Anabbaglianti che abbagliano

Anabbaglianti che abbagliano Anabbaglianti che abbagliano La nostra nota della settimana scorsa sull'abuso e sulla conseguente pericolosità delle luci anabbaglianti In città ha colto nel segno, almeno a giudicare dalle lettere che ci sono arrivate. Qualcuna di consenso, altre non condividono le nostre argomentazioni; un paio ci invitano, In tono acceso, a continuare la piccola campagna contro questa forma di « Indisciplina e soprattutto di mancanza di civiltà » (lettera di un vigile urbano In pensione, il quale ci ricorda che, fino a pochissimi anni fa, l'uso immotlvato degli anabbaglianti veniva Inesorabilmente punito con la multa). Un altro lettore ci fa notare che abbiamo trascurato di accennare a un fatto importante (ed ha perfettamente ragione): tenere le mezze luci costantemente accese, Impedisce l'utilissima manovra di lampeggio avvicinandosi a un incrocio, a meno di non lampeggiare con gli abbaglianti — che è In ogni caso proibito e che peg¬ giorerebbe le condizioni di eventuale pericolo. Una lettera firmata Remo Arcangeli si richiama a un recente raccapricciante episodio: la ragazza che, scaraventata in corso Casale nella corsia opposta e ancora travolta, vi ha perso la vita-, 1 due automobilisti colpevoli avevano entrambi dichiarato di essere stati abbagliati da macchine lncrotianti. E conclude con la solita domanda purtroppo retorica: « Perché 1 vigili urbani lasciano correre infrazioni di questo genere che possono avere cosi gravi conseguenze? Forse perché la relativa contestazione è scomoda, mentre 1 divieti di sosta ecc. ecc.? ». Ma c'è anche chi non è d'accordo; tra gli altri 11 signor L. V., il quale afferma che l'Illuminazione notturna è assolutamente insufficiente, almeno a Torino, e che pertanto, in queste condizioni, il Codice stradale permette l'uso degli anabbaglianti. f. b.

Persone citate: Remo Arcangeli

Luoghi citati: Torino