La mappa eversiva

La mappa eversiva La mappa eversiva Il rapporto sull'attività di eversione neofascista redatto dall'apposita commissione regionale nominata nell'agosto '74 è stato consegnato ieri mattina al prefetto dott. Salerno e al Procuratore generale della Repubblica dott. Reviglio della Veneria. Esso comprende la cronologia dei fatti di violenza più rilevanti che dal '69 al febbraio di quest'anno hanno avuto come protagonisti esponenti dell'estrema destra; una mole d'informazioni e di note illustrative di enti locali, dal comuni alle province alle comunità montane; infine le conclusioni che ne ha tratto la commissione regionale. « La consegna dei lavori — ha detto il Presidente dell'assemblea regionale Viglione — costituisce l'adempimento di un impegno formalmente assunto nei confronti del Consiglio regionale durante la seduta del 20 marzo '74, la quale terminò con l'approvazione di un ordine del giorno che incaricava la Presidenza del Consiglio di compiere la massima diffusione dei risultati dell'indagine e di trasmetterli alle autorità competenti ». Viglione ha sottol'neato che l'impegno non si esaurisce con la consegna al Commissario del governo e alla Magistratura: « Sono già state avviate le opportune trattative per la presentazione dei lavori al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio ». Il vicepresidente del consiglio regionale, Sanlorenzo, ha sottolineato che n l'opera ha permesso di ricostruire una mappa regionale dalla quale non solo sono emersi 35S fatti di eversione, ma anche 186 nominativi per alcuni del quali si sono censite le partecipazioni ricorrenti a fatti di provocazione, aggressione ed eversione fascista ». Ha concluso affermando che è necessario che tutta la comunità regionale sia informata « dei fatti generali e di quelli particolari, delle organizzazioni, dei protagonisti che hanno turbato e continuano a turbare la convivenza pacifica dei cittadini. Infatti per un controllo democratico e una vigilanza di massa è indispensabile sapere ciò che bisogna controllare. E' necessaria soprattutto la massima collaboralione tra cittadini, polizia e magistratura per una più attenta opera di prevenzione e una più valida attività di repressione dell'attività eversiva fascista ».

Persone citate: Reviglio, Sanlorenzo, Viglione

Luoghi citati: Salerno