II giudice fa arrestare l'ingegnere che esponeva al rischio gli operai

II giudice fa arrestare l'ingegnere che esponeva al rischio gli operai Chiusa la fabbrica dopo anni di solleciti II giudice fa arrestare l'ingegnere che esponeva al rischio gli operai Nel '73 l'Enpi gli aveva dato precise prescrizioni per evitare infortuni - Non ha fatto nulla Ieri, per ordine del magistrato, è stato condotto alle "Nuove" - 33 dipendenti senza lavoro <■ Venerdì sera sono venuti: erano tanti, c'era anche un 1spettoro dell'Enpi. Hanno guardato tutto e se ne sono andati. Stamattina sono tornati I carabinieri: hanno chiuso tutte le porte con I piombini ed hanno portato via il padrone con le manette ». Sulla soglia della fabbrica un operaio sintetizza In poche battute la vicenda che ha condotto all'arresto dell'Ingegner Gianfranco Jarettl Sodano, 45 anni, strada Valle dei Pomi 22, amministratore delegato della Fls (Fabbrica Italiana segmenti) di corso Francia 129, a Collegno. Trenta operai e tre Impiegati sono rimasti senza lavoro. L'accusa contestata all'ing. Jaretti è l'omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro in base all'art. 437 del codice penale: per il reato è prevista la reclusione da 6 mesi a 5 anni. L'arresto è giunto inatteso, ordinato dal giudice istruttore dott. Mario Vaudano. Quando sono arrivati i carabinieri, ieri mattina, nella fabbrica c'erano soltanto cinque o sei operai, gli addetti alla manutenzione. Hanno assistito attoniti all'apposizione del sigilli e alla notifica del mandato d'arresto: alle 11 I se ne sono dovuti tornare a casa mentre l'ing. Jaretti veniva tradotto alle « Nuove ». E' probabile che domattina una delegazione di operai si rechi dal giudice istruttore ad esporre i problemi dei dipendenti. Sono anni che l'Enpi ha invitato la Fis a mettersi in regola con le disposizioni sulla prevenzione degli infortuni: nel '73 sono state fatte delle prescrizioni precise , e nel sopralluogo di venerdì si è accertato che l'azienda non aveva ottemperato agli obblighi. La Fis — una piccola fonderia che produce particolari per motori — è ospitata in un vecchio edificio ormai cadente. I muri perimetrali sono sbrecciati, i vetri delle finestre — tutti rotti — sono sostituiti da brandelli di plastica. Entrare nei capannoni equivale a fare un passo indietro nel tempo: la fonderia manca dei più elementari sistemi di sicurezza, tutte le protezioni elettriche sono inadeguate. L'area della Fis è da tre anni proprietà del comune di Collegno che accanto alla fabbrica ha già realizzato la nuova biblioteca ed i padiglioni della fiera commerciale. Nel piano regolatore al posto della fonderia (espropriata con un indennizzo di 400 milioni) è prevista una zona per servizi pubblici. Al momento dell'acquisto, nel '72, il Comune di Collegno si accordò con la direzione dell'azienda concedendo dieci anni di tempo per il trasferimento degli impianti per salvaguardare l'occupazione. Gli operai oggi dicono di non sapere ancora se la fonderia sorgerà altrove o se la fabbrica chiuderà definitivamente i battenti. In questi tre anni non sono state fatte migliorie né trasferimento: evidentemente il magistrato ha ritenuto che la situazione dell'ambiente di lavoro era insostenibile ed ha quindi ordinato il sequestro degli impiantì. Contemporaneamente ha rilevato delle omissioni dolose nei mezzi di prevenzione: da ciò l'arresto dell'amministratore delegato della società. ■*• Una giovane è stata aggredita e accoltellata da due donne, I la nette fra giovedì e venerdì, mentre rincasava. Sullo sfondo I della vicenda un uomo conteso, j Giuseppe Vecchio, 20 anni, finito ! in carcere per sfruttamento. La | vittima è Giuseppina Costantino, 25 anni, vìa Rattazzl 1, medicata alle Molinette per tre ferite superficiali di coltello: guarirà in 23 giorni. Il fatto è avvenuto verso le 2,45 mentre la giovane parcheg- I giava la « 500 » davanti al portone | di casa: » Ho notato — ha detto | — un'utilitaria con a bordo tre persone; al volante c'era un uomo, al fianco Concetta Romano e sul sedile posteriore una ragazza di cui conosco solo il nome, Emy. Ho capito che mi aspettavano e sono ripartita. In corso Vittorio mi hanno bloccata ». Secondo la Costantino le due donne l'avrebbero picchiata selvaggiamente e accoltellata: « Noti volevano uccidermi — ha precisato — hanno voluto solo darmi sctnl I un avvertimento ». Concetta Ro- mano, 44 anni, via Vanchiglia 5, ora ricercata dalla polizia, accu- sd(pvmttdpsmo sa va l'aggredita di avere provocato l'arresto del Vecchio, che tempo addietro, l'aveva abbandonata per andare ad abitare con la Costantino. I ! L'ing. Gianfranco farciti Sodano è finito in carcere - Uno dei locali della fabbrica: un ambiente troppo insicuro

Persone citate: Concetta Ro, Concetta Romano, Giuseppe Vecchio, Giuseppina Costantino, Mario Vaudano, Sodano

Luoghi citati: Collegno, Comune Di Collegno