Meno disoccupazione (non per gli stranieri)

Meno disoccupazione (non per gli stranieri) In Germania dal 5,2 al 4,9% Meno disoccupazione (non per gli stranieri) ! i I diminuito è il : chu lavorano (Dal nostro corrispondente) Bonn, 8 aprile. Per la prima volta dopo otto mesi, la disoccupazione è in regresso in Germania. Come avevamo anticipato sabato scorso. il numero dei senza lavoro sceso in marzo di 69.500 unità, passando da un milione 183 mila 500 a un milione 114 mila. Pure numero di coloro a orario ridotto, 1 aumentato da 246.300 da 956.500 di febbraio a 813.400 a fine marzo, mentre il numero dei posti di lavoro disponibili è 280.600. Complessivamente, il tasso di disoccupazione è sceso dal 5,2 al 4,9 per cento. Il quadro sembrerebbe incoraggiante, le cifre indicano sintomi di miglioramento della situazione sul mercato del lavoro, per i prossimi mesi tanto i datori di lavoro quanto i sindacati | e i partiti della coalizione di | governo a Bonn sì aspettano un ! \ ulteriore riassorbimento della manodopera disoccupata, anche j sotto l'influenza dei fattori sta- ! gionali. Ma — a guardar bene — il quadro è ingannevole, perlomeno per quel che riguarda la manodopera straniera. Per questa infatti la tendenza è stata opposta a quella generale, il numero dei disoccupati non è diminuito, ma aumentato di 8200 unità, passando da 171.800 di line febbraio u 179 mila. Il tasso di disoccupazione straniera è del 7,4 per cento. Colpiti sono stati soprattutto i turchi, in marzo hanno avuto 5870 disoccupati più che in febbraio, gli jugoslavi (più 2676) e i greci (più 639). Tra gli italiani, invece, si registra una tendenza analoga a quella generale, benché appena avvertibile: in marzo vi sono stati in Germania 31.845 italiani senza lavoro, 46 meno dei 31.891 di fine febbraio. Ma anche queste cifre riguardanti gli stranieri sono meno incoraggianti di quanto non dicano a prima vista. Le statistiche fornite oggi dall'ufficio centrale del lavoro di Norimberga danno infatti il numero dei lavoratori stranieri che risultano senza impiego in Germania e hanno il sussidio di disoccupazione (pari, in media, ai due terzi del salario), ma non tengono conto degli stranieri che hanno perduto il diritto al sussidio (che ha una durata limitata) e che sono rientrati in patria. Queste cifre — dicono all'ufficio centrale statistico di Wiesbaden e al ministero del lavoro a Bonn — non le conosce nessuno. t. S.

Luoghi citati: Bonn, Germania, Norimberga, Wiesbaden