L'annuncio ufficiale sarà dato tra qualche giorno, ma la riunione con la partecipazione dei capi di Stato e di governo dei quindici Paesi aderenti è ormai certa. Solo la Francia, in omaggio alla tradizione gollista e per pura finzione diplomatica, invierà il suo ministro degli Esteri, Jean Sauvagnargues. Anche la Turchia, che aveva qualche dubbio sull'opportunità di questo «summit», sarà presente. L'iniziativa è partita dal ministro degli Esteri inglese Callaghan, ma è stata sostenuta con vigore dal Presidente degli Stati Uniti. Per Ford sarà la prima visita presidenziale in Europa e la sua missione sarà la stessa di quella del presidente Nixon lo scorso giugno: galvanizzare un'alleanza ammalata da troppe divisioni e da sconvolgimenti politici interni, recuperare la credibilità presso gli alleati europei, e precisare il rifiuto dell'amministrazione di Washington alle tendenze neo-isolazioniste negli Stati Uniti d'America. Nixon doveva rimarginare le ferite del dissidio Cee-Usa dopo la guerra del Kippur, mentre Ford dovrà evitare lo sgretolamento dell'Alleanza dopo la crisi di Cipro e degli avvenimenti in Portogallo. Il vertice sarà suddiviso in due parti distinte. Alcune riunioni saranno «pubbliche», e nel corso di esse i partecipanti leggeranno i discorsi ufficiali. Questi discorsi saranno riassunti nel comunicato ufficiale alla fine del vertice. La parte più importante della riunione, però, avverrà in seduta segreta, con la partecipazione dei soli primi ministri. Sarà durante questa specie di «Consiglio di guerra» che Ford e gli alleati europei parleranno con franchezza dei problemi dell'Alleanza e abbozzeranno i piani per vitalizzare, se possibile, lo schieramento strategico - politico economico del mondo occidentale. E' improbabile che ci sia un'agenda precisa, ma è sicuro che saranno in discussione le relazioni tra Est e Ovest, la conferenza sulla sicurezza e sulla cooperazione in Europa e l'eventuale vertice con 35 Paesi, insieme alle questioni del momento: Cipro, Grecia, Turchia, Portogallo, Mediterraneo, oltre ai negoziati strategici, l'energia e forse anche la Cina, di cui abitualmente la Nato non si occupa. Di recente l'ambasciatore di Pechino si è incontrato con André de Staercke, rappresentante belga presso l'Alleanza, e ci saranno altri contatti, ma i portavoce della Nato ribadiscono che il problema delle relazioni con la Cina, nonostante gli sviluppi strategici recenti nel Sud-Est asiatico, non rappresenta un argomento di attualità per la diplomazia atlantica. A Evere si sostiene apertamente che non esiste alcun pericolo di aggressione sovietica in Europa e che le affermazioni in con¬ trario, da parte cinese, vanno prese «con beneficio d'inventario». In Europa, il prossimo Consiglio atlantico, accoglierà un Ford e un Kissinger verosimilmente umiliati in Vietnam e in Cambogia e bloccati nella loro azione politica e diplomatica nel Medio Oriente. Partendo da queste premesse, la verifica atlantica dovrà tenere conto della tensione tra Grecia e Turchia su Cipro, e soprattutto degli sviluppi politici in Portogallo. La «defezione» di Lisbona non è data per certa ma è considerata una possibilità reale. Il problema chiave per la Nato è come conservare le sue strutture difensive-offensive in un periodo di relativa distensione internazionale e accettare di pagarne i costi in una fase critica dell'economia mondiale. Renato Proni

Persone citate: André, Callaghan, Jean Sauvagnargues, Kissinger, Nixon