Valgono un miliardo e mezzo le tele recuperate a Milano

Valgono un miliardo e mezzo le tele recuperate a Milano Erano state rubate nella Galleria d'arte moderna Valgono un miliardo e mezzo le tele recuperate a Milano I ladri dovevano essere degli esperti perché le opere sono state tenute bene La polizia cerca l'inquilino dell'alloggio dove i quadri erano nascosti (Nostro servizio particolare) Milano, 7 aprile. Saranno presto esposti alla civica galleria d'arte moderna — da dove furono trafugati il 17 febbraio scorso — i quadri ritrovati, sabato notte, in un appartamento di via Oltrocchi 6. Ne manca uno, «Cavallo nero» di Giovanni Fattori: gli altri 27 sono in ottime condizioni. «Chi li teneva ha dimostrato di essere un intenditore» dicono oggi in questura: avvolte in un panno, tre delle tele erano nascoste sotto la rete del letto; le altre in un armadio ordinatamente appoggiate con la parte dipinta l'una di fronte all'altra, semicelate dai vestiti. L'abitazione era stata presa in affitto ai primi di febbraio da Francesco Girardi, 35 anni, che aveva detto di essere scapolo e di lavorare nell'ufficio di rappresentanza di una dit- ta. Il proprietario, Giorgio e a n a a o , o Ferrerò, non aveva avuto occasione di sospetto: il nuovo inquilino pareva persona a modo. In realtà Francesco Girardi non esiste: è un nome falso. Gli autori materiali del furto sarebbero cinque o sei: gli stessi avrebbero provveduto alla vendita e «smistamento» delle opere nel nostro paese e all'estero. « Vista la tecnica del furto», ha spiega- e e n p a - Ito °SSi il capo della mobile, o I dottor Pagnozzi, .tei è apparso subito chiaro che doveva essere stato compiuto da professionisti ad alto livello. Perciò abbiamo svolto le indagini in un cerchio relativamente ristretto». I presunti autori sono già stati identificati. Al recupero dei quadri la polizia è arrivata dopo ima serie di pedinamenti, appostamenti, interrogando persone, «sguinzagliando» confidenti: la notte di sabato scorso (dopo l'arresto nel pomeriggio di due ladri trovati in possesso di «quattro croste») furono decise trentatré perquisizioni. Una, quella appunto di via Oltrocchi, diede i risultati sperati. Nell'ambiente della questura si smentiscono le versioni per cui, tre giorni orsono, un misterioso informatore, interessato alla taglia di venti milioni, si sarebbe recato a parlamentare con l'assessore alla cultura, e, in seguito, avrebbe fornito indicazioni indispensabili. Oggi, l'atmosfera è ancora euforica: la dottoressa Garberi Precerutti, direttrice della galleria, ha subito confermato che le tele recuperate — a parte due o tre lievissime incrinature nel Cézanne — sono in ottime condizioni. Entro fine mese, le opere di Corot, Baudin, Jongking, Renoir, Sisley, Cézanne, Morisot, Gauguin, Van Gogh, Bonnard, Vuillard, Ensor, Fattori, Signorini, De Nittis, Segantini, Balla, Boccioni torneranno al- i, o iao e — e ao tel a, nse, il oo a j la Galleria. Valore complessi le ! vo dei dipinti: oltre un miliar I do e mezzo.

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