MeGovem in Israele, possibili altri negoziati prima ai Ginevra di Giorgio Romano

MeGovem in Israele, possibili altri negoziati prima ai Ginevra Il senatore Usa ripropone la missione Kissinger MeGovem in Israele, possibili altri negoziati prima ai Ginevra (Nostro servizio particolare) ITel Aviv, 3 aprile. ! Il senatore americano Geor-1 ges McGovern è giunto in Israele dalla Giordania, attra- j verso il ponte Allenby, e ha I già avuto i primi contatti po- j litici anche con notabili arabi ! della riva occidentale. | McGovern, candidato demo- ; j cratico alla presidenza nel I 1972 e forse anche nel 1976, | I sta compiendo un viaggio di ; : studio nel Medio Oriente che lo ha già portato in Egitto, in Arabia Saudita, nel Libano e , in Giordania. A Beirut ha avu-1 1 to un colloquio con Yasser j Arafat che è stato oggetto di I speculazioni e polemiche per- ; , che il portavoce dei Palestine- ] : si gli ha attribuito la frase: ; | «La Politica americana deve : : Prendere in seria considera- : 1 zione H problema del ricono- \ lscimento aell'Olp». Membro j I de]ja commjssj0ne senatoria-. j le per gli affari esteri e presi j 1 dente del suo sub-comitato ; ! per il Medio Oriente, il sena- ! | tore del Nord Dakota ha smentito le parole che gli era- j no state attribuite dal porta- : voce di Arafat e ha fatto alcune precisazioni al suo arrivo in Israele. Ha confermato che secondo lui, i palestinesi dovranno essere rappresentati presto o tardi alla Conferenza di Ginevra, ma ha aggiunto che toccherà ai palestinesi stessi decidere chi li rappre- j senterà. , Ai palestinesi incontrati in \ Israele McGovern avrebbe ! detto che un eventuale Stato | palestinese, per essere vitale dal punto di vista politico ed i economico, dovrebbe essere confederato sia con la Giorda ! nia sia con Israele. E' un at ! teggiamento, si dice in Israe j le, che potrebbe un giorno di ventare quello della maggio¬ ranza degli uomini politici ■ americani e che prevede una soluzione simile a quella che aveva preconizzato Re Hus \ sein: una specie di provincia autonoma in seno alla Giordania, con speciali legami con Israele. Questa mattina il senatore Usa si è recato, a bordo di un aereo militare, accompagnato dal capo di stato maggiore dell'esercito, nel kibbntz Gadot, sulle alture del Golan, e poi nel kibbutz Ginossar, sul lago di Tiberiade, dove è stato ospite di Yigal Allon. Ai giornalisti, prima del collo- i quio con il ministro degli j Esteri, ha dichiarato: «Dalla mia visita sulle alture del Go- ! lan ho ricevuto un'impressio- | ne drammatica del carattere strategico della Regione e ho I capito perché gli israeliani gli \ attribuiscono tanta importan- za dal punto di vista militare. Ma, come ho detto al genera le Gur, la vera sicurezza verrà soltanto con un accordo di pace» II senatore ha aggiunto che non pensa di proporre un suo piano di pace per il Medio Oriente, ma di indicare alla Commissione senatoriale e a Kissinger le sue impressioni dopo un esame accurato dei problemi: «Le mie impressio ni variano da un Paese all'ai tro, ma sono rimasto colpito dall'aver trovato in tutti t Paesi e anche presso i potesti nesi una sincera volontà di pace, pur nella differenza di idee sui mezzi di raggiunger la. Il mio incontro coti Arafat è stato informale. Io Ito ascoi tato soltanto e lui ha parlato quasi ininterrottamente» Dopo il colloquio con Allon ha detto: «Siamo entrambi d'accordo che la pace nella regione è possibile nonostan te l'insuccesso della missione Kissinger, un insuccesso che ritengo temporaneo. Nessun risultato si otterrebbe dalla guerra, che sarebbe una tragedia per entrambe le parti. Credo che una ripresa di trattative bilaterali sarebbe utile prima della Conferenza di Ginevra e contribuirebbe al suo successo». Il «riesame» della politica americana nel Medio Oriente, deciso il mese scorso dopo il fallimento della missione Kissinger, comincia intanto a provocare le prime polemiche tra Israele e gli Stati Uniti. Dopo le dure parole, nei giorni scorsi, del primo ministro Rabin nei confronti del governo americano — accusato di aver esercitato troppe pressioni per "ammorbidire" l'atteggiamento di Gerusalemme nei confronti dell'Egitto — oggi è la volta del ministro della difesa Shimon Peres, che sembra esser rimasto coinvolto in un malinteso con Washington. fecondo quanto afferma l'autorevole quotidiano di Tel Aviv «Maariv», alti funzionari americani avrebbero infatti «consigliato» al ministro di rinviare a tempo indeterminato il viaggio che. a quanto pare, egli intendeva compiere negli Stati Uniti, per discutere i'ultima richiesta israeliana di aiuti economici e militari. Oggi Hussein di Giordania, accompagnato dal primo ministro e dal capo di stato maggiore dell'esercito, ha fatto una inattesa visita a Damasco, che durerà 24 ore, Giorgio Romano