Inutile tirassegno della Nazionale contro i "pellegrini,, d'oltre oceano di Bruno Bernardi

Inutile tirassegno della Nazionale contro i "pellegrini,, d'oltre oceano Inutile tirassegno della Nazionale contro i "pellegrini,, d'oltre oceano Azzurri, che maramaldi: dieci a zero Tre reti di Graziani, due di Chinaglìa, Savoldi, Rocca, una di Cordova - La partita non ha aggiunto nulla a quanto già si sapeva sulla formazione che affronterà la Polonia - Troppo deboli i volonterosi statunitensi - Bernardini amareggiato per l'incidente a Bettega: "Spero non sia nulla, per la Juventus e per la Nazionale" (Dal nostro inviato speciale} Roma, 2 aprile. Un tiro al bersaglio, ecco cosa è stata l'amichevole con gli Usa. Si è giocato praticamente ad una porta sola (Zoff e Albertosi hanno compiuto un paio di interventi, non difficili, a testa): dieci palloni, cinque per tempo, sono finiti alle spalle del malcapitato Rigby; la traversa ed un palo, su tiri sferrati da Rocca e Gentile, l'hanno salvato in due occasioni; altre cinque palle-gol sono state fallite di un soffio dagli azzurri e un paio le ha neutralizzate, nel finale, il portiere americano. La parte del leone è toccata a Graziani, con tre centri; seguono, con due gol ciascuno, Rocca, Chinaglia e Savoldi I; con una rete Cordova. Un allenamento che non offre indicazioni; era più valida l'ibernata Norvegia di questa selezione « yankee ». E, come se non bastasse, Bettega è stato messo fuori combattimento, in un fortuito scontro con un avversario verso la fine del primo tempo: c'è da sperare che la lesione al ginocchio sinistro sia di poco conto, altrimenti l'attaccante potrebbe stare fermo per qualche settimana, proprio in un momento in cui la Juventus è alle prese con una nutrita serie di impegni decisivi in campionato e in Coppa Uefa, e non essere disponibile per il match del 19 aprile con la Polonia. L'ingenuità tattica degli americani, la loro approssimativa tecnica di base, impediscono di valu- ITALIA: Zoff (dal 46' Albertosi); Gentile, Rocca; Cordova, Bellugi (dal 46' F. Morini), Pacchetti (dal 46' Scirea); Graziani, G. Morini, Chinaglia, Capello (dal 46' Pecci), Bettega (dal 46' Savoldi I). USA: Rigby; Hamlyn (dalI'81' Demeling), Smith; Barto, Roth, Counce; Me Bride, D'Errico (dal 65' Rote), Rymarczyc, Roboostoff, Scurti (da! 46' Skotarek). ARBITRO: Menegali (Italia). RETI: al T e al 17' Rocca, al 16' Cordova, al 22' e al 59' Chinaglia, al 27', al 76' e all'82' Graziani, al 51' e al 70' Savoldi I. SPETTATORI: 15 mila circa, di cui 12.118 paganti, per un incasso di L. 19.350.0C0. tare la prestazione della Nazionale di Bernardini a poco più di due settimane dalla partita-verità con i polacchi. Lo scopo della partita era quello di perfezionare gli schemi varati con la Norvegia, di curare i collegamenti, ma gli azzurri si sono preoccupati più dei gol che del gioco. Era inevitabile per la facilità con cui potevano affondare in una difesa di burro i loro attacchi. Rocca, che non segnava da un paio d'anni (aveva realizzato un gol nella Nazionale juniores, mentre in campionato l'impresa non gli era mai riuscita), ha siglato addirittura due reti ed ha colpito una traversa. Bernardini voleva che la squadra curasse l'affiatamento ma, allora, perché ha effettuato ben cinque cambi, uno dei quali, forzato, nella ripresa? Restano senza risposta alcuni interrogativi sulla consistenza del centrocampo — che oggi allineava Giorgio Morini al posto di Antognoni, assente giustificato —» sulla sicurezza che offre il tandem difensivo centrale composto da Bellugi e Facchetti e sulla vera potenza della prima linea composta da tre attaccanti di manovra. Sui piano individuale, pur non essendoci stata opposizione, gli azzurri hanno corso e mantenuto a lungo il possesso del pallone, ma non si può dare un giudizio attendibile sulle loro condizioni di forma. L'Italia ha segnato tre gnl in più della Polonia agli Usa: questa differenza non serve però a stabilire un parametro. Il 19 aprile, la battaglia grossa si svilupperà soprattutto a centrocampo, in una partita che gli azzurri dovranno vincere a tutti i costi. Oggi si è visto, comunque, che l'appannamento accusato in campionato da Rocca era casuale: il terzino [ romanista ha ancora molte energie da spendere. Anche Gentile si è proiettato in avanti, ma con meno fortuna di Rocca. Sullo stesso piano, cioè di ordinaria amministrazione, la prova delle coppie Bellugi-Facchetti e Francesco Morini-Scirea. A centrocampo Cordova ha giostrato da par suo ed è andato spesso a battere a rete, come Capello. Giorgio Morini parla un linguaggio tecnico diverso da Cordova e Capello: nel primo tempo ha giocato in posizione difensiva, nella ripresa ha fatto la mezz'ala a tutto campo. Pecci sa giocare (e si vede) ma non ha brillato. In avanti Graziani ha ritrovato la mira in zona-tiro. Chinaglia è parso meno felice nelle conclusioni mentre Savoldi I ha segnato due belle reti. Bettega. sino al momento dell'incidente, aveva cercato di rispettare alla lettera i compiti di rifinitura affidatigli da Bernardini. Alla fine il « dottor Fuffo » era amareggiato per l'incidente a Bettega. « Avrei preterito perdere questa amichevole che avere Beitega in infermeria — dice Bernardini —. La Juventus ha molti impegni ed ha bisogno di Bettega. Potrebbe trattarsi di una cosa da niente, ma solo esami clinici più approfonditi lo potranno accertare. Adesso il ginocchio gli fa male persino a salire le scale ». — Se Bettega non fosse disponibile con la Polonia, come lo sostituirebbe? « Non ci voglio pensare. Il titolare è lui. Comunque la soluzione ci sarebbe: non Prati, che all'ala sinistra in nazionale non aveva funzionato, ma Paolino Pot liei. Accoppierei Chinaglia a Sai vclcli solo se qualcosa non dovesse funzionare. Oggi sono stato costretto a farlo ma non intendo spostare Chinaglia a sinistra: non voglio creare problemi a lui o alla Lazio ». Bernardini dice: « Non grido certo al miracolo per questi dieci gol. E' stato un allenamento con una squadra ingenua, sprovveduta, pressapoco come quello con la Norvegia, con la differenza che gli americani vengono sempre avanti. La partita è servita agli azzurri per conoscersi meglio. C'è una base tecnica in questa nazionale: pochi i podisti, motti I palleggiatori anche tra i giovani. Con il rientro di Antognoni. il centrocampo è fatto. Non ci sono marcatori o corridori ma a me sta bene così. Il successo odierno non è di quelli che rendono felici. Qualcuno dice che ci voleva un banco di prova più severo: slete incontentabili. Quando ci allenammo con il Bayern si disse che i tedeschi erano "addomesticati". Adesso nessuno potrà affermare la stessa cosa ». Bernardini conferma che, con la Polonia, la formazione sarà quella del primo tempo, con Bettega o Pulici all'ala sinistra e con Antognoni al posto di Morini. In panchina andranno Albertosi. F. Morini, Scirea, G. Morini e Savoldi I. Gli azzurri si raduneranno il 15 aprile al Grand Hotel di Tivoli. Giovedì 17 sosterranno un collaudo in partita contro una una squadra semiprofessionistica. Pecci andrà invece a Novi Sad con la » Under 23 ». Bruno Bernardi Roma. Graziani (3 reti), goleador della partita (Telefoto)