L'Ariccia fatica ad Ancona Il Cus domina l'Arc Linea
L'Ariccia fatica ad Ancona Il Cus domina l'Arc Linea Il campionato di Serie A di pallavolo L'Ariccia fatica ad Ancona Il Cus domina l'Arc Linea Quando l'Ariccia è scesa in campo ad Ancona (ore 18) sapeva già che il Cus Torino aveva raggiunto quota 40 liquidando con assoluta facilità l'Are Linea Trieste con il più netto risultato di tutta l'annata: 30 ( 15-3. 15-2, 15-5). I pallavolisti romani — reduci dalla gara di recupero sostenuta giovedì sera a Trieste proprio con l'Are Linea — hanno iniziato a giocare smaniosi di riportarsi in vantaggio in classifica sui torinesi nel più breve tempo possibile. E nonostante il grande impegno della Lubiam sospinte da un grande - Pepi » Kratcmarov, l'Ariccia si aggiudicava i primi due set ma quando si trattava di concludere i romani incominciavano ad accusare il peso delle tossine accumulate nel « tour de force ». La Lubiam sospinta dal suo rumorosissimo pubblico vinceva terzo e quarto set. C'era la possibilità per il Cus di un insperato aggancio. Ma nel set decisivo la squadra di Ammanito stringeva I denti ed in virtù di una classe superiore, pur con qualche brivido di troppo, si confermava capolista. Ma le speranze di aggancio del Cus Torino non devono essere considerate remote se la Panini farà il miracolo sabato prossimo a Roma. Ieri pomeriggio di fronte ad un pubblico veramente scarso (a malapena un migliaio di spettatori: colpa dell'anticipo alle 16.30 o apatia dei torinesi?) il Cus Torino ha dimostrato di avere assorbito nel migliore dei modi la sconfitta romana. Ha giocato in grande scioltezza ma sempre con una notevole concentrazione nervosa che ha stroncato sul nascere qualsiasi velleità dei triestini che dopo avere venduto cara la pelle nel recupero con l'A¬ riccia sono apparsi decisamente scarichi. La pochezza agonistica, più che tecnica, dei triestini non ha impedito al Cus Torino di svolgere un gioco molto spettacolare con schemi offensivi di grande validità ed attrattiva. Tutta la squadra è apparsa in ottime condizioni di forma, Borgna e Pelissero hanno riacquistato smallo e condizione, Lanfranco, Forlani e Pilotti si sono confermati in gran forma. Scardino ha ritrovato carica offensiva e quando Piota è entrato nel finale si è confermato pedina di discreta validità. Una prestazione in complesso più che perfetta con salvataggi di Karov di alto valore spettacolare ed una regia di grandissimo valore. In complesso un'ora di accademia pallavolistica che avrebbe meritato miglior cornice di pubblico a dispetto della pochezza degli avversari e dell'arbitro Saviozzi di Pisa che ha toccato il fondo fischiando un fallo di battuta ad un giocatore triestino colpevole « di non avere staccato il pallone ». Incredibile, ma vero, in una gara di serie A. Rino Cacioppo Gianni Lanfranco
Persone citate: Borgna, Forlani, Gianni Lanfranco, Pelissero, Pilotti, Rino Cacioppo, Saviozzi, Scardino
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