Un asso gallese al Bacigalupo?

Un asso gallese al Bacigalupo? Rugby "magico,, a Torino Un asso gallese al Bacigalupo? Per rinforzare la squadra in A, ma soprattutto per insegnare - Il Cus in B, altro successo Ancora la battaglia di domenica a Livorno, ed in caso di vittoria la nuova sfida col Gasporello per il titolo, non tanto platonico, di campioni di serie B, quindi l'amichevole del 3 maggio al Motovelodromo contro i campioni elvetici del Losanna, poi Rossini ed amici potranno tirare II fiato. Il Torino Bacigalupo vive momenti di giustificata euforia, la promozione In serie A conquistata domenica scorsa con la vittoria-trionfo sul Gasparello va festeggiata come si conviene. L'assessore Lucci conquistato (e chi non lo sarebbe, di fronte all'abnegazione dei giocatori ed al lavoro attento dei dirigenti) dallo spirito dei rugbisti del "Baci", ha quasi promesso per settembre un Trofeo Città di Torino cui parteciperanno anche gli atleti del Cus, meritatamente promossi in serie B dopo una stagione senza sconfitte. E' davvero un "momento magico" per il rugby torinese, nel quadro di uno sport che sta ritrovando pubblico e tifo in tutta Italia (ed anche gioco, lo testimonia la Nazionale galvanizzata dal gallese Roy Blsh, al quale è stata affidata da poco tempo). A Torino, in passato, il rugby ha vissuto altri periodi di grande entusiasmo, con forti squadre di "quindici" e persino di "tredici" (Il gioco-re del Midi francese) ma rivalità e scissioni hanno recato duri contraccolpi. Adesso Bacigalupo e Cus non si parlano, al confronto Juventus e Torino sono fratelli siamesi. Ognuno fa la sua strada, l'importante è che la faccia bene come è successo quest'anno. Aspettiamoci una lotta furibonda nel Città di Torino, in autunno, con la speranza che il Cus salga ancora, ed il Bacigalupo difenda con successo la posizione che si è conquistato con i sacrifici di tutti. Di certo per il Torino Bacigalupo la serie A presenta grossi problemi. Il massimo campionato costa, anche se gli atleti sono perfetti dilettanti, non fosse altro che per le lunghe trasferte. Travaglini, il presidente Gigi Fogliato, Francone, Marazzina, Tamagnone, Ponta, l'addetto stampa Batistoni fanno blocco unico con gli atleti: un abbinamento (la spesa non sarebbe alta, il risultato pubblicitario sicuro) risolverebbe I problemi economici più pressanti, ma è ancora più importante mantenere unito il blocco della squadra, senza provocare fratture od anche situazioni che possano intaccare l'equilibrio attuale. Per questo, il Torino Bacigalupo è deciso a portare in serie A I giocatori che si sono conquistata la promozione, con la sola preoccupazione di dare ai ragazzi (domenica la formazione aveva un'età media sul 23 anni) una guida più esperta del pur favoloso Rossini, che è stato quest'anno l'anima della compagine. SI cerca un giocatore-allenatore forte. In grado anche (se non soprattutto) di dare II suo contributo al vivalo della società. Le possibilità sono molteplici. Durante la trasferta della Nazionale in Spagna, Travaglini ha già chiesto a Roy Bish di vedere se in Galles c'è qualche grosso atleta disposto a predicare rugby a Torino, mentre anche il prestigioso Lanfranchl (presente domenica al Motovelodromo) sarebbe disposto a tornare in Italia dalla Francia. Ed anche altri giocatori transalpini (assicura Cosara, l'italiaro che gioca a La Voulte) non sarebbero alieni di venire in Piemonte. La situazione è aperta a molte soluzioni, ma l'importante — ripetono i dirigenti — è non rompere l'armonia crea- tasi nella squadra. Bruno Perucca Una « meta » dei torinesi contro il Gasporello (La Stampa)