La sanguinosa battaglia a sessanta km da Saigon

La sanguinosa battaglia a sessanta km da Saigon Si decide il futuro per l'Indocina nella politica estera degli Stati Uniti La sanguinosa battaglia a sessanta km da Saigon (Dal nostro inviato speciale) Saigon, 10 aprile. Stamane all'alba, le truppe nordvietnamite hanno sferrato il secondo attacco consecutivo a Xuan Loc, il capoluogo della provincia di Long Khan, sessanta chilometri in linea d'aria a Nord-Est di Saigon. Una colonna motocorazzata è stata vista a soli quarantadue chilometri dalla capitale. Al momento in cui scrivo, sanguinosi combattimenti sono in corso nel quartiere settentrionale di Xuan Loc, che ha cambiato più volte mano nel corso della giornata. Quasi l'intera popolazione, centomila abitanti, è in fuga sulla strada che porta alla base aerea militare di Bien Hoà, la più grande del Vietnam, trenta chilometri a Sud di Saigon, con le sue misere suppellettili. Frammisti ad essa ci sono decine di migliaia di profughi giunti nei giorni scorsi 3alle regioni circostanti sotto l'incalzare nemico, e fino all'altro ieri convinti d'aver trovato un asilo sicuro. fi rinnova così, dopo soli dieci giorni, la tragedia di Pa¬ squa, quando oltre un milione di sudvietnamiti cercò scampo dalle forze comuniste dagli altipiani, da Quang Tri, al confine col Nord Vietnam, da Huè e Da Nang. Le enormi colonne avanzano faticosamente sotto il sole verso una meta che forse non esiste più. Lo spettacolo è impressionante, con caccia ed elicotteri, alternando bombardamenti a azioni di soccorso, l'aviazione governativa protegge l'atroce esodo dalle incursioni vietcong. Nei punti strategici, la polizia ha eretto numerosi sbarramenti e procede a severi controlli per evitare che qualche guerrigliero filtri tra le sue maglie. Saigon, sgomenta, si chiede questa sera quanto durerà ancora questa tortura, dove e come sarà sistemata questa povera gente, mentre divampano le polemiche. E' ormai chiaro che Xuan Loc è lo specchio della situazione militare del Paese. Là le truppe motocorazzate nordvietnamite misurano la resistenza dell'esercito da loro sconfitto a marzo. Alla quoti¬ diana conferenza stampa. Il portavoce dell'alto comando, colonnello Hian, ha annunciato che nemici presi prigionieri appartengono a una divisione della riserva strategica, la trecentoquarantunesima. La stessa che il 20-21 marzo occupò Quang Tri. In poco più di due settimane, essa è scesa fino alle porte della capitale. E' un particolare indicativo. E' difficile, a questo punto, credere veramente alle profferte di pace di Hanoi, pensare che voglia una soluzione politica della crisi. La realtà è che Hanoi sta ammassando uomini e materiale bellico intorno a Bien Hoà, usando anche una ferrovia abbandonata. Alcuni giornalisti si sono spinti fino a una decina di chilometri da Xuan Loc, prima d'essere ricacciati indietro dai Rangers sudvietnamiti. Tre fotografi europei che eraEnnio Caretto (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Caretto, Long Khan, Quang Tri, Xuan Loc