Anche i vini astigiani Doc boicottati alle frontiere

Anche i vini astigiani Doc boicottati alle frontiere I produttori sollecitano provvedimenti Anche i vini astigiani Doc boicottati alle frontiere Sembra che alle dogane francesi siano oggetto di controlli ingiustificati - Occorre informare del caso i ministeri competenti (Dal nostro corrispondente) Asti, 11 aprile. (v. m.) Il blocco francese alle importazioni di vino italiano non riguarda solo il prodotto sfuso ma anche quello di qualità e i vini a denominazione di origine controllata. Operatori vitivinicoli astigiani si sono riuniti stamane su niziativa della Camera di Commercio ed hanno affermato che i provvedimenti francesi assumono sempre più aspetti di ostruzionismo. Le proteste, dei produttori e degli operatori economici astigiani saranno fatte presenti, domenica mattina, al console francese di Torino che interverrà a Portacomaro d'Asti, alla cerimonia del gemellaggio tra il comune astigiano e la cittadina francese di Boé, del dipartimento di Agen. Alla manifestazione interverranno oltre i rappresentanti della cittadina francese (4 mila abitanti, nota per la produzione di fragole e prugne) quelli di Portacomaro (2 mila abitanti) dove si produce il classico grignolino, il presidente della giunta regionale Oberto e le autorità provinciali. «La mani]estazione non sarà rinviata — ha detto un consigliere del comune di Portacomaro — anzi, sarà un'altra buona occasione per cercare, anche alla base, di ririsaldare l'unità europea». Sono una trentina i paesi dell'Astigiano già gemellati con altrettanti comuni francesi. Gli operatori vitivinicoli, durante la riunione di stamane, hanno affermato che presso le dogane francesi sono oggetto di ulteriori «ingiustificati» controlli i prodotti astigiani e di altre zone del Piemonte, anche se scortati dai prescritti certificati di analisi e di transito comunitario. Si calcola che il valore dei vini astigiani esportati in Francia si aggiri sui 4 miliardi. Il presidente della Camera di Commercio, Borello, ha relazionato sui primi provvedimenti che il ministero del Commercio estero intende adottare, circa la richiesta di danni. Le autorità francesi sembrano intenzionate a risarcire i danni causati ai trasportatori e ai viticoltori a causa del blocco. La Camera di Commercio dovrà sottoporre urgentemente ai ministeri competenti (Commercio con l'estero, Agricoltura e Affari esteri) la grave situazione, sollecitando concreti provvedimenti per ripristinare al più presto la libera commercializzazione dei prodotti enologici. Inoltre, sarà sollecitata una visita del ministro dell'Agricoltura Marcora ad Asti, affinché possa rendersi conto personalmente del grave stato di disagio, nel quale versa I la vitivinicoltura astigiana e ' piemontese. Sulla crisi del mercato vinicolo e sulle conseguenze del blocco francese, la giunta provinciale ha convocato in seduta straordinaria aperta il consiglio, per martedì prossimo. Interverranno le forze economiche, sindacali e agricole e i rappresentanti di tutte le cantine sociali del Piemonte.

Persone citate: Borello, Marcora, Oberto

Luoghi citati: Agen, Asti, Francia, Piemonte, Portacomaro, Portacomaro D'asti, Torino