Riva ha rischiato di dover lasciare

Riva ha rischiato di dover lasciare Riva ha rischiato di dover lasciare Gigi, in osservazione presso una clinica di Bergamo, risente ancora del dolore al polpaccio (Dal nostro inviato speciale) Monza, 3 aprile. Gigi Riva ha rischiato di troncare la sua carriera una volta per tutte: se avesse giocato domenica a Mantova, nell'incontro di campionato con il Milan, probabilmente il polpaccio che negli ultimi tempi lo ha tenuto lontano dai campi sarebbe «saltato» compromettendo così il suo futuro. Riva da stamane si trova in osservazione per dieci giorni nella clinica «Matteo Rota» di Bergamo. Alloggerà in un albergo e ogni giorno andrà nel centro medico per esami: oltre all'impegno col Milan. salterà dunque anche quelli con la Juventus e la Fiorentina, ammesso che riesca poi a farcela per chiudere col campionato dopo una stagione indubbiamente tra le più sfortunate. Riva mercoledì si era allenato piuttosto intensamente sul campo del Monza ed appariva soddisfatto perché non avvertiva alcun dolore al polpaccio della gamba sinistra, cioè nel punto in cui si era infortunato ad inizio di campionato tanto da dovere disertare 16 delle 24 partite sinora disputate. Aveva bersagliato di tiri per oltre un'ora i portieri Vecchi e Copparoni: anche Radice appariva soddisfatto pensando di poterlo utilizzare contro il Milan. In serata, invece, i primi dolori per cui l'allenatore telefonava a Bergamo al professor Tagliabue, lo stesso specialista che cura anche i campioni dello sci. suo amico di vecchia data, il prof. Tagliabue ha visitato l'ala ed oggi ha dichiarato: «Ho riscontrato al polpaccio due alterazioni: la prima di tipo clinico causata da una lesione recente. la seconda legata al muscolo che non è ancora guarito dopo la prima lesione». Il prof. Tagliabue ovviamente non ha voluto andare oltre ma a questo punto è evidente che il Cagliari nel tentativo di forzare i tempi di recupero del suo campione ha provocato questa ricaduta: Gigi era guarito soltanto clinicamente, poteva camminare, correre come una persona qualunque, ma non giocare a calcio. Prima doveva migliorare il tono muscolare della gamba, prepararla al duro impatto col pallone e allo sforzo della partita. Ora dovrà rifare tutto da capo e buon per lui, ammesso che sia così, se potrà giocare le ultime partite di campionato. L'ipotesi è possibile, almeno stando al prof. Tagliabue, ma c'è anche chi non vi ripone molta fiducia: il giocatore dovrà stare dieci giorni in osservazione poi. in caso di guarigione, riprendere gradatamente la preparazione. Intanto dovrà fare della fisiochinesiterapìa, cioè una ginnastica particolare indicata per i convalescenti da infortuni: in questo modo potrà rinforzare il tono muscolare del polpaccio. Riva ha accettato di buon grado il ricovero in clinica. Sapeva infatti che difficilmente sarebbe stato convocato da Bernardini per la gara con la Polonia. Quanto ad un eventuale trasferimento a fine stagione ad un'altra società il «bomber» sardo ha voluto precisare: «Se fosse dipeso da me sarei stato ceduto lo scorso anno ad una grossa società del Nord: oramai io sono legato a Cagliari ed alla Sardegna, là concluderò la mia carriera-. Giorgio Gandoifi

Luoghi citati: Bergamo, Cagliari, Mantova, Monza, Polonia, Sardegna