Safari ad Andersson (Peugeot) davanti a Munari e Waldegaard

Safari ad Andersson (Peugeot) davanti a Munari e Waldegaard Sfortuna e incidenti hanno frenato le Stratos in Kenya Safari ad Andersson (Peugeot) davanti a Munari e Waldegaard Per la Lancia un'esperienza positiva ma che lascia Tamaro in bocca - Sandro attardato da numerose forature, lo svedese da guai meccanici - Una corsa che si è dimostrata tremenda (Dal nostro inviato speciale) Nairobi, 31 marzo. Bjoern Waldegaard, purtroppo, sa leggere bene nel futuro. Sabato mattina, all'avvio della seconda tappa del Safari, aveva detto di temere più Ove Andersson di Joginder Singh. Ha avuto ragione, perché l'indiano si è ritirato mentre lo svedese ha portato alla vittoria, oggi a Nairobi, la sua Peugeot 504. Andersson, in coppia con Arne Hertz, ha preceduto Sandro Munarl e Waldegaard: un secondo ed un terzo posto che fanno onore alla Lancia e alla Stratos — alla sua prima epserienza in Kenya — ma che, sinceramente, lasciano l'amaro in bocca. Il nostro «team» era venuto In Africa per affermarsi e non per conquistare un piazzamento. Purtroppo, la magnifica Stratos non ha ripetuto la sicura marcia del -Montecarlo' o della -Svezia': il cammino di Munari e di Waldegaard è stato travagliato da mille intralci e questo tremendo Rally ha confermato la sua legge. Il successo va non al più valoce, ma a chi si ferma di meno. La Peugeot avevo lavorato duro per il Safari. E' la sua corsa, l'ha già vinta quattro volte, su di essa basa in pratica tutta la stagione sportiva. I tecnici francesi ne conoscono ogni segreto e possono impostare una preparazione che dura mesi. Le vetture di Andersson, Mikkola, Makinen e Shankland (che è arrivato quinto) erano state messe a punto negli stabilimenti di Sochaux, in Francia, due litri di cilindrata, 170 cv a 7000 giri-min, 1300 kg di peso, 180 l'ora la velocitò massima. Fuori strada Mikkola, accecato dalla polvere, bloccato Makinen per la rottura del motore, in ritardo Shankland, tutti gli sforzi dello squadra erano stati posti su Andersson. E Ove, 37 anni, una carriera ricca di successi ma negli ultimi tempi un po' appannata, è iilato come un orologio. Un solo intoppo, a Chepsir, in questa seconda tappa, per sostituire il comando della frizione. E oggi, a Nairobi, sorrideva con nordica compostezza. E' il secondo pilota europeo (il primo fu il finlandese Hanno Mikkola, con la Ford Escort, nel 1972) a soffiare il Safari al 'locali'. Andersson ha vinto perché la sua -504» non ha avuto particolari problemi in questo terzo appuntamento del campionato mondiale marche e perché le Stratos di Waldegaard e di Munarl (le Beta coupé di Ulyate e Mehta. ancora giovani per II Salari, sono finite fuori tempo massimo dopo una vera moria di ammortizzatori) si sono dovute fermare troppe volte. Cause in sé banali, ma determinanti, Il che aumenta la riabbia. La Stratos ci ha abituati eccessivamente bene. E, in fin dei conti, anche sulle piste africane ha dimostrato di essere una vettura robustissima, completa, irraggiungibile sul piano delle prestazioni. Waldegaard ha perso Il Rally per due clnghiette (una dell'alternatore e l'altra della pompa acqua), Munarl per l'incredibile numero di gomme forate (otto in tutto). Al riguardo, fra Lancia e Pirelli ci sarà presto un incontro -tecnico' per evitare il ripetersi dell'incoveniente. Esperienza pagata a caro prezzo. Sul Safari si potrebbe elaborare un romanzo, noi ne riepiloghiamo in sintesi le ultime vicende. Avevamo lasciato i concorrenti sabato a Klsumu. Singh in testa, Waldegaard secondo, Andersson terzo, e Munari quarto. L'-indiano volante' cedeva a Iten, in mezzo alla foresta, col motore della sua Mitsubishi k.o., Waldegaard passava al comando con oltre un'ora su Andersson. Bjoern spendeva parte del vantaggio a Nakuru, dove I meccanici diventavano pazzi per togliere la protezione Inferiore della Stratos: per un violento im patto contro il suolo, era salita contro la coppa dell'olio del cam 6/o e quest'ultimo non lunzionava più. Comunque, rimaneva in vetta al Rally. Waldegaard che andava avanti senza lo protezione, rallentavo in ritmo, ma // suo margine rimaneva confortante: 15 minuti su Andersson (e Munari terzo a 21'). Il dramma capitava negli ultimi 200 km della semitappa Nakuru-Mount Kenya Salari Club, cioè a circa 800 km dallo -stop" di Nairobi. Il motore della Stratos di Waldegaard surriscaldava, lo svedese perdeva tempo ad una assistenza e poi in marcia. Nel paradiso dei turisti pieni di dollari Bjoer arrivava con 18' di distacco da Andersson. Contemporaneamente. Munari forava tre gomme In 180 km. Allo terza, atterroto per lore rifornimento l'aereo del team Lancia - Alitalia che teneva i contatti radio tra le vetture in gara e I veicoli di assistenza, e rimasto senza ruote di scorta Sandro, Lolty Drews doveva prendere un taxi e correre al Safari Club per chiedere aiuto. Cose incredibili ma vere. Munari rimanevo in ter- za posizione, ma a 57' dalla Peu- \ geot di Ove. Dal Salari Club a Nairobi rima- : nevano EOO km. Waldegaard ten-1 tava il tutto per il tutto, ma veniva bloccato nuovamente dal surriscaldamento del motore. Causa: una cinghia della pompa acquo che si allentova, consumata dalla polvere. Per colmo di sfortuna, lo svedese beccava un altro brutto colpo alla coppa olio del cambio e giungeva al traguardo lemme lemme, con la sola -quarta' funzionante. Munari (che scampava con manovra da campione ad un urto frontale con un automobilista che viaggiava contro mano, ma il colano posteriore della Stratos volava via) superava cosi il compagno di squadra. Con un pizzico di preparazione in più (ma la Lancia fa il -mondiale-, non una singola gara, e, dunque, ha meno tempo di altri) e, forse, con un briciolo di fortuna, oggi avremmo Waldegaard e Munari ol primo e secondo posto. L'amaro rimone ma consoliamoci: quale oltro squadra ha raggiunto i tanti risultati in questi ultimi mesi7 Michele Fenu | Classifica Safari: /. Peugeot 504 (Andersson-Hertz) 718': 2. Lancia Stratos (Munari-Drews) a 38': 3. Lancia Stratos (Waldergaard-Thorszellius) a 1 ora 59': 4. Mitsubishi Colt Lanccr (Cowan-Mitchell) a 2 ore 33': 5. Peugeot 504 (Shankland-Bates) a 3 ore 03: 6. Datsun 710 (Remtullo-Jiveni) o 4 ore 37'; 7. Datsun 160 B (Hallier-Shah) a 1092'; 8. Mitsubishi Colt L. (Davinder-Bamard) a 1145'; 9. Datsun 710 (Tundo-Levitan) a 1155'; 10. Mitsubishi C.L. (Choda-Choda) a 1381'. Classifica mondiale: 1) Lancia punti 55; 2. Fiat 23; 3. Peugeot 20; 4. Saab 15; 5. Mitsubishi 10; fi. Renault 8; 7. Alpine e Datsum 6; 9. Skoda e Porsche 4; II. Alla Romeo e Opel 3; 13. Volvo 2; 14. Ford Bmw 1. Prossima gara: Rally del Portogallo (Lisbona 1-4 maggio). Sandro Munari