Sul treno notturno
Sul treno notturno PRIME SULLO SCHERMO Sul treno notturno L'ultimo treno della notte, di Aldo Lado, con Enrico Maria Salerno, Macha Meril, Marina Berti, Franco Fabrizi. Italiano, colore. Cinema Nazionale. Due giovani amiche viaggiano dalla Germania alla volta dell'Italia, per passare il Natale nella villa aoitata dai genitori d'una di esse. Ma hanno voglia di aspettarle! Nel treno, un treno esemplarmente mal custodito, le ragazze s'imbattono in due teppisti (uno dei quali drogato), con cui aveva già fatto lega una signora dall'apparenza molto perbene, ma, sotto quella maschera, un mostro di lussuria. Il terzetto piega a fil di coltello le due fanciulle a orge innominabili, cui assiste, dal corridoio deserto di personale viaggiante, un unico viaggiatore, ma per l'appunto «voyeur ». Conclusione: una delle due disgraziate si butta giù dal finestrino e l'altra ne è buttata, morendo ambedue sul colpo. Intanto i genitori di Lisa si meravigliano di non vederla comparire con l'amica; e il padre, che è medico, avendo in un precedente desinare espresso certe sue opinioni sul fenomeno della violenza e dichiarato di non temerla troppo, è colto come da un brivido di cattivo augurio. Per colmo di naturalezza s'incontrano alla stazione genitori e assassini, e il medico se li tira in casa, per curare all'atroce signora un ginocchio ferito. Poi, di botto, la radio comunica la notizia del duplice delitto e l'identità delle vittime; da un piccolo particolare il padre indovina i colpevoli, e con le sue mani, come di prammatica, vuol far giustizia e la fa. Ma sbaglia per difetto: i due teppisti sono schiacciati, ma la signora (l'anima nera) se n'esce indenne e sorridente... Non mancano al contesto del film parole che si presterebbero a qualificarlo; ma ovviamente non si possono dire. Può essere che ai deboli d'intelletto L'ultimo treno della notte riesca traumatizzante; per gli altri, che ci sanno vedere gli stantuffi dell'imitazione, è un impiastro di pessimo gusto e di fattura indicibilmente rimediata e sciatta. Ah, esecranda fame dell'oro; a che non costringi tu, talvolta, i poveri attori? Ai nominati di sopra, tutta la nostra comprensione. 1. p.
Persone citate: Aldo Lado, Enrico Maria Salerno, Franco Fabrizi, Macha Meril, Marina Berti
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