Oggi riprende il negoziato Fiat

Oggi riprende il negoziato Fiat Raggiunto ieri un accordo Oggi riprende il negoziato Fiat (Segue dalla 1 ' pagina) i definizione dei programmi ! produttivi dell'auto per il I prossimo trimestre. « In ba- | 1 '■ 1 ì e o o se all'accordo di novembre — ha ricordato il direttore del personale Fiat, Rinaldo De Pieri — avremmo dovuto definire questi programmi entro il 10 marzo. Siamo in ritardo di un mese. Puntiamo a trovare un'intesa entro domani sera. Per noi è un'esigenza indilazionabile ». I sindacalisti della Federazione lavoratori metalmecca j nici (Cgil-Cisl-Uil) in un comunicato affermano che le i « condizioni per giungere ad I un accordo sono due: accoglimento da parte della Fiat delle richieste già avanzate di 1 garanzia dell'occupazione nelle imprese di appalto: omoi geneità di riduzione degli orai ri di lavoro ». Per le imprese appaltatrii ci, il direttore del personale l Fiat ha dichiarato: « Non ab• biamo intenzione di procedei re a massicci ridimensiona', menti dei servizi svolti dalle imprese appaltatrici ». Sulla i questione dell'omogeneità del: le riduzioni d'orario, i diri; genti della Fiat hanno detto: ! « Non intendiamo ottenere ' dei " provvedimenti arlecchiI no " come affermano polemi! camente i sindacalisti. La rìJ duzìone da 1 milione 600 mila < a 1 milione 100 mila vetture costruite nell'anno impone il ridimensionamento della produzione di certi settori che ■ hanno accumulato fortissime scorte. E' il caso delle offi, cine meccaniche di Mirafiori, ! che avranno bisogno di effet| tuare una volta tanto 6-7 giorI nate di cassa integrazione in più di altri settori. Queste officine occupano 15-16 mila -i persone e si tratta dunque i di una grossa entità. Non si può quindi parlare di " provvedimento arlecchino". Del resto sarebbe inconcepibile che per uniformare facessimo stare a casa anche settori che invece possono lavorare. Dilatare la cassa integrazione non è interesse della Fiat: all'azienda ogni operaio in cassa integrazione costa 700 lire all'ora di spese vive ». I sindacalisti della Firn, al termine degli incontri ministeriali, hanno emesso un comunicato nel quale sottolineano che le proposte del ministro del Lavoro, accettate anche dalla Fiat e dalla Confindustria, « rappresentano un concreto avvio del confronto sui problemi che attengono alla situazione e alle prospettive sempre più pesanti dell'occupazione ». La delegazione industriale oggi era formata dai dirigenti della Fiat De Pieri e Annibaldi, con il vicedirettore dell'Unione industriale di Torino Baro; dal direttore generale della Confindustria Mattei con il responsabile sindacale Randone; dal direttore della Federmeccanica Mortillaro. Per i sindacati sono intervenuti i segretari confederali Ravenna della Uil, Scheda e Giovannini della Cgil, Camiti della Cisl. La Federazione lavoratori metalmeccanici era rappresentata dai tre segretari generali Trentin, Benvenuto. Bentivogli con alcuni segretari nazionali e con i coordinatori nazionali Zilli, Zavagnin, Morese. Erano inoltre presenti i segretari provinciali torinesi dei metalmeccanici Ferro, Aloia, Franco. II ministro del Lavoro era assistito dal sottosegretario Tina Anselmi e da un delegato del ministero dell'Industria. Sergio Devecchi

Luoghi citati: Ravenna, Torino