Un giro "thrilling,,

Un giro "thrilling,, L'ultima maglia rosa assegnata sullo Stelvio Un giro "thrilling,, La corsa a tappe presentata ieri a Roma non è "costruita" per Merckx - Alcune squadre (tra cui quella di Moser) protestano per la conclusione in salita a quota 2757 (Dal nostro Inviato speciale) Roma, 10 aprile. Non è un Giro d'Italia confezionato su misura per Merckx: a Torriani possono essere mossi degli appunti, ma non questo, almeno stavolta. Eddy è (o meglio: è diventato) vulnerabile nelle cronoscalate? Eccone una alla quattordicesima tappa: si sale al Ciocco, e non è uno scherzo. Dove può essere attaccato Merckx? Su una grande salita: e quel diavolaccio di Torriani ha deciso di far arrivare il Giro addirittura sullo Stelvio, che con i suoi 2757 metri è il più alto passo d'Europa. Insomma: niente passerelle per il vincitore, niente marce trionfali fino a Milano. Thrilling fino all'ultimo istante. Proprio come un esame senza appello. Intendiamoci: Eddy certi esami In genere II passa a pieni voti e, se verrà al giro (che ha già vinto cinque volte), il grande favorito sarà sempre lui. Lo sarebbe anche se Torriani ordinasse ai corridori di arrampicarsi su un muro con la bicicletta a spalle, figuriamoci se ha paura dello Stelvio. E anche se ne avesse, gli altri dovrebbero averne più di lui, quindi i rapporti di forze non cambiano. Il discorso è un altro. Torriani stavolta non presenta a Merckx la pappa fatta, lasciandogli la libertà di condirla come gli pare. Ha preparato un piatto che può anche essere indigesto, e sta proprio a Merckx mangiarlo oppure rimandarlo indietro. -Se non vuol venire — dice Torriani — se ne stia pure a casa, il problema non è nostro ma della Molteni». Un'affermazione, questa, vera soltanto in parte, e per motivi fin troppo ovvi. A parte i problemi per Merckx — che comunque saranno risolti entro pochi giorni —, l'arrivo allo Stelvio ha già cominciato a creare polemiche. Pare che un paio di squadre (tra cui sicuramente la Filotex) abbiano addirittura minacciato, seppur non in via ufficiale, di non partecipare al giro per protesta. Il discorso è questo: un corridore come Moser, che in un tappone tipo quello dello Stelvio ha ben poche possibilità di arrivare con I migliori, vedrebbe già in partenza le sue speranze di vittoria finale ridotte al lumicino. Torriani può rispondere che non è colpa sua se Moser come scalatore vale meno di parecchi altri, ed in effetti è una risposta che non fa una grinza. Ma il ragionamento dei responsabili della Filotex andrebbe oltre: da un punto di vista pubblicitario, l'ultima tappa — anche se in genere è soltanto una passerella tecnica mente priva di significato — è la più redditizia (televisione in diretta, molte interviste, folla, eccetera). Ma se Moser proprio quel giorno arriva con in quarto d'ora di ritardo e perde il Giro d'Italia, per la Filotex una sua apparizione in tivù sarebbe positiva o negativa? Occorrerebbe davvero il bilan cino del farmacista, per stabilirlo Oggi, alla presentazione del Gi ro (avvenuta a Roma alla presenza di numerose personalità, tra cui i ministri Morlino e Sarti), stranamente mancava proprio il dott. Giambene, che oltre ad essere presidente dell'Ucip è anche presidente della Filotex. Motivo? Non si sa. Pare che non abbia ricevuto la lettera di invito, ma anche se cosi fosse — ed è troppo facile dare sempre la colpa alle poste —, si tratterebbe comunque di una scusa piuttosto fiacca, per¬ ché in mancanza di piccioni viaggiatori esiste pur sempre il telefono. Qualcuno, è ovvio, non ha mancato di mettere in relazione l'assenza di Giambene con le proteste della Filotex. Un'ipotesi azzardata? Chissà. La novità più grossa, quella che SABATO 17 MAGGIO: MilanoFiorano Modenese (km 165), DOMENICA 18: Modena-Ancona (km 245). LUNEDI' 19: Ancona-Prati di Tivo (km 160). MARTEDÌ' 20: Teramo-Campobasso (km 236). MERCOLEDÌ' 21: Campobasso-Bari (km 230). GIOVEDÌ' 22: Bari-Castrovillari (km 205). VENERDÌ' 23: Castrovillari-Padula (km 125) e Padula-Potenza (km 75). SABATO 24: Potenza-Sorrento (km 220). DOMENICA 25: Sorrento-Frosinone (km 195). LUNEDI' 26: Frosinone-Tivoli (km 180). MARTEDÌ' 27: Roma-Orvieto (km 163). MERCOLEDÌ' 28: Chianciano Terme-Forte dei Marmi (km 215). fa maggiormente discutere, è dunque l'arrivo allo Stelvio. Ma non è l'unica, perché Torriani, abbandonato ogni proposito di sconfinamenti, ha confezionato quest'anno un giro completamente italiano, diremmo quasi il più italiano di tutti quelli che lo hanno prece- GIOVEDÌ' 29: Circuito della Versilia a Forte dei Marmi (km 40 a cronometro individuale). VENERDÌ' 30: riposo a Forte dei Marmi. SABATO 31: cronoscalata al Ciocco (km 15). DOMENICA 1 GIUGNO: Il Cioc co-Arenzano (km 175). LUNEDI' 2: Arenzano-Orta (km 210). MARTEDÌ' 3: Omegna-Pontoglio (km 175) e Pontoglio-Brescia La Maddalena (km 50). MERCOLEDÌ' 4: Brescia-Baselga di Pine (km 224). GIOVEDÌ' 5: Baselga di Pine-Pordenone (km 180). VENERDÌ' 6: Pordenone-Alleghe (km 200). SABATO 7: Alleghe-Passo dello Stelvio (km 185). DOMENICA 8: manifestazione conclusiva al Palazzo dello Sport di Milano. duto. Ci spieghiamo subito: i corridori toccheranno, a parte la Sicilia e la Sardegna, escluse per motivi organizzativi, tutte le regioni, dalla Lombardia alla Calabria. Il motivo ufficiale non manca di retorica, ma nella sostanza può anche essere convincente: « Il Giro d'Italia, che si svolge alla vigilia di una consultazione elettorale di storica importanza, reca un nuovo messaggio: l'integrazione delle regioni In un contesto politico democratico moderno ». Sport e politica, insomma, per una volta a braccetto, almeno simbolicamente. La corsa non dovrebbe rimetterci, e tanto ci basta. Ci saranno premi per 75 milioni, cioè 15 in più rispetto allo scorso anno (e una parte di questi soldi sarà destinata ad una speciale classifica chiamata «Campionato delle regioni». In totale 21 tappe, per una lunghezza complessiva di 3868 chilometri (media 184 al giorno, 5 In più rispetto allo scorso anno). Vi saranno 26.850 metri di dislivelli altimetrici, praticamente come nel '74. Aumentano le frazioni pianeggianti (otto più una semitappa, contro cinque), quindi ci sarà parecchio spazio anche per i velocisti. Restano invariati i numeri degli arrivi In salita (4), mentre le tappe a cronometro diventano due, distanziate da un giorno di riposo. A parte lo Stelvio, che nessuno osa chiamare dulcis in lundo, un giro difficile sì, ma non difficilissimo. SI parte da Milano il 17 maggio e si punta verso la Riviera adriatica. Già alla terza tappa, una difficoltà: la salita di Prati di Tivo, che per chi comincerà con l'idea di allenarsi in corsa, sarà un boccone molto amaro. E all'ottava tappa, la Potenza-Sorrento, l'Agerola e il monte Faito a provocare un'altra selezione. Poi le due « cronometro » consecutive, a Forte dei Marmi e al Ciocco, ed infine, dopo una digressione In Liguria e in Piemonte, le solite Dolomiti a far da giudici. Il tappone conclusivo dello Stelvio è in programma il 7 giugno ed il giorno successivo (se le autorità daranno il permesso, cosa finora non certa), la corsa si concluderà con una manifestazione al Palazzo dello Sport. Ma la classifica, a quel punto, sarà già fatta. Un Giro, insomma, all'insegna della «suspense», con tutti gli attributi del giallo, il cui assassino viene fuori all'ultimo istante. E speriamo che, proprio come accade nei gialli, 11 colpevole non sia II primo indiziato. Perché il primo indiziato, lo sanno tutti, è ancora e sempre Merckx. Maurizio Caravella iiilfiiijiiiìì!!!"!!!!!'!'!!'"! \ OMECNA li\ l 1 PASSO DELLO STELVIO HfrWlPMÀ COPPIIli: I «l'i' US? llllbii! ,, i'i1!111 N ilil!i"i!M' !1 1 lil'Di'HÌI 0fjUWJF||l|j' ^pilliliiìii '■in ii l'ili1!1' iiiiiIjìjììiiììj; ini ti' ! ! e l'I l'ili 158° GIRO D'ITALIA campionato delle Regioni CASJROVILIARI