Zuidema in gol anche a Torino?

Zuidema in gol anche a Torino? Il Twente non è grande, ma non va sottovalutato Zuidema in gol anche a Torino? (Dal nostro inviato speciale) Amsterdam, 10 aprile. La vittoria del Twente sulla Juventus ha consolato in parte gli sportivi olandesi che nel mercoledì calcistico hanno subito due gravi delusioni: il PSV di Eindhoven, capolista della prima serie, è stato strabattuto (3 a 0) a Kiev dai sovietici della Dinamo nella gara di andata della semifinale di Coppa delle Coppe, mentre il Barcellona (considerato «olandese» per la presenza nelle sue file di Cruyff e Neeskens) ha perso a Leeds per 2 a 1 la prima semifinale della Coppa dei Campioni. Per gli spagnoli, guidati da Rinus Michels, ci sono possibilità di rivincita sul terreno del Neu Camp, ma per l'Eindhoven la strada della Coppa pare sbarrata dai russi i quali, ritrovando insospettite doti di goleadores, hanno messo una grossa ipoteca sul passaggio del turno con i tre gol a zero di ieri. Di olandesi veri, comunque, in trionfo solo il Twente malgrado non abbia lasciato una grossa impressione, avendo realizzato tre reti con la chiara complicità della difesa bianconera ed essendosi fatto cogliere di sorpresa da un contropiede isolato, anche se concluso poi da Altafini con la ben nota perizia. I giocatori bianconeri sono parsi amareggiati proprio a causa della prestazione non trascendentale degli avversari, senza dubbio solidi ma meno arrabbiati e cattivi di quelli affrontati sullo stesso campo quattro anni or sono. «La mia staffetta era stata programmata — ha detto Capello — e ringrazio Parola perché ha voluto risparmiarmi quarantacinque minuti di fatica, ma debbo ammettere che a quel ritmo non mi ero certo stancato». Le impressioni generali, da parte bianconera, sono orientate a considerare la sconfitta il frutto di una serata nera della retroguardia, ma la considerazione, anche se ha un indubbio fondo di verità, rischia di fare dimenticare i meriti della squadra di Enschede, e di creare per la gara di ritorno una «psicosi del facile» che potrebbe provocare amare sorprese. Il Twente, 10 ripetiamo, non è composto da «marziani» del calcio, ma ha un gioco molto ordinato e preciso, possiede un gruppo di centrocampisti validi ed una difesa solida, anche se a volte troppo avanzata per eccesso di entusiasmo. Drost, il libero, si è fatto sorprendere in appoggio alle punte una volta sola, ma José non lo ha perdonato. Overweg è un gigante tipo Gorgon, sa comunque anche battersi in velocità ed appoggiare l'attacco con lanci precisi. Notevole anche la sua potenza di tiro sui calci di punizione. A centrocampo 11 Twente dispone di giocatori lineari, ma continui nell'azione, caparbi per ricucire le trame spezzate dall'avversario. Ieri sera, dopo un inizio in sordina, ha impressionato Van der Vali, mentre Arnold Muhren è uscito troppo presto per un incidente per poter essere giudicato. E' chiaro che una Juventus meno stordita di quella vista ad Enschede, più decisa e meglio organizzata, potrà imporre a Torino il suo gioco al centrocampo del Twente ed impensierirne la difesa, ma il pericolo della gara di ritorno, nella quale tutti i bianconeri sono convinti di potere infilare due reti a Gross, sta nella possibilità che anche gli olandesi vadano in gol. Pahlplatz si è dimostrato un ottimo tiratore da lontano, ed il ventottenne bisontesco Jan Jeuring è un centravanti pericoloso per il suo gioco di testa, per la caparbietà con la quale difende la palla Slargando i gomiti nel vivo dell'area di rigore. Ci sono stati scambi di «cortesie» fra lui e Morini, e anche lo scontro di ritorno promette scintille. Ma la punta pericolosa è il veloce Johan Zuidema, ventisette anni a settembre, rivelatosi in seconda divisione nella squadra del Cambuur e passato al Twente per la stagione 1973-74. Zuidema è un furbo, svelto di piede e pronto di intuito. Cattivo, anche, come dimostra la botta sul collo di Zoff dopo pochi minuti di gioco. Longobucco mostrandogli i denti ed i tacchetti lo ha intimidito un poco, ma con Spinosi il biondo Johan ha saputo approfittare delle minime distrazioni del rivale diretto. Zuidema aveva già dimostrato di essere una punta astuta contro la Under 23 azzurra il 19 novembre scorso ad Hertoghenbosh; allora Della Martira aveva dovuto battersi a fondo per contenerlo (ed i giovani olandesi finirono comunque per vincere 3 a 2). Ieri sera ad Enschede abbiamo visto il gioco del Twente quando può comandare la partita, al Comunale si vedrà come sa difendersi e contrattaccare se aggredito. Ma gente come Jeuring e Zuidema fa capire di non essere certo da sottovalutare anche in contropiede. Bruno Perucca

Luoghi citati: Amsterdam, Enschede, Hertoghenbosh, Kiev, Torino