Amplatz, il terzo posto vale una Coppa Europa di Cristiano Chiavegato

Amplatz, il terzo posto vale una Coppa Europa A Caspoggio Un altro SUCCesSO dello Sci azzurro j Amplatz, il terzo postovale una Coppa Europa L'italiano (preceduto nel "gigante" da Sochor e Fournier) è irraggiungibile in classifica - Pierino Gros Unisce solo sesto (Dal nostro Inviato speciale) Caspoggio, 3 aprile. Diego Amplatz, diciannove anni, di Canazei, diplomato maestro d'arte in scultura, è il vincitore della Coppa Europa 1975 di sci. L'azzurro classificandosi terzo nello slalom gigante del Trofeo Vanoni risulta praticamente inattaccabile nella graduatoria generale di quest'altra lunga e difficile competizione a tappe, a quota 171 punti. Il suo successo non è ancora matematico in quanto sulla carta potrebbe essere raggiunto dai due più vicini inseguitori, l'austriaco Englester e il cecoslovacco Sochor, ma In pratica il primo che è esclusivamente discesista non avrà più la possibilità di avanzare, mentre il secondo dovrebbe vincere tutte e tre le gare ancora in programma (due slalom e un gigante) e sperare che l'italiano non ottenga neppure un piazzamento. Cosa quasi impossibile, visto oltretutto che Sochor è uno specialista in gigante, ma che fra i paletti stretti non si trova a suo agio. Il cecosloacco Sochor ha vinto piuttosto fortunosamente la prova odierna, grazie all'autoeliminazione di alcuni dei migliori e soprattutto grazie al maltempo che ha reso la gara molto irregolare. Si è dovuto infatti subire ancora una volta l'angheria della neve e della nebbia che sono venute a disturbare Il lavoro degli ospitali orga, nizzatori valtellinesi che avevano I preparato una pista a detta di tut'ti, splendida. Sochor è stato il se-| condo nella prima manche, preceduto da Gros che lo aveva distaccato di 24 centesimi. Poi ha saputo approfittare di una disattenzione di Pierino che nella seconda I manche ha messo il sedere a terra , spigolando ad un paio di porte dall'arrivo mentre aveva già la gaI ra in tasca. E' indubbio che sino alla fine, quest'anno, Gros non è riuscito a trovare le condizioni ideali, cioè sole e piste dure, per esprimere tutta la sua potenza. Torniamo tuttavia alla prova di stamane che ha visto lo svizzero Fournier sorprendentemente al secondo posto, poi Amplatz e quindi il bravissimo Plank, sempre più forte anche in questa disciplina. Gli altri azzurri, da De Chiesa a Stricker, sono rimasti più indietro, ma la visibilità, con la nebbia elio andava e veniva, ha falsato i risultati. Resta il terzo posto che ha permesso ad Amplatz di conquistare in anticipo la Coppa Europa, a conferma della scuola italiana. Mario Cotelli, naturalmente, è contento, anche perché la vittoria è siglata sulle nevi di casa sua, essendo nato il d.t. proprio qui a Caspoggio. Felice è anche il biondo Diego Amplatz che probabilmente non s'aspettava di raggiungere già quest'anno un obiettivo cosi consistente che lo pone ora in prima squadra. Amplatz è nato e abita a Canazei, nella Val di Fassa, ha un fratello di due anni più anziano che gareggia in Coppa Italia, e una sorellina di 4 anni. Suo padre è di Bolzano mentre la madre è trentina. Ha iniziato a sciare a 8 anni, ma si è messo in luce soltanto nel finale della passata stagione vincendo il Trofeo Agostoni, alla Marmolada. «Allora — dice soddisfatto — battei anche Pierino Gros che è un po' il mio modello in certe posizioni e nel sistema di attaccare in gara. Quest'anno ho vinto tre volte in Coppa Europa, mi sono piazzato tre volte secondo e due terzo. Sono stato anche terzo e quarto rispettivamente in gigante e In speciale ai campionati italiani. Lo sci è la mia unica passione. Per questo ho lasciato la scuola dopo aver ottenuto il diploma di maestro scultore. Scolpire il legno è bello, ma ci vuole troppa pazienza, mentre nello sport riesco a esprimermi meglio". Cristiano Chiavegato , Diego Amplatz, diciannove anni, di Canazei (Foto La Stampa)