Fiat e sindacati cercano di raggiungere l'accordo

Fiat e sindacati cercano di raggiungere l'accordo Una prima riunione, ieri a Roma, dal ministro Toros Fiat e sindacati cercano di raggiungere l'accordo Le trattative sono cominciate dal problema degli appalti - Dopo un incontro congiunto, sono riprese le consultazioni separate - I negoziati saranno continuati oggi nel pomeriggio IDal nostro inviato speciale) Roma, 8 aprile. Convocati dal ministro del Lavoro, Mario Toros, Fiat e sindacalisti hanno cominciato la riunione di oggi dagli ap palti, cioè dal tema che aveva provocato, venerdì scorso, la seconda interruzione delle trattative a Torino. Per la Fiat sono intervenuti il direttore del personale De Pieri con il responsabile delle relazioni sindacali Annibaldi, affiancati dal direttore della Federmeccanica Mortillaro e dal vicedirettore dell'Unione industriale di Torino, Baro. La Federazione sindacale era composta dai segretari confederali Ravenna e Giovannini, dai segretari della Federazione lavoratori metalmeccanici Mattina e Pastorino, dai coordinatori sindacali del settore auto Zilli, Morese e Zavagnin e dai segretari torinesi dei metalmeccanici Aloia, Regazzi e Canapè. Il ministro, alle 17, ha avviato le consultazioni incontrandosi separatamente prima con i sindacalisti, poi con la delegazione industriale. Le parti hanno ribadito le posizioni già espresse al «tavolo torinese» del negoziato, che possono essere così sintetizzate. Sindacati — Chiedono che la Fiat assuma l'impegno di non procedere a riduzioni dei lavori affidati in appalto, in modo da garantire i livelli di occupazione delle ditte appaltatoci. I sindacati affermano che sono già programmati circa 300 licenziamenti di persone dipendenti dalle ditte appaltatrici e che altro personale degli appalti viene sostituito con lavoratori Fiat. In questo modo, sostengono i sindacalisti, si snatura l'accordo di novembre per la «gestione della crisi», perché la Fiat garantisce il posto di lavoro dei propri dipendenti, ma incide sull'occupazione delle imprese appaltatrici. Fiat e delegazione industriale — Si afferma che l'azienda non può assumere impegni per le ditte appaltatrici che hanno una loro autonomia nell'ambito di leggi e regolamenti ben definiti, che la Fiat rispetta scrupolosamente. Si rileva che il personale delle ditte appaltatrici è soggetto a forti variazioni, in dipendenza di fattori produttivi e stagionali, per cui è impossibile determinare livelli di occupazione certi. Inoltre, l'azienda conferma di non prevedere forti variazioni nel settore degli appalti. Partendo da queste posizioni, il ministro Toros ha cercato di favorire un avvicinamento promuovendo una riunione congiunta che è durata circa un'ora. Alle 20,30 sono ricominciate le consultazioni separate. Uscendo dalla sala, i sindacalisti hanno detto: «La Fiat è disposta ad una dichiarazione politica, ma noi abbiamo bisogno di impegni concreti, altrimenti l'accordo di novembre diventa una for¬ mula che serve esclusivamente per stabilire le giornate di Cassa integrazione». Il ministro nei colloqui con le parti ha ricordato che sul problema degli appalti è in preparazione una legge per regolamentare l'intera materia. Ciò potrebbe facilitare, in qualche misura, la ricerca di un compromesso, magari con carattere temporaneo, che I senza incidere sulle questioni j di fondo riguardanti ì'autono- mia aziendale (questioni sulle ' quali la Federmeccanica, l'U-1 nione industriale e la Fiat I non possono transigere) for- nisca sufficienti garanzie. Su questa strada è cominciato a tarda sera il tentativo finale: preparare la stesura di un documento che sia accettabile dai sindacati e che tenga conto delle questioni di prin- cipio che la delegazione industriale considera essenziali. Una prima bozza di documento, preparata dalla delegazione industriale, è stata presa in esame dai sindacalisti, che non l'hanno respiri- ta, ma hanno formulato al- cune osservazioni. Alle 22,30 la riunione è stata sospesa e rinviata a domani alle 14,30. ' II ministro Toros, commen tando l'incontro di questa se ra ha detto: « Si è trattato di un aggiornamento in termi ni positivi ». Se domani si riuscisse a su perare il problema degli ap- palti, si affronterebbe immediatamente il secondo argomento: definire le giornate di Cassa integrazione per il trimestre aprile-maggio-giugno. Sergio Devecchi

Luoghi citati: Ravenna, Roma, Torino