Scomparsa di Alloati

Scomparsa di Alloati Scomparsa di Alloati Lo scultore aveva 66 anni Nella pienezza della sua azione artistica lo scultore Adriano Alloati ha ceduto a un male inesorabile: i suoi funerali si svolgeranno oggi a Torino, dov'era nato sessantasei anni fa, dove aveva studiato all'Accademia Albertina nelle scuole di Edoardo Rubino e Umberto Baglioni, ottenendo tosto successi di pubblico e riconoscimenti critici che gli procurarono nel 1938 una cattedra nello stesso isti-1 tuto che l'aveva visto allievo, prima che assumesse nel 1951 quella dell'Accademia di Brera a Milano. La sua innata abilità di modellatore, del resto, s'era rivelata precocemente e, figlio dello scultore I Giovanni Battista, a tredici anni nello studio paterno aveva eseguito un ritratto di Giovanni Giolitti caratterizzato da un forte gusto realistico. Il gusto che, coltivato anche dallo studio dei quattrocentisti toscani, avrebbe poi improntato tutta la sua copiosa attività; ma con una progressiva tendenza a un'accentuata eleganza plastica, lontano riflesso di Art Nouveau, che gli derivava dal Rubino ed anche da Michele Guerrisi che negli Anni Trenta a Torino ebbe notevole influenza sui giovani artisti. La critica ha tuttavia parlato di una sua «sensibilità moderna», e questa, se mai, si manifestò in lui nel modo pittorico di trattare le superfici bronzee, giocando con la luce non sulle patine lisce ma sulle scabrosità della materia fusa. S'era così foggiato uno stile che subito rendeva riconoscibile la sua opera aggraziata, dalla Piffolina della Biennale veneziana del '38 alle Naiadi del cinema Reposi, ai Sogni del 1964; e la sua grazia di tocco si manifestò particolarmente sia in una notevole serie di ritratti (come quello della moglie, del 1964), sia nei bassorilievi delle sue belle «piastre» a figurazioni varie, anche sacre e mitologiche, con riusciti ritorni al classico «stiacciato» donatelliano. Moltissime le sue mostre in Italia e all'estero, numerosi i premi ottenuti ed i suoi collezionisti anche stranieri (era noto ed apprezzato nella Svizzera e in Germania). Il suo ultimo contatto col pubblico torinese avvenne nella galleria «I Portici» l'anno scorso; e interessarono certi suoi esperimenti di sculture in movimento. Lo presentò allora autorevolmente Roberto Salvini notando la sua evoluzione stilistica «sul solido fondamento di una tecnica garantita dalla tradizione». mar. ber. I musei scientifici in Italia — Oggi alle 18 nella sala delle con ferenze dell'Istituto di Antropologia, in via Accademia Alberti na 17, il professor Sandro Ruffo, presidente dell'Associazione Na zionale Musei Scientifici, parlerà su «Importanza dei musei scien tifici in Italia ». L'incontro avver rà nell'ambito del programma di preparazione alla visita al Museo di Antropologia ed Etnologia di Torino per gli insegnanti di scienze delie scuole medie.

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