Verso uno scontro dc-pri

Verso uno scontro dc-pri Verso uno scontro dc-pri (Segue dalla 1a pagina) compito di indire i comizi per Comuni e Province. Quindi una crisi di governo non dovrebbe pregiudicare il ricorso alle urne a metà giugno. Però, come si andrebbe? Con un monocolore di minoranza precostituita che comporterebbe l'evenienza di prossime elezioni politiche? Ci par difficile che al bicolore Moro possa succedere un altro governo di maggioranza con psi e psdi (con il pri non di certo, per ovvii motivi). La sorte del governo Moro si dovrebbe conoscere entro brevissimo tempo. Il presidente del Consiglio continua a tacere. Egli è naturalmente solidale con Visentini, suo ministro, e il comunicato di Visentini dell'altro giorno (nessuna modifica per i redditi del 1974 e denuncia entro il 30 aprile) esprime il suo pensiero. Questa sera, tardi, ha incontrato Fanfani: molto dipende da che cosa Fanfani gli chiederà o gli suggerirà. Tra i due verbi c'è una forte differenza: se si tratta di richiesta, ogni spazio per manovre è tolto; se si tratta di suggerimento, allora un certo margine rimane. Chi non crede ad una crisi di governo ricorda che Fanfani è andato alla segreteria con l'appoggio di Moro, che il nuovo corso della de (ritorno al centro-sinistra o nell'area del centro-sinistra) è legato all'alleanza Fanfani-Moro. Se Moro si mette in disparte, in caso di crisi, Fanfani deve giocarsela con i dorotei e con Andreotti, senza poter far conto sulle sinistre che gli sarebbero contrarie. Quanto gli costerebbe l'appoggio dei dorotei (così recalcitranti)? E quello di Andreotti che sempre, o quasi, abbiamo visto presente nelle sconfitte di Fanfani, compresa la mancata elezione al Quirinale? Giovanni Trovati di giunta, in particolare l'ex assessore alla Sanità, Pedemonte, per l'impegno «profuso nei 5 anni di comune lavoro». Per quanto concerne la situazione dell'Amministrazione provinciale la situazione è, per il momento, ancora incerta: il Consiglio è stato convocato per il 18, ma non è stata messa all'ordine del giorno l'elezione della nuova giunta. Non è escluso che de e socialdemocratici evitino di dar vita ad una amministrazione di centro destra per pochi giorni (il 15 giugno ci sono, infatti, le elezioni) limitando la «protesta» politica alla Regione.