Domani sciopero generale di 2-8 ore nella provincia

Domani sciopero generale di 2-8 ore nella provincia In difesa dell'occupazione e del salario Domani sciopero generale di 2-8 ore nella provincia Tram: fermi dalle 10 alle 12 - Treni: dalle 10,30 alle 12,30 - Le banche tutto il giorno-Crisi alla Cit-In ritardo le pensioni Inps Domani nella nostra provincia ci sarà uno sciopero generale che durerà dalle 2 alle 8 ore secondo I settori. Lo hanno proclamato Cgll, Clsl, UH e la Fismic-Slda per « la difesa dell'occupazione, una nuova politica economica, l'aumento della contingenza al pubblici dipendenti, contro 11 rincaro delle tariffi- ed II pesante rialzo delle tasse sul salari ». Comuni e Provincia — Prevista una fermata di 4 ore all'inizio dei turni. Per quanto riguarda i municipi sono esentati dallo scio P**0 ^ i servi2i urgenti e di Pront° soccorso, AGENZIA CIT — I sindacati cgil, Cisl, Uil comunicano che la direzione generale della Cit (Compagnia italiana turismo) ieri ha mtrpspnQtdsdgRcnoStsralInrlrdcspicpersonale scolastico rimandi lo | gsciopero al 22 aprile per fare 8 i Iore in occasione di quello na- I pzionale. | Le modalità dell'estensione dal lavoro variano secondo le categorie. Industria e commercio — I lavoratori si fermeranno dalle 8 alle 12. Questo orario non è vincolante. Può darsi che In qualche fabbrica si anticipi l'uscita. Nel settore dell'industria è inoltre previsto uno sciopero più lungo per i tessili: durerà 8 ore. Ospedali, mutue, Inps, Croce Rossa, Inali (e parastatali In genere) — Quattro ore di fermata all'inizio dei turni. Sono esentati dallo sciopero i servizi di pronto soccorso e le urgenze. Tram, autobus, filobus — Non circoleranno dalle 10 alle 12. Treni — Non circoleranno dalle 10,30 alle 12,30. I ferrovieri addetti agli impianti fissi ed agli uffici faranno sciopero dalle 9 alle 12. Banche — I sindacati hanno deciso una fermata di 8 ore. Gli sportelli dovrebbero rimanere chiusi tutto il giorno. Poste e telegrafo — Astensione di 4 ore all'inizio dei turni di lavoro. Si prevede una distribuzione molto irregolare della corrispondenza. Rai — Inizio del lavoro 4 ore dopo l'orario normale. Statali amministrativi — Il servizio negli uffici dovrebbe mancare dalle 8 alle 12. Scuola — E1 probabile che il ssannunciato ai dipendenti la chiù sura dell'agenzia torinese di piazza Castello con licenziamento dal 15 aprile, salvo « possibilità di utilizzo presso altra sede ». Le ' destinazioni offerte sono: Bologna, Parma e Verona. In un comunicato stampa Cgil, Cisl, Uil informano di « opporsi allo smantellamento dell'impianto torinese della Cit ». Chiedono che « prima di procedere a gravi rinunce di attività venga discusso a livello nazionale il plano dl rilancio e potenziamento dell'azienda ». Secondo le organizzazioni dei lavoratori la Cit deve diventare lo strumento per una nuova politica commerciale nel campo turistico al servizio della collettività. A tale scopo verranno intraprese « immediate azioni per la salvaguardia del livelli occupazionali presso la sede dl Torino ». DIRITTO ALLO STUDIO — I rappresentanti ded sindacati autonomi Fismic, Fali, Failm, della scuola Snsm, Sasmi, Ancisim hanno discusso sull'impiego delle 150 ore previste dai contratti di lavoro. Un comunicato riferisce: « Sono stati rilevati preoccupanti tentativi di speculazione polittcu che tendono a rendere vana la giusta aspettativa degli operai iscritti ai corsi nell'Intento dl iiiiiiiiiiiiiniii in iniiiiiiiimiii migliorare il loro grado di cultura ». I sindacati autonomi faranno una indagine tra gli operai per raccogliere valutazioni e desideri. ★ ★ Prospettive poco rassicuranti per gli oltre duecentomila pensionati torinesi della Previdenza. Questo mese, molto probabilmente, riceveranno in ritardo 1 soldi della pensione. Motivo: un lungo sciopero, nelle settimane scorse, del personale del centro meccanografico Inps alla sede centrale di Roma. Per questo motivo gli uffic< postali di tutta Italia non hanno ricevuto in tempo dall'Inps gli ordinativi per pagare i pensionati. Senza questi documenti gli operatori agli sportelli non possono distribuire i soldi. Ieri, primo giorno utile per la riscossione delle pensioni, davanti agli uffici postali si sono viste lunghe code di persone che, non Informate della situazione, s'erano recate agli sportelli per ritirare le poche decine di migliaia dl lire loro spettanti. Nella maggioranza dei casi i piccoli gruzzoli dell'Inps sono le uniche entrate che consentano ai pensionati di sopravvivere per un mese. Comprensibile la loro reazione quando ieri sono stati informati che non c'erano i soldi alla posta. Non potendo Inviare per tempo gli ordinativi, la direzione dello Inps ha cercato di correre ai ri pari spedendo agli uffici postali l'elenco dei nominativi dei pen- sionati. Gli addetti agli sportelli sono costretti a minuziosi controlli sui nomi e per di più non sempre gli elenchi sono completi. Di qui i ritardi, i disagi dei pensionati, le legittime proteste. La direzione delle Poste prevede, purtroppo, che questa situazione durerà tutto il mese. Gli ufficiali postali non hanno i mandati per le pensioni Inps: si fa la coda a vuoto

Persone citate: Iore

Luoghi citati: Bologna, Italia, Parma, Roma, Torino, Verona