"Voglio smentire Bernardini dimostrando il nostro valore» di Giulio Accatino

"Voglio smentire Bernardini dimostrando il nostro valore» I polemici propositi di capitan Juliano "Voglio smentire Bernardini dimostrando il nostro valore» (Dal nostio inviato speciale) Napoli, 3 aprile. L'ultimo vero allenamento della settimana — la partita del giovedì — conferma che il Napoli è in piena salute. Carmignani è guarito. Bruscolotti non teme gli scontri anche se ha ancora il braccio destro fasciato. Clerici ritrova la via del gol. Esposito è vivace come all'inizio del campionato. Soltanto Rampanti « mugugna » per il pericolo di restare fuori squadra. Sussurra: « Prima di farmi male ero titolare fisso ». Ma si tratta soltanto di uno sfogo. Rampanti è disposto a sedere in panchina senza protestare per entrare, caso mai nella ripresa. E' un Napoli in piena forma, deciso ad affrontare la Juventus a viso aperto. Juliano dice: « Le probabilità di vittoria sono divise in parti uguali. 50 per cento a noi. 50 per cento a loro. Se il Napoli non fosse in grado di battere la Juventus ora non saremmo qui in tanti a parlare della partita di domenica ». Negli spogliatoi del « San Paolo » ci sono molti giornalisti, e Juliano sembra entusiasmarsi: « Woi) é la prima volta che il Napoli si batte per la prima posizione. SueI cesse anche nel 1970-11, a San I Siro contro l'Inter. Inutile ripetere gli episodi di quella triste giornata. Fummo sconfitti più dall'arbitro che dall'Inter. Per la partita di Torino però sono tranquillo. E' una gara che sarà controllata a livello nazionale. Dirigenti e arbitro prenderanno le loro precauzioni per evitare spiacevoli incidenti ». Il discorso passa ora sulla Nazionale, sulle recenti scelte di Bernardini, che ha escluso tutti i napoletani dal « Club Italia ». La polemica di Juliano è violenta: « Non capisco tanto ostracismo, né comprendo le dichiarazioni di Bernardini quando dice che la forza del Napoli è il collettivo e che non potendo chiamarci tutti non chiama nessuno. Sono frasi che non hanno senso. Nel Napoli ci sono giocatori che possono stare alla pari con altri che pure fanno parte permanentemente del "Club litalia" ». La filippica continua: « Faccio nomi: Zofl, quando era da noi, era convocato in Nazionale ma non giocava. Passato alla Juventus, come per effetto di un bagno miracoloso, è diventato titolare fisso. Anche se prendesse dieci gol rimarrebbe al suo posto. Da miani a Napoli era nessuno, passa alla Juventus e gioca in Nazionale. Scirea è all'Atalanta, viene acquistato dalla Juventus e nello stesso anno raggiunge la maglia azzurra. Per Gentile sette gare in bianconero bastano a renderlo il miglior terzino destro italiano. Non faccio chiacchiere, faccio nomi. Zofl, Damiani, Scirea, Gentile sono bravi giocatori, ma ne esistono altri altrettanto bravi che pur non ricevono certi riconoscimenti ». Con Vinicio parliamo di Bettega. Il trainer non intende accettare l'infortunio dell'attaccante come decisivo per il risultato: » Aspettiamo domenica prima di parlare. La Juventus ha tante riserve da poter superare senza guai l'assenza di un solo uomo, anche se bravo ». Vinicio non parla di formazione, si limita a dire che deciderà più avanti. Rifiuta il discorso sullo scudetto, e accetta il confronto con Parola che, al contrario di lui, non nasconde le aspirazioni della Juventus a vincere il torneo. Vinicio è preciso: « lo alla guida del Napoli non posso dire che punto allo scudetto. Se tossi alla guida della Juventus, con gì uomini che Parola ha a disposizione, sottoscriverei subito un documento impegnandomi a vincere il titolo. Con il Napoli questo non posso farlo ». Giulio Accatino

Luoghi citati: Napoli, San Paolo, Torino