Shelepin non fa più parte del politburo Congresso del pcus a febbraio del '76

Shelepin non fa più parte del politburo Congresso del pcus a febbraio del '76 Esonerato, «su sua richiesta», dal comitato centrale Shelepin non fa più parte del politburo Congresso del pcus a febbraio del '76 Mosca, 16 aprile. Con un suo comunicato, l'agenzia Tass ha riferito che il comitato centrale del partito comunista dell'Urss si è oggi riunito in sessione, ha ascoltato un rapporto del segretario generale, Leonid Breznev, ed ha deciso la convocazione del venticinquesimo congresso del Pcus, che si aprirà il 24 febbraio 1976. La sessione — prosegue l'annuncio della Tass — ha ascoltato un rapporto di Andrei Gromyko, membro dell'ufficio politico del comitato centrale e ministro degli Esteri, «sulla situazione internazionale e sulla politica estera dell'Unione Sovietica». La sessione ha inoltre esonerato Aleksandr Sceliepin dalle funzioni di membro dell'ufficio politico del comitato centrale, «su sua richiesta». Dopo aver ascoltato un rapporto di Gromyko sulla politica estera, il comitato centrale ha espresso «totale appoggio» al Politburo e allo stesso Breznev. Il plenum ha auspicato la sollecita conclusione della Conferenza sulla sicurezza europea. Una risoluzione dice inoltre che «la distensione politica dovrebbe essere integrata dalla distensione militare» e invoca lo sviluppo di relazioni economiche, scientifiche, tecniche e culturali tra tutti i Paesi, sulla base del reciproco vantaggio e dell'eguaglianza senza discriminazioni o interferenze negli affari interni degli altri Paesi. Il plenum ha anche approvato la prassi degli incontri al vertice, ma la risoluzione non fa alcun cenno al progettato summit di quest'anno tra Breznev e il presidente americano Ford. Sceliepin era, nel « Politburo», uno dei membri più giovani, non avendo ancora compiuto i 57 anni. La sua ascesa coincise col periodo di Nikita Kruscev: egli fu, dal 1952 al 1958, segretario del «Komsomol» (la gioventù comunista), poi per tre anni fu capo del «Kgb» (la potentissima polizia segreta), nel 1961 entrò nella segreteria del pcus e l'anno dopo divenne capo dell'importante comitato di partito e di Stato che controllava l'economia e l'amministrazione locale. Sceliepin fu accolto nel «Poliburo» nel 1964, un mese dopo la caduta di Kruscev. Tuttavia, poco dopo, cominciò il suo graduale, seppur lentissimo declino politico, coincidente con la direzione di Breznev. Nel 1965 il comitato da lui diretto fu sciolto, nel 1967 Sceliepin fu escluso dalla segreteria del pcus e divenne presidente dei sindacati, incarico secondario, che lo ha sempre più emarginato ed esautorato. In dieci anni, la composizione del «Politburo» del pcus era stata cambiata soltanto una volta, nell'aprile 1973, quando furono esclusi Piotr Scelest e Ghennadi Voronov. (Ansa ■ Afp ■ Ap)

Persone citate: Aleksandr Sceliepin, Andrei Gromyko, Breznev, Gromyko, Kruscev, Leonid Breznev, Nikita Kruscev, Piotr Scelest

Luoghi citati: Mosca, Unione Sovietica, Urss