"Non ho ucciso il bambino è morto mentre nasceva,,

"Non ho ucciso il bambino è morto mentre nasceva,, Disperazione di una madre quindicenne "Non ho ucciso il bambino è morto mentre nasceva,, Ha partorito sola nella sua stanza poi ha nascosto il figlio sotto il letto perché i suoi (che non si erano mai accorti di nulla) non la rimproverassero - E' stata ordinata l'autopsia renosa dramma ili una quindicenne. Venerdì pomeriggio, sola In casa, ha partorito un binino. In ha avvolto In un lenzuolo e nascosto sotto il letto perché I genitori, al ritorno dal lavoro, non si accorgessero eli nulla. <c Non l'ho ucciso lo — si difende disperata —. Mio figlio è venuto alla luce già morto ». La madre, rincasata alle 19, si (■ resa conto dell'accaduto, ha atteso il ritorno del marito c. solo all'una notte sei ore più tardi, hanno deciso di portare la ragazza all'ospedale poiché le sue condizioni si stavano aggravando. Il corplclno sarà sottoposto ad autopsia; non 6 escluso che la giovane possa venire arrestata per infontlcldio. Rita vive con la famiglia, genitori e cinque tra fratelli e sorelle, in Barriera di Milano. Tocca a lei sbrigare le faccende domestiche perché i genitori, entrambi operai, escono di casa al mattino e rientrano a sera. Stanchi e irritati, spesso criticano la figlia perché le pulizie non sono eseguite a dovere o perché la cena non è pronta all'ora giusta. I rimproveri sono spesso un pretesto per scaricare la tensione nervosa che in qualche modo si deve sfogare. Per non sentirsi sola, Rita frequenta di tanto in tanto un gruppo di giovani che ha conosciuto andando a fare la spesa. Qualcuno la vede "troppo spesso" in compagnia di un ragazzo e lo riferisce ai suoi genitori. Le liti si trasformano in scenate. Più volte Rita trascorre la notte in pianti silenziosi. Quando si accorge di essere in stato interessante, è terrorizzata per quello che potrebbe capitarle. I famigliari notano che si è ingrossata ma la sua spiegazione: « Mangio troppo e sono sempre in casa» viene accettata. Neppure negli ultimi giorni di gravidanza i genitori di Rita sospettano la verità che la ragazza, sempre più sconvolta, tiene nascosta. Venerdì mattina è colta dalle doglie. « Sto male — dice alla madre che va a svegliarla — oggi non mi sento di alzarmi ». Rimane sola nella stanza. Si rigira nel letto, trattiene a stento Il desiderio di gridare quando il dolore si fa intollerabile. Alle 18, dopo una giornata d'inferno, viene alla luce un maschietto di tre chili e mezzo. La giovane dirà più tardi al dottoi Baranello e al brigadiere Morozzo della « mobile »: « L'ho preso in braccio e mi sono resa conto che era morto ». Stremata dalla maternità e dalle conseguenze, fa l'unica cosa che una mente in preda al delirio riesca a escogitare. « Ho avvolto il corplclno ancora caldo in un lenzuolo, poi l'ho messo sotto il letto in attesa di portarlo via ». Ripete ancora: « Era già morto, non l'ho ucciso io ». Pochi minuti più tardi rincasa la madre. Vede le coltri macchiate di sangue, la figlia pallida e priva di forze, la interroga. Rita confessa e indica il corpo inanimato del figlio. La donna, attende che rincasi il marito. Sono le 20: bisogna prendere una decisione, ma anche nascondere la vergogna di una ragazza madre di 15 anni. Passano le ore, Rita rischia di morire se l'emorragia non viene fermata. Finalmente, è ormai l'I, si telefona a un'ambulanza che porta al Sant'Anna la giovane puerpera e il corpo del piccino. Per il neonato ogni tentativo di rianimazione è vano, mentre la ma- dre, dopo le prime cure viene dichiarata fuori pericolo. Ieri mattina dopo le indagini la polizia ha trasmesso il fascicolo alla magistratura che, prima di accertare le responsabilità, attende l'esito dell'autopsia. * La polizia ha arrestato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione Gianfranco Brondolo, 35 anni, corso Galileo Ferraris 135. Da alcuni mesi i marescialli Pani e Lepori lo tenevano d'occhio: verso mezzanotte l'uomo accompagnava con la sua auto sul marciapiede di via Cernala Luisa Vasapolli, 40 anni, via Porta Palatina 8. « L'ho conosciuto quattro anni fa in piazza Statuto ha poi dichiarato la donna in questura — mi aveva promesso che saremmo andati a vivere Insieme. Invece ci Incontravamo solo in alberghi, ad un certo punto ha incominciato a picchiarmi, mi ha costretto a fare questo mestiere ». Al momento dell'arresto Brondolo aveva in tasca circa 100 mila lire, che si era appena fatto consegnare dalla donna. E' stato portato alle « Nuove ». Luisa Vasapolì è stata rilasciata dopo l'interrogatorio. ■* In uno scontro avvenuto alle 9 di ieri mattina sulla provinciale Torino-Venaria è morto Luigi Rocuzzo, di 51 anni, di Venaria. La sua 500 si è urtata frontalmente con la Fulvia di Domenico Vincelli, 27 anni, che è rimasto illeso. Vicenda di sfruttamento: Franco Brondolo e Luisa Vasapolli

Persone citate: Brondolo, Domenico Vincelli, Franco Brondolo, Gianfranco Brondolo, Lepori, Luigi Rocuzzo, Luisa Vasapolli

Luoghi citati: Baranello, Milano, Morozzo, Torino, Venaria