Attenti ai rischi di Giovanni Arpino

Attenti ai rischi Perché non tutta in tv? Attenti ai rischi La caccia al tesoro è già fi-1 nita. Un biglietto per la partita Juventus-Napoli di domenica prossima vale un Perù, ma soprattutto è introvabile. Le richieste hanno « bruciato » ogni riserva e non c'è raccomandazione, entratura, amico degli amici che serva. Ma il « gran completo » per la sfida | dello scudetto (lo sarà poi davvero?) crea problemi di | primaria importanza. Se si muoveranno da Napoli venti o trentamila tifosi partenopei privi di biglietto, a cosa assisteremo? Agli attendamenti che circondano lo stadio e seguono la partita commuovendosi alle urla dei privilegiati che hanno un posto, come ci capitò di vedere a Città del Messico? Nessuno ha idea di cosa e come e quanto accadrà domenica. E' sperabile che funzioni un servizio d'ordine capillare. In lontane occasioni il Comunale vide la gente assiepata fin sulla pista dell'atletica, durante un memorabile incontro tra bianconeri e nerazzurri del. Inter. Ma allora non esistevano organizzazioni oltranziste, non c'erano individui o «grup■>. cjIì» tifosi armati di spranghe. ..;mburi, cartoni d'uova e sacchi a'arance. Il ■' .y trascorso ha decantate diverse paure, anche se le scintille covavano. I gol servirono come cenere, ma quel fuoco non s'è ancora consumato. Inutile caricare di tensione lo spettacolo, che funge da solo come poderoso richiamo. Importante, invece, è sconsigliare trasferte assurde e organizzare cinture protettive nell'area dello stadio torinese, perché la festa (si tratta pur sempre di festa, malgrado tutto) non degeneri. San Siro ha subito assalti paurosi durante l'annata. Poi il timore individuale e collettivo ha diradato le fila degli spettatori. Il richiamo di JuventusNapoli è troppo alto perché non allarmi sia le società in causa sia le autorità cittadine. Benvenuto, paisà. Speriamo di accoglierti con un bel sole, •• guaglione » giovane o anziano, pazzeriello o meno. Ma al Comunale i posti non sono moltiplicabili come i favolosi pesci della parabola. Torino è sicuramente lieta di accogliere il festoso clan azzurro e la magnifica squadra di Vinicio. Ma un esodo biblico non può non creare situazioni caotiche, se da Napoli arriveranno falangi ben più nutrite di quelle ormai in possesso dei tagliandi regolamentari. Forse si arriverà, in un futuro prossimo, al « circuito chiuso •> cinematografico, come appoggio ad uno stadio insufficiente. Ma vi sono occasioni in cui, mancando i « circuiti chiusi », qualsiasi stadio risulta insufficiente. E Juventus-Napoli crea quest'occasione. E' indispensabile amministrarla nei modi dovuti, con preveggenza e un briciolo di fantasia: perché, ad esempio, non suggerire alla compassata Mamma Rai di trasmettere la I partita con solo un'ora o due di « differita » e per intero? I soloni di via Teulada avrebbero modo di nutrire robustamente il loro pomeriggio sportivo, di solito rubricato in modi frammentari e melensi. Apprestiamoci ad una domenica coi controfiocchi, ma cerchiamo di guardarla nella sua giusta dimensione. Mancano ancora sei turni alla fine del campionato, e quello juventino — chi può dirlo? — può decidersi tra Enschede e la trasferta del 13 aprile a Cagliari. La sfida tra bianconeri e azzurri partenopei è di altissimo sapore. Ma non è l'ultimo bicchiere. E allora: nessuna esagerazione, ma disponibilità a ragionare « a bocce ferme ». Giovanni Arpino Roberto Bettega ieri allo Stadio con la figlia Elisabetta e la moglie Emanuela (La Stampa)

Persone citate: Mamma Rai, Roberto Bettega

Luoghi citati: Cagliari, Città Del Messico, Napoli, Perù, Torino