Spagnuolo non sarà testimone

Spagnuolo non sarà testimone Spagnuolo non sarà testimone (Dal nostro corrispondenteJ Firenze, 9 aprile. (e. b.) Carmelo Spagnuolo, l'ex magistrato romano, non testimonierà al processo contro Frank Coppola; non saranno lette nemmeno le pagine della relazione della Commissione antimafia che gli avvocati avevano sollecitato di accludere al fascicolo. Lo ha deciso stamane la corte d'assise fiorentina, respingendo inoltre l'audizione come teste di Italo Jalongo, consulente finanziario di Frank Coppola. Sono state ritenute utili le deposizioni di una decina di altre persone, tra le quali l'ex prefetto Nicastro (che ebbe vari incontri con Coppola e il questore Mangano), la moglie di Sergio Boffi, la cognata dell'onorevole Fortuna, Luciana Jorio, il figlioccio del «barone» Lo Coco (che deve sostenere l'alibi di Ugo Bossi) e il ragioniere della discoteca milanese Pantea, che dovrà dare delucidazioni sui conti pagati la notte fra il 5 e il 6 aprile 1973 (la notte dell'attentato al questore Mangano) da alcuni clienti, testimoni a discarico del Bossi. L'udienza stamane è stata spesa in gran parte per ascoltare le testimonianze a favore di Ugo Bossi, tanto a favore che ci si è trovati di fronte a due alibi. Infatti, mentre per una serie di amici il Bossi si trovava ininterrottamente dalle 22 all'una di notte nel bar Crean, di via Ampero, a Milano, per un altro gruppo l'uomo ha trascorso la medesima serata nella discoteca Pantea, con il «barone» Lo Coco, il suo figlioccio e le signore Luisa e Antonietta Pascoli, moglie e cognata dell'onorevole Loris Fortuna. Lunedì è previsto l'arrivo di un teste importante, il questore Nardone. Processo Coppola

Luoghi citati: Firenze, Milano