Migliaia di turisti bloccati da aevicate ia Alto Adige di Giuliano Marchesini

Migliaia di turisti bloccati da aevicate ia Alto Adige Le vacanze rovinate da una bufera Migliaia di turisti bloccati da aevicate ia Alto Adige (Dal nostro inviato speciale) Bolzano. 31 marzo. E' stata una Pasqua tormentata dalla neve per migliaia di turisti che hanno invaso l'Alto Adige: una notte e una mattinata di intense ! precipitazioni, la linea ferrol viaria del Brennero bloccata da una valanga, interrotta per molte ore l'autostrada al valico, code interminabili di macchine e pullman, file di i stranieri che sembravano j sbandati. Oggi il cielo si è un poco I rasserenato, nel pomeriggio I c'erano chiazze di sole sitile | montagne cariche di neve e a i fondovalle. Ma la situazione resta critica. Squadre dell'AI nas e pattuglie della polizia I stradale stanno lavorando senza sosta par conssntire al- | la gente di conc'udere questa avventura, di tornare a casa. Erano vent'anni che non si vedeva una nevicata cesi in Alto Adige, nel periodo delle feste pasquali. E' cominicata ieri verso le 18. Nella notte, una massa di 70 mila metri cubi di neve, pietrisco e tronchi d'albero è piombata sulla linea ferroviaria del Brennero, in Val di Pleres, poco lon tano da Colle Isarco: la valanga s'è abbattuta con tale violenza da spostare di circa sette metri la massicciata. Il traffico dei treni internazionali è ancora interrotto nel tratto tra Celle Isarco e Innsbruck, i dirigenti delle ferrovie austriache sperano che la situazione torni normale entro questa sera. Intanto, i turisti che cercano di rientrare in Austria, in Germania, vengono trasportati con i pullman fino al Brennero: qui aspettano che la linea sia sgomberata e arrivi un convoglio speciale a toglierli dai disagi. Dalla parte italiana, tra Vipiteno e Bolzano, stasera il movimento dei treni era ripristinato su un solo binario. Un'altra slavina ha bloccato ! la linea tra Lienz e Vipiteno. j Nel Trentino, una valanga è venuta giù dalla Marmolada e poco prima di tuffiarsi nel lago artificiale della Fedaia ha raso al suolo un rifugio: gli occupanti lo avevano abbandonato il giorno prima. In alcuni centri delle vallate laterali dell'Isarco e della Pusteria hanno ceduto cavi telefonici ed elettrici sotto il peso della neve. Al valico del Brennero, l'autostrada e la statale sono rimaste chiuse fino al primo pomeriggio. Centinaia di ospiti hanno trascorso ore travagliate: molti, sotto la fitta nevicata ciato al proposito di passare le feste pasquali in qualI che località dell'Alto Adige, I si sono riversati verso il ! Brennero e hanno formato lunghe colonne immobili. Pa¬ hanno rinun- recchi hanno superato la notte rannicchiati nelle automobili, altri hanno fatto circolo attorno ai falò ai lati delle strade. Mentre i gruppi di turisti dirottati dal maltempo andavano infittendosi, gli alberghi della Valle d'Isarco e di altre zone venivano letteralmente presi d'assalto: naturalmente, non c'era posto per tutti, schiere di gitanti sono rimaste senza rifugio. Ma si riferisce anche un episodio sconcertante. Lungo la strada che da Ora conduce a Cavalese, in Val di Fiem- ; raggiunto un hotel: ma il : proprietario dell'albergo si | sarebbe rifiutato di offrire Io¬ nie, alcuni turisti si sono trovati bloccati da una frana. Hanno abbandonato le macchine e si sono diretti verso il fondovalle, nel cuore della notte hanno infine ro ospitalità. Il gruppo avrebbe dovuto aspettare che giungessero i carabinieri per avere, una sistemazione, in attesa di riprendere il viaggio. Cercare altre vie d'uscita era un'impresa molto ardua: impraticabili i passi dolomitici, chiusi il Giovo, lo Stelvio, il Pennes. Si poteva ancora passare, in maniera avventurosa, attraverso i valichi di Prato Drava e di Resia, ma dall'altra parte le difficoltà diventavano quasi in1 sormontabili. Poco prima delle 13 veniva l riaperta al traffico l'autostrada nel tratto del Passo del Brennero, poi era di nuovo transitabile anche la statale. Giuliano Marchesini